La guida in italiano - youthXchange
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y o u t h X c h a n g e<br />
J Piccoli passi<br />
Se facciamo uno sforzo nel modo <strong>in</strong> cui usiamo l’acqua, questo farà la differenza! Cosa<br />
possiamo fare per ridurre il nostro consumo idrico?<br />
F Fai brevi docce al posto del bagno. In media, un bagno richiede una quantità<br />
doppia di acqua rispetto alla doccia.<br />
F Nello scegliere il WC o la lavatrice, opta per modelli a basso consumo idrico.<br />
Fai funzionare sempre lavatrice e lavastoviglie a pieno carico. Per il bucato, come<br />
alternativa al prelavaggio, puoi avviare la lavatrice per 10 m<strong>in</strong>uti, spegnerla per<br />
almeno un’ora, lasciando così i panni <strong>in</strong> ammollo: dimezzerai il consumo d’acqua e<br />
ridurrai di almeno 1/3 quello di elettricità.<br />
F Fai controllare gli impianti idraulici: un rub<strong>in</strong>etto che gocciola è causa di un<br />
notevole spreco (90 gocce al m<strong>in</strong>uto sono 4.000 litri di acqua sprecata all’anno).<br />
F Non gettare nel WC tamponi, assorbenti, pannol<strong>in</strong>i e preservativi, soprattutto<br />
se vivi <strong>in</strong> un’area dove le acque di fogna vengono immesse direttamente <strong>in</strong> mare.<br />
Pensa a quando avrai voglia di farti una bella nuotata...<br />
F Non versare mai negli scarichi prodotti utilizzati per il bricolage e le<br />
piccole manutenzioni domestiche (solventi, colori, sverniciatori ecc. o l’olio esausto<br />
dell’automobile).<br />
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www.panda.org/liv<strong>in</strong>gwaters/<br />
<strong>in</strong>itiaves/wetlands<br />
Negli anni Sessanta, il flusso<br />
dell’acqua nel mare <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciò a<br />
dim<strong>in</strong>uire drasticamente. I metodi<br />
di irrigazione a monte, utilizzati<br />
per la coltura del riso e del<br />
cotone, consumavano più del 90%<br />
del flusso naturale dell’acqua<br />
proveniente dalla catena montuosa<br />
dello Tian Shan <strong>in</strong> Asia centrale.<br />
Di conseguenza, la superficie del<br />
lago è dim<strong>in</strong>uita drasticamente.<br />
Per maggiori <strong>in</strong>formazioni: http://<br />
nailaokda.8m.com/aral<br />
Queste statistiche sono alquanto preoccupanti ed esiste una forte possibilità che se<br />
non affrontiamo seriamente il problema della gestione idrica, ci troveremo <strong>in</strong>nanzi a<br />
un disastro dalle proporzioni <strong>in</strong>edite.<br />
Studi recenti hanno sottol<strong>in</strong>eato il valore economico di ecosistemi di acqua dolce,<br />
come zone umide, laghi e fiumi. A dispetto della loro importanza, essi sono<br />
seriamente m<strong>in</strong>acciati <strong>in</strong> tutto il pianeta. Nel corso di appena 30 anni, la superficie<br />
del Mare d’Aral - <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e il quarto lago più vasto al mondo - si è ridotta di oltre<br />
la metà e le sue acque sono ora salate quanto quelle di un oceano.<br />
Il mondo <strong>in</strong>dustrializzato <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>a <strong>in</strong>cessantemente le proprie fonti idriche,<br />
mettendo <strong>in</strong> serio pericolo l’equilibrio ecologico del sistema. Ogni giorno, nei vari<br />
stadi del ciclo idrico vengono immesse quantità enormi di sostanze <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti:<br />
dallo scarico delle fogne <strong>in</strong> mare a quello di pesticidi e varie sostanze chimiche<br />
<strong>in</strong>dustriali nei fiumi.<br />
<strong>La</strong> qualità dell’acqua è altrettanto importante della quantità. Recentemente,<br />
nell’acqua potabile del Regno Unito sono state rilevate tracce di oltre 43 diversi<br />
pesticidi, <strong>in</strong> quantità ben superiori alla soglia consentita. <strong>La</strong> lista di <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti idrici è<br />
lunga: erbicidi, nitrati, fosfati, piombo, petrolio…