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Guida Polonia - UniCredit Group

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Figura 5.11 Costo dell’elettricità per utenti residenziali (2005)<br />

12<br />

10<br />

8<br />

c€/kWh<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

Europa<br />

(25 paesi)<br />

Europa<br />

(15 paesi)<br />

Croazia <strong>Polonia</strong> Repubblica<br />

Ceca<br />

Romania Slovacchia Slovenia<br />

Fonte: Eurostat<br />

*NOTA: Ai fini del confronto il consumatore residenziale è definito come un consumatore con livello di consumo annuo pari a<br />

3.500 kWh, di cui 1.300 kWh notturni; prezzi in c€/kWh al netto delle tasse.<br />

Stessa situazione per gli utenti residenziali. Ancora una volta è la <strong>Polonia</strong> ad avere il costo dell’elettricità più<br />

basso, seguita da Romania, Croazia e Repubblica Ceca.<br />

5.6. L’apertura alla concorrenza<br />

La <strong>Polonia</strong> è il maggiore mercato dell’Europa centro-orientale. L’industria elettrica sta lentamente<br />

modificando la propria struttura per adattarsi a quanto previsto dalla Direttiva Europea 2003/54/CE che<br />

prevede l’apertura del mercato a tutti gli utenti non residenziali dal 1° luglio 2004 e l’apertura a tutti i<br />

clienti finali dal 1° luglio 2007.<br />

L’apertura progressiva del mercato elettrico può essere riassunta come segue:<br />

■ Gennaio 2002: consumatori con consumo annuo superiore a 10 GWh (grado di apertura del mercato: 37%); 6<br />

■ Gennaio 2004: consumatori con consumo annuo superiore a 1 GWh (grado di apertura del mercato: 53%);<br />

■ Gennaio 2006: tutti gli utenti finali (grado di apertura del mercato: 100%).<br />

Occorre tuttavia tenere presente che il grado di apertura del mercato “potenziale” può essere molto diverso<br />

dal grado di apertura effettivo. Infatti a tutto il 2003 solo il 7% dei clienti potenzialmente idonei (il cui consumo<br />

ammontava a circa 7 TWh) risultava aver cambiato fornitore. 7 Questo fenomeno è tipico di tutti i paesi che<br />

hanno liberalizzato, o stanno liberalizzando, i mercati (Italia inclusa) e indica in maniera netta la difficoltà degli<br />

utenti, soprattutto di quelli piccoli, a cambiare fornitore.<br />

Da tempo la <strong>Polonia</strong> ha cominciato il processo di apertura alla concorrenza nelle fasi della filiera che<br />

più naturalmente si adattano alla liberalizzazione, in particolare nella generazione che è stata la prima<br />

attività della filiera elettrica ad essere liberalizzata.<br />

L’apertura effettiva alla concorrenza, tuttavia, è ancora limitata dalla quota significativa di produzione coperta da<br />

PPA e dal controllo dello Stato sulla maggior parte della capacità di generazione. A questo si aggiunga che<br />

l’esposizione alla concorrenza effettiva per gli impianti di produzione in cogenerazione è cominciata solo nel<br />

2005 con l’abolizione del prezzo amministrato al quale era acquistata l’elettricità prodotta (nella generazione da<br />

impianti non cogenerativi l’abolizione del prezzo amministrato è avvenuta nel 2001) e che PSE, nonostante la<br />

creazione di PSE-OPERATOR SA come operatore di sistema indipendente, controlla ancora saldamente<br />

tramite le proprie sussidiarie la possibilità per i generatori di accedere ai distributori e, quindi, agli utenti finali.<br />

I fattori delineati in precedenza, oltre ad avere un impatto sull’efficienza complessiva dell’industria,<br />

influenzano la possibilità di trovare finanziamenti per gli investimenti in nuovi impianti (e nella<br />

modernizzazione di quelli esistenti) che saranno necessari nei prossimi anni.<br />

18<br />

6. Il grado di apertura potenziale del mercato indica la percentuale di consumatori potenzialmente liberi di scegliere il proprio fornitore.<br />

7. Nel 2002 i clienti idonei erano circa 641. L’abbassamento della soglia di idoneità a 1 GWh/anno nel 2004 ha fatto salire il numero di clienti idonei a circa 6.000, con<br />

un consumo pari a circa il 7% del consumo totale.

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