La guida in italiano - youthXchange
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y o u t h X c h a n g e<br />
Secondo fonti UN IPCC. Attuare<br />
questo tipo di riduzione massiccia<br />
delle emissioni di CO2 (anidride<br />
carbonica) è impossibile, ma la<br />
percentuale <strong>in</strong>dica <strong>in</strong> quale misura<br />
sia necessario abbattere i tassi<br />
d’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento per porre freno al<br />
riscaldamento del pianeta.<br />
Queste sostanze sono state<br />
<strong>in</strong>izialmente utilizzate come fluido<br />
refrigerante nei frigoriferi e, più<br />
tardi, nei condizionatori d’aria.<br />
Tra gli altri impieghi più comuni<br />
dei CFC vi sono molti tipi di<br />
bombolette spray. Per maggiori<br />
<strong>in</strong>formazioni: UNEP DTIE Energy<br />
and OzonAction UNIT - Email:<br />
ozonaction@unep.fr.<br />
[www.uneptie.org/ozonaction]<br />
:www...<br />
youthxchange.net<br />
/look<strong>in</strong>g-ahead<br />
entro il 2012. Purtroppo non è ancora sottoscritto da importanti paesi come gli USA.<br />
In ogni modo, tale riduzione costituisce solo un primo passo. Infatti, saremo<br />
<strong>in</strong> grado di far fronte ai danni generati dal riscaldamento del pianeta<br />
solo se compiremo lo sforzo necessario a modificare il modo <strong>in</strong> cui<br />
attualmente produciamo e consumiamo. Gli esperti sostengono che, per evitare un<br />
cambiamento climatico catastrofico, entro il 2050 sarà necessario ridurre di circa<br />
il 60% le emissioni globali di anidride carbonica.<br />
Il buco nello strato d’ozono: l’ozono è un gas che, a livello del suolo, risulta<br />
dannoso per la salute umana. Ma 25 km sopra la terra, un f<strong>in</strong>e strato di ozono avvolge<br />
il pianeta e ci protegge dai raggi solari. Questo strato è di cruciale importanza per<br />
la vita del pianeta. Esso assorbe la maggior parte dei pericolosi raggi ultravioletti<br />
(UV), che - se non schermati - sono causa di tumori della pelle e di malattie<br />
degli occhi nell’uomo e sono ugualmente nocivi per piante e animali.<br />
<strong>La</strong> scoperta del buco d’ozono da parte degli scienziati risale al 1985. Il buco è<br />
situato sopra l’Antartide e si sta espandendo progressivamente. F<strong>in</strong>ora, circa il<br />
10% dello schermo di ozono è andato distrutto. I clorofluorocarburi (CFC) sono<br />
i gas responsabili della distruzione di gran parte dello strato ‘mancante’. Essi<br />
rimangono attivi e cont<strong>in</strong>uano a nuocere nella stratosfera - lo strato più elevato<br />
dell’atmosfera - per moltissimi anni.<br />
I paesi avanzati si sono impegnati a ridurre l’uso di prodotti chimici che<br />
distruggono l’ozono, sia vietandone l’impiego che elim<strong>in</strong>andoli. Nei paesi <strong>in</strong> via di<br />
sviluppo, per contro, ne sarà consentito l’uso f<strong>in</strong>o al 2010. Non è mai troppo tardi<br />
per agire. Lo strato d’ozono potrà riformarsi se noi tutti useremo meno sostanze<br />
dannose. In ogni caso, anche se queste venissero bandite domani, lo strato di<br />
ozono per ‘guarire’ impiegherebbe 40 anni.<br />
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