La guida in italiano - youthXchange
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y o u t h X c h a n g e<br />
Che cosa significa esattamente per noi - come <strong>in</strong>dividui - ‘sostenibilità’ ? Che cosa<br />
dobbiamo fare per diventare più responsabili? Abbiamo bisogno di comportarci<br />
tutti allo stesso modo? Che cosa dovremmo fare <strong>in</strong>nanzitutto, salvaguardare<br />
l’ambiente o sconfiggere la povertà? Cos’è più importante, la nostra salute o quella<br />
della Terra? Come usano dire i nostri nonni, le domande difficili non hanno mai<br />
risposte facili…<br />
Il CS è un concetto <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua evoluzione e le soluzioni sono di rado o bianco o<br />
nero. Ciononostante, vi sono alcuni elementi di base che possono esserci utili per<br />
def<strong>in</strong>ire il quadro generale: quella che segue è una panoramica sugli argomenti e<br />
le sfide sollevati da questa tematica.<br />
Se perseveriamo nei nostri modelli di consumo, il futuro non sarà brillante.<br />
Al momento attuale, le stime mostrano che ogni anno il nostro pianeta sta<br />
perdendo un’area di terreno fertile pari alla dimensione dell’Irlanda, come<br />
conseguenza del sovra-pascolo e della deforestazione. Per quanto ancora<br />
potremo cont<strong>in</strong>uare così?<br />
Più danneggiamo l’ambiente, più mettiamo a rischio noi stessi e le generazioni<br />
future. <strong>La</strong> salute del pianeta è la nostra salute. Ogni giorno si est<strong>in</strong>guono dec<strong>in</strong>e<br />
di specie animali e vegetali. Quante <strong>in</strong> una settimana, <strong>in</strong> un mese, <strong>in</strong> un anno?<br />
Gli scienziati sostengono che nelle piante risiede la chiave per la scoperta di rimedi<br />
a molte malattie. Di conseguenza la perdita di una s<strong>in</strong>gola specie, non solo è<br />
causa di danni irreparabili all’ecosistema, ma rappresenta un’occasione persa<br />
per il nostro sviluppo futuro.<br />
L’impronta ecologica media di ciascun abitante del pianeta è di 2,3 ettari (1<br />
ha equivale alle dimensioni di un campo da calcio). Un cittad<strong>in</strong>o <strong>italiano</strong> occupa una<br />
superficie pari a 8 campi di calcio, un cittad<strong>in</strong>o americano arriva a ‘<strong>in</strong>vadere’ 18<br />
campi di calcio, al contrario di un cittad<strong>in</strong>o eritreo che occupa solamente 0,35 ha,<br />
metà campo di calcio. Questi dati rendono evidente come la distribuzione del<br />
consumo sia decisamente disequilibrata.<br />
Verso nuovi<br />
stili di vita<br />
“I consumatori sono sempre più<br />
<strong>in</strong>teressati al ‘mondo che sta<br />
dietro’ al prodotto che<br />
acquistano. A parte il prezzo e la<br />
qualità, vogliono sapere come e<br />
quando e da chi è stata prodotta<br />
la merce.”<br />
[Klaus Töpfer,<br />
Direttore generale UNEP]<br />
www.gm-unccd.org<br />
Processi che privano la terra<br />
di sostanze nutritive vitali e la<br />
rendono sterile.<br />
L’impronta ecologica misura<br />
l’impatto umano sulla natura,<br />
ovvero la superficie necessaria per<br />
produrre un bene, per utilizzarlo<br />
e per smaltirlo. In altre parole<br />
def<strong>in</strong>isce la quantità di risorse<br />
naturali (espressa <strong>in</strong> ettari/pro<br />
capite/anno) che utilizziamo.<br />
[Fonte: Redef<strong>in</strong><strong>in</strong>g Progress, 2004<br />
Footpr<strong>in</strong>t of Nations,<br />
www.earthday.net]<br />
Mathis Wackernagel, direttore<br />
dell’istituto statunitense<br />
Redef<strong>in</strong><strong>in</strong>g Progress e ideatore del<br />
metodo dell’impronta ecologica.<br />
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:www...<br />
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