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Più semplicità. È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

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<strong>Bilancio</strong> dell’Impresa I Nota integrativa<br />

Parte A - Politiche <strong>con</strong>tabili (SEGUE)<br />

• la fase diretta alla misurazione dell’impairment dell’insieme dei crediti in bonis (valutazioni collettive).<br />

Le categorie di crediti deteriorati, se<strong>con</strong>do le pertinenti definizioni della Banca d’Italia, sono le seguenti:<br />

a) crediti in sofferenza;<br />

b) crediti incagliati;<br />

c) crediti ristrutturati;<br />

d) crediti scaduti e/o s<strong>con</strong>finanti.<br />

Le perdite di valore sui singoli crediti anomali si ragguagliano alla differenza negativa tra il loro valore recuperabile e il corrispondente valore di<br />

iscrizione.<br />

Il valore recuperabile - per le categorie a), b) e c) - è pari al valore attuale dei flussi di cassa attesi per capitale e interessi computato in base:<br />

• al valore atteso di recupero dei crediti, ossia al valore dei flussi di cassa <strong>con</strong>trattuali in linea capitale e in linea interessi al netto delle perdite attese.<br />

Queste perdite sono computate se<strong>con</strong>do la specifica capacità dei debitori di far fronte alle obbligazioni assunte, misurata sulla scorta di tutte le<br />

informazioni a disposizione sulla situazione patrimoniale, e<strong>con</strong>omica e finanziaria di tali soggetti. Nella determinazione del valore di recupero dei<br />

crediti occorre tener <strong>con</strong>to anche delle eventuali garanzie reali e personali esistenti a presidio degli stessi;<br />

• al tempo atteso di recupero, stimato tenendo <strong>con</strong>to delle procedure in atto per il recupero medesimo (procedure giudiziali, procedure extragiudiziali,<br />

piani di rientro, ecc.) oppure, per i crediti ristrutturati, corrispondente al nuovo piano di ammortamento;<br />

• al tasso di interesse per l’attualizzazione, pari al tasso di rendimento della posizione oggetto di valutazione quando disponibile, altrimenti determinato<br />

attraverso stime ritenute significative.<br />

Per i crediti in sofferenza ed i crediti ristrutturati i valori attesi di recupero sono stimati e formulati in modo analitico; per i crediti incagliati cosiddetti<br />

“oggettivi”, i valori recuperabili sono stimati su base storico-statistica applicando analiticamente percentuali determinate in modo forfetario; per i<br />

restanti crediti ad incaglio, i presumibili valori di realizzo sono determinati in base a valutazioni analitiche.<br />

I tempi attesi di recupero, per le sofferenze e gli incagli, sono determinati su base forfetaria se<strong>con</strong>do i tempi di recupero storicamente verificatisi su<br />

posizioni di rischio simili, salvo che non siano stati definiti specifici piani di rientro; per i crediti ristrutturati, sono determinati in modo analitico.<br />

Per i crediti scaduti e/o s<strong>con</strong>finanti da oltre 180 giorni il valore atteso di recupero è determinato sulla base della valutazione della rischiosità della<br />

pertinente forma tecnica di utilizzo e sottostanti strumenti di mitigazione del rischio (misurati dalla Loss Given Default).<br />

La valutazione dei crediti non deteriorati (performing) e dei crediti scaduti e/o s<strong>con</strong>finanti da oltre 90 fino a 180 giorni, anche per la parte rientrante<br />

nella categoria delle “esposizioni scadute deteriorate”, avviene se<strong>con</strong>do la metodologia delle perdite “sostenute” ma non “riportate” (Incurred But Not<br />

Reported losses - IBNR), adottata dal Gruppo.<br />

La perdita di valore associata ad ogni credito performing è data dal prodotto tra il suo valore di iscrizione e i relativi parametri di misurazione della<br />

perdita attesa (Expected loss): la PD (Probability of Default, fornita dai sistemi interni di rating, oppure stimata su basi storiche e definita se<strong>con</strong>do<br />

parametri omogenei per operazioni <strong>con</strong> caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla tipologia di investimento ossia alla forma<br />

tecnica, settore e<strong>con</strong>omico di appartenenza, localizzazione territoriale dei debitori e altri fattori rilevanti), la LGD (Loss Given Default, fornita dai sistemi<br />

interni di rating oppure stimata su basi storiche) e la EAD (Exposure At Default).<br />

Al valore così determinato per ogni credito performing è applicato un ulteriore parametro, il cosiddetto LCP (Loss Confirmation Period), il quale<br />

esprime - per le diverse categorie di esposizione omogenee - il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle <strong>con</strong>dizioni finanziarie del<br />

debitore e la classificazione in default dei singoli finanziamenti.<br />

Le perdite di valore, derivanti dall’applicazione dei predetti procedimenti di valutazione dell’impairment, sono registrate nel Conto E<strong>con</strong>omico. Eventuali,<br />

successive riprese di valore non possono superare il limite delle svalutazioni (individuali o collettive) da impairment precedentemente <strong>con</strong>tabilizzate.<br />

4.1.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali<br />

Gli utili (o le perdite) da cessione sono rilevati nel Conto E<strong>con</strong>omico alla voce 100 a) “Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: crediti”.<br />

Alla voce 130 a) “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: crediti” sono iscritte le riduzioni di valore ed i recuperi di parte o di interi<br />

importi precedentemente svalutati.<br />

Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza<br />

temporale.<br />

4.2 Crediti di firma<br />

4.2.1 Criteri di classificazione<br />

Nel portafoglio dei crediti di firma sono allocate tutte le garanzie personali e reali rilasciate dalla Banca a fronte di obbligazioni di terzi.<br />

126 <strong>Bilancio</strong> <strong>2009</strong> · <strong>UniCredit</strong> Banca

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