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La guida in italiano - youthXchange

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y o u t h X c h a n g e 53<br />

Esplode <strong>in</strong> Italia il commercio equo e solidale: nel 2003, ben 7 milioni di<br />

persone hanno acquistato i suoi prodotti (contro i 3,7 del 2002), collocando il nostro<br />

mercato al 5° posto della graduatoria mondiale. Secondo il 37° Rapporto Censis,<br />

nel 2003, il 50,5% degli italiani ha scelto un prodotto dopo aver verificato che non<br />

<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>a, o che, per la sua produzione, non siano stati impiegati m<strong>in</strong>ori e siano stati<br />

rispettati i diritti dei lavoratori. Il 40,5% ha evitato di comprare beni prodotti da<br />

aziende note per comportamenti non etici.<br />

I consumatori considerano, <strong>in</strong>fatti, la responsabilità sociale delle imprese (CSR) un<br />

elemento fondamentale nell’orientare le proprie scelte. Essi esigono: correttezza sul<br />

piano etico, attenzione alla comunità, rispetto per l’ambiente e per le culture dei<br />

paesi <strong>in</strong> cui le aziende operano. E lo stesso vale per gli <strong>in</strong>vestitori: il 61% la ritiene<br />

una prerogativa e un fattore rassicurante (il 56%).<br />

E da noi?<br />

Secondo lo studio elaborato da<br />

GPF & Associati per Ctm<br />

Altromercato.<br />

Fonte: www.eurisko.it/<br />

socialtrends/sel5103.htm<br />

Fa la cosa giusta! è la prima fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, promossa<br />

dall’associazione “Insieme nelle Terre di mezzo Onlus”, dal giornale di strada “Terre di mezzo”<br />

e con il contributo del “Forum consumo critico” di Milano. Tra gli ‘espositori’, i rappresentanti<br />

di attività di commercio e f<strong>in</strong>anza etici, agricoltura biologica, turismo responsabile, mobilità<br />

sostenibile, riciclo e riuso, energie r<strong>in</strong>novabili, gruppi d’acquisto, cooperative sociali, comunità<br />

di vita e banche del tempo. [www.falacosagiusta.org]<br />

<strong>La</strong> via del cotone Tradewatch, l’osservatorio sul WTO promosso da Rete Lilliput, la centrale<br />

del commercio equo Roba dell’Altro Mondo, Mani Tese e la Campagna per la riforma della Banca<br />

Mondiale hanno lanciato la nuova campagna “<strong>La</strong> via del cotone: le strade dello sfruttamento<br />

nell’economia globalizzata”. L’<strong>in</strong>iziativa <strong>in</strong>tende sollecitare un cambio di regole nel commercio<br />

<strong>in</strong>ternazionale.<br />

Il cotone viene coltivato per il 75% nei paesi del sud del mondo e dalla sua produzione e<br />

filatura dipendono globalmente circa 300 milioni di esseri umani. Eppure, del suo valore f<strong>in</strong>ale<br />

appena il 5% si tramuta <strong>in</strong> guadagno per i piccoli produttori. Questo settore è uno dei casi più<br />

evidenti di quanto le regole del commercio <strong>in</strong>ternazionale, gli <strong>in</strong>teressi delle grandi imprese e<br />

una politica che sostiene solo le produzioni <strong>in</strong>tensive (legate ai giganti del tessile), riducano alla<br />

fame <strong>in</strong>teri paesi, <strong>in</strong> particolare nell’Africa subsahariana. [http://tradewatch.spl<strong>in</strong>der.it]<br />

“Cioccolato Positivo + diritti + cacao”, nata nell’ottobre del 2001 dall’impegno congiunto<br />

di Save the Children Italia e TransFair Italia (marchio di garanzia del commercio equo-solidale),<br />

è una campagna per <strong>in</strong>formare e sensibilizzare i consumatori, le aziende e le istituzioni sulle<br />

violazioni dei diritti dell’<strong>in</strong>fanzia nella produzione del cacao e sui vantaggi etici ed economici<br />

del commercio equo-solidale.<br />

All’<strong>in</strong>terno dell’<strong>in</strong>iziativa, si è sviluppato l’Osservatorio <strong>in</strong>dipendente sui cicli di produzione<br />

del cioccolato, che attualmente conta anche sul patroc<strong>in</strong>io del Comune di Perugia. Obiettivo:<br />

creare occasioni di collaborazione e scambio di conoscenze ed esperienze tra ONG, operatori<br />

del commercio equo-solidale, istituzioni e <strong>in</strong>dustrie, nell’ottica dell’impegno per l’elim<strong>in</strong>azione<br />

dello sfruttamento e del traffico di bamb<strong>in</strong>i nei campi di cacao. [www.savethechildren.it]

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