La guida in italiano - youthXchange
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y o u t h X c h a n g e<br />
<strong>La</strong> diversità è una risorsa preziosa: l’<strong>in</strong>terazione e l’<strong>in</strong>terdipendenza tra le diverse<br />
specie richiedono un’attenta gestione. Circa il 30% dei prodotti medic<strong>in</strong>ali<br />
disponibili <strong>in</strong> farmacia derivano da piante e animali selvatici. Molti di essi vivono<br />
<strong>in</strong> ecosistemi specifici e, purtroppo, a rischio. <strong>La</strong> conservazione della biodiversità<br />
implica problematiche diverse: paradossalmente, <strong>in</strong>fatti, le aree del mondo che<br />
ospitano la più alta ricchezza di specie, sono spesso anche quelle <strong>in</strong> cui vivono<br />
le popolazioni più povere. <strong>La</strong> sfida del secolo consiste dunque nel preservare la<br />
biodiversità e, al contempo, elim<strong>in</strong>are la povertà.<br />
Un segnale positivo è stato lanciato dalla comunità scientifica <strong>in</strong>ternazionale grazie<br />
alla Convenzione sulla Biodiversità (CBD). Tale accordo, ratificato da 180<br />
paesi, <strong>in</strong>tende favorire un approccio olistico, sottol<strong>in</strong>ea il ruolo della cooperazione<br />
<strong>in</strong>ternazionale e promuove un uso sostenibile delle risorse biologiche volto ad<br />
assicurare l’equa distribuzione dei benefici derivanti dal loro impiego.<br />
Per una gestione efficace delle risorse è necessario riprogettare molti<br />
settori dell’attività umana, dall’agricoltura alla pesca, al turismo, dall’istruzione<br />
all’assistenza sanitaria. Favorire lo sviluppo di società sostenibili, <strong>in</strong> particolar modo<br />
tra i popoli <strong>in</strong>digeni - che ben conoscono gli ecosistemi <strong>in</strong> cui vivono - è il solo<br />
modo per proteggere la biodiversità.<br />
Limitare il commercio delle specie selvatiche è uno dei modi per assicurarne la<br />
protezione: a questo scopo, è nata la Convenzione sul Commercio Internazionale<br />
di Fauna e Flora M<strong>in</strong>acciate di Est<strong>in</strong>zione (CITES), attualmente applicata da oltre<br />
130 paesi. Su scala <strong>in</strong>ternazionale, solo il traffico di droga e armi supera, per<br />
volume d’affari, il commercio illegale di specie selvatiche. <strong>La</strong> domanda di<br />
animali esotici, cibi, medic<strong>in</strong>ali (estratti, per esempio, da tigri o r<strong>in</strong>oceronti) nutre<br />
questo mercato e rafforza la m<strong>in</strong>accia per le specie.<br />
Vi sono alcuni episodi a lieto f<strong>in</strong>e, dove si è riusciti a prevenire l’est<strong>in</strong>zione o<br />
il decl<strong>in</strong>o di una specie: è il caso del r<strong>in</strong>oceronte nero e dell’elefante africano.<br />
Tra il 1979 e il 1989, il numero di esemplari di quest’ultimo è sceso da 1,3<br />
milioni a 625.000 a causa del bracconaggio. Grazie all’azione concertata del<br />
governo e di alcune organizzazioni ambientaliste, gli elefanti stanno ora nuovamente<br />
aumentando.<br />
In mare senza regole<br />
I pescatori di tonno<br />
dell’Oceano Pacifico nei<br />
Tropici Orientali hanno<br />
scoperto che buttare le reti<br />
sul dorso dei delf<strong>in</strong>i per<br />
pescare i tonni che nuotano<br />
al di sotto di essi è una<br />
tecnica v<strong>in</strong>cente. Questa<br />
tuttavia viene considerata<br />
una pratica molto pericolosa<br />
per i delf<strong>in</strong>i: negli ultimi 40<br />
anni, 7 milioni di esemplari<br />
sono stati uccisi così.<br />
Nel 1990, negli Stati Uniti<br />
l’<strong>in</strong>dustria del tonno ha<br />
<strong>in</strong>trodotto il marchio<br />
‘dolph<strong>in</strong>-safe’ (delf<strong>in</strong>o<br />
sicuro), garantendo che<br />
tonni pescati con tale<br />
tecnica non possono essere<br />
etichettati con questo<br />
marchio e venduti <strong>in</strong><br />
America.<br />
Il programma ‘dolph<strong>in</strong>-safe’<br />
si <strong>in</strong>scrive <strong>in</strong> una serie di<br />
provvedimenti di legge del<br />
1990, il Mar<strong>in</strong>e Mammal<br />
Protection Act. Dalla sua<br />
applicazione, la mortalità<br />
dei delf<strong>in</strong>i è scesa del 97%.<br />
[www.savedolph<strong>in</strong>s.org]<br />
Per saperne di più, visita:<br />
www.traffic.org/news/salaw<br />
Time Europe, 17 aprile<br />
2000, Vol. 155 No. 15.<br />
Per <strong>in</strong>formazioni su questa e<br />
altre specie, vai ai seguenti siti:<br />
www.eia-<strong>in</strong>ternational.org/<br />
campaigns1.shtml;<br />
www.ecocrimes.org/peril.html;<br />
www.savedolph<strong>in</strong>s.org;<br />
www.wwf.it<br />
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