piano offerta formativa - Comune di Trieste

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

ANNO SCOLASTICO 2013-14<br />

SCUOLA DELL’INFANZIA KAMILLO KROMO<br />

STRADA VECCHIA DELL’ISTRIA N78<br />

Elaborato del Collegio dei Docenti il 16-10-2013<br />

Approvato dal Consiglio della Scuola il 28-10-2013


Il nostro paese e la nostra città vantano un importante primato: un sistema <strong>di</strong> <strong>offerta</strong> <strong>di</strong> scuole<br />

dell'infanzia - quelle che una volta chiamavamo "asili" e che sono riservate ai piccoli tra i 3 e i 6<br />

anni - che riesce a rispondere ad oltre il 90% della richiesta da parte delle famiglie, un record<br />

assoluto che ci mette ai primi posti in Europa.<br />

Oltre all'evidente funzione <strong>di</strong> aiuto alla conciliazione tra tempi <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> lavoro, siamo in grado <strong>di</strong><br />

offrire ai nostri bambini una meravigliosa “palestra” dove imparare a stare insieme, ad ascoltare, a<br />

rispettare le regole, a creare relazioni, arrivando così alla scuola primaria in grado <strong>di</strong> seguire<br />

l'insegnante e relazionarsi più agevolmente con i compagni: è stato <strong>di</strong>mostrato infatti che i bimbi<br />

che hanno già frequentato la scuola dell'infanzia saranno, nei successivi cicli scolastici, più<br />

preparati, più socievoli, autonomi e creativi.<br />

Non <strong>di</strong>mentichiamo altresì che la scuola dell'infanzia rappresenta anche un momento fondamentale<br />

<strong>di</strong> integrazione per i bimbi e per le famiglie che non hanno la citta<strong>di</strong>nanza italiana: per apprendere<br />

l'italiano e per confrontarsi, primo momento <strong>di</strong> socializzazione e punto <strong>di</strong> incontro anche per<br />

mamma e papà.<br />

Da tantissimi anni quin<strong>di</strong> <strong>Trieste</strong> rappresenta un fiore all'occhiello del sistema educativo italiano<br />

per il segmento 3-6, grazie soprattutto al lavoro, molto spesso faticoso e poco conosciuto, del<br />

personale delle nostre scuole.<br />

Un patrimonio che si colloca tra i migliori d'Italia e che affida al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Trieste</strong>, all'Area<br />

Educazione e soprattutto agli educatori, coor<strong>di</strong>natori pedagogici e personale ausiliario una grande<br />

responsabilità: quella <strong>di</strong> contribuire, ogni giorno, al percorso educativo e pedagogico che porterà i<br />

nostri bambini e bambine alla scuola dell'obbligo.<br />

Il POF, Piano dell’Offerta Formativa, è un importante strumento <strong>di</strong> programmazione della singola<br />

scuola, ma è solo un primo passo <strong>di</strong> un anno ricco <strong>di</strong> nuove esperienze che vedrà i bambini come<br />

primi protagonisti.<br />

Il buon successo è dato dall’impegno <strong>di</strong> tutti gli attori <strong>di</strong> questa avventura chiamata scuola<br />

dell’infanzia e l’educazione deve continuare ad essere una scommessa importante che tutti, nei<br />

nostri rispettivi ruoli, dobbiamo saper giocare: un investimento da realizzare per permettere ai<br />

nostri bambini <strong>di</strong> esercitare i propri <strong>di</strong>ritti e per consentire alla nostra comunità <strong>di</strong> costruirsi un<br />

futuro.<br />

Auguro a tutti, bambine e bambini, operatori e famiglie, un proficuo anno scolastico.<br />

Antonella GRIM, Assessore Area Educazione Università e Ricerca


IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:<br />

a essere contento senza motivo,<br />

a essere sempre occupato con qualche cosa,<br />

e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.<br />

Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996<br />

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuole che illustra le<br />

modalità organizzative e la progettazione degli itinerari <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento finalizzati allo sviluppo <strong>di</strong><br />

tutte le <strong>di</strong>mensioni della personalità <strong>di</strong> ciascun bambino, facendo riferimento ai campi <strong>di</strong><br />

esperienza cioè ai <strong>di</strong>versi ambiti del fare e dell'agire del bambino:<br />

• Il sé e l’altro: le gran<strong>di</strong> domande, il senso morale, il vivere insieme<br />

• Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute<br />

• Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multime<strong>di</strong>alità<br />

• I <strong>di</strong>scorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura<br />

• La conoscenza del mondo: or<strong>di</strong>ne, misura, spazio, tempo, natura<br />

così come definiti nelle ”In<strong>di</strong>cazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e<br />

del primo ciclo d'istruzione” (MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca–<br />

settembre 2012).<br />

Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on line all'in<strong>di</strong>rizzo:<br />

www.triestescuolaonline.it<br />

Le finalità<br />

In questo documento il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola<br />

dell’infanzia, è promuovere il suo sviluppo armonico e globale attraverso una metodologia<br />

basata sul gioco ed adeguata al livello <strong>di</strong> maturazione cognitiva, espressiva, affettiva e sociale:<br />

• creando uno spazio privilegiato per consolidare la propria personalità (maturazione<br />

dell’identità);<br />

• stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano all’in<strong>di</strong>pendenza<br />

(conquista dell’autonomia);<br />

• proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive<br />

(acquisizione delle competenze);<br />

• organizzando un luogo <strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> relazioni e <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>menti, in un ambiente accogliente e<br />

motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole <strong>di</strong> convivenza collettiva (senso<br />

della citta<strong>di</strong>nanza).


Essenziali a garantire tali finalità risultano essere le professionalità degli operatori e il <strong>di</strong>alogo<br />

continuo con le famiglie. L’ambiente scolastico <strong>di</strong>viene così un contesto ricco <strong>di</strong> relazioni dove il<br />

personale agisce in stretta cooperazione con le famiglie nell’ottica <strong>di</strong> una costante e reciproca<br />

alleanza educativa.<br />

Inoltre, da sempre, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le <strong>di</strong>verse esperienze <strong>di</strong> vita dei<br />

bambini è quello della continuità educativa tra i vari cicli scolastici (nido d'infanzia, scuola<br />

dell'infanzia, scuola primaria e S.I.S.) tenendo sempre in primo <strong>piano</strong> la necessità <strong>di</strong> non<br />

frammentare i percorsi formativi.<br />

I riferimenti normativi<br />

Oltre alle “In<strong>di</strong>cazioni Nazionali” del M.I.U.R. ed al “Regolamento per le scuole dell'infanzia del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Trieste</strong>”, le scuole adottano come riferimento costante dell'azione educativa la<br />

"Convenzione ONU sui <strong>di</strong>ritti dell’infanzia e dell’adolescenza", approvata dall’Assemblea<br />

Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento normativo internazionale più<br />

importante e completo in materia <strong>di</strong> promozione e tutela dei <strong>di</strong>ritti dell'infanzia.<br />

Gli ambienti <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

Anche l’organizzazione degli spazi e dei tempi necessita <strong>di</strong> un pensiero pedagogico con<strong>di</strong>viso<br />

dall’intera equipe scolastica.<br />

In particolare:<br />

• lo spazio deve risultare accogliente, invitante e funzionale<br />

• il tempo deve essere organizzato in routine quoti<strong>di</strong>ane (l’accoglienza, la merenda, l’igiene<br />

personale, il gioco libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del bambino e che gli<br />

consentano <strong>di</strong> riconoscere i <strong>di</strong>versi momenti della giornata scolastica attraverso una<br />

<strong>di</strong>stribuzione or<strong>di</strong>nata delle attività educative, pur evitando gli irrigi<strong>di</strong>menti.<br />

Calendario scolastico<br />

Inizio anno scolastico 02/09/2013<br />

Apertura all’utenza 12/09/2013<br />

Sospensione per Natale<br />

al 23 <strong>di</strong>cembre 2013 al 6 gennaio 2014 compreso<br />

Ulteriori sospensioni 2 novembre 2013, dal 3 al 5 marzo 2014 compreso, 26 aprile 2014,<br />

Sospensione per Pasqua<br />

Ultimo giorno <strong>di</strong> scuola 27/06/2014<br />

Sospensione per un’ulteriore giornata<br />

dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014 compreso<br />

in concomitanza con la chiusura degli Istituti Comprensivi statali dello<br />

stesso territorio, è stata in<strong>di</strong>viduata dal Consiglio della scuola la data<br />

del 24 /04/2014


L'organizzazione<br />

L’orario d’accoglienza è dalle 8.00 alle 9.00 con la possibilità <strong>di</strong> fruire <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> preaccoglimento<br />

fin dalle 7.30 in presenza <strong>di</strong> motivate esigenze familiari.<br />

Il ricongiungimento può avvenire in due momenti <strong>di</strong>stinti: il primo è tra le ore 13.00 e le 13.30 (in<br />

base all’organizzazione <strong>di</strong> ogni singola scuola), il secondo tra le ore 15.30 e le 17.00. È possibile<br />

un’uscita interme<strong>di</strong>a concordata, <strong>di</strong> norma, alle ore 14.30.<br />

Nel servizio opera: il coor<strong>di</strong>natore con funzioni pedagogiche, organizzative e gestionali, oltre che<br />

<strong>di</strong> raccordo tra bambini, insegnanti, genitori, amministrazione e territorio; il personale<br />

educativo soggetto a turnazione antimeri<strong>di</strong>ana e pomeri<strong>di</strong>ana; il personale d’appoggio<br />

incaricato <strong>di</strong> accogliere e seguire i bambini nelle loro attività ricorrenti <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>nare e <strong>di</strong> curare le pulizie degli ambienti. È previsto l’insegnante <strong>di</strong> religione cattolica per i<br />

bambini che si avvalgono <strong>di</strong> tale insegnamento.<br />

Gruppo–sezione: (la tra<strong>di</strong>zionale “classe”) la sezione rappresenta un modello organizzativo che<br />

favorisce il raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso il riconoscimento <strong>di</strong> punti <strong>di</strong><br />

riferimento significativi come gli angoli strutturati e i laboratori. Le sezioni si rapportano tra loro in<br />

modo aperto e flessibile, per consentire attività <strong>di</strong>dattiche <strong>di</strong> intersezione per piccoli e gran<strong>di</strong><br />

gruppi <strong>di</strong> bambini provenienti dalle <strong>di</strong>verse sezioni.<br />

La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong>sabili con<br />

l'affiancamento <strong>di</strong> un insegnante <strong>di</strong> sostegno e la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> interventi in<strong>di</strong>vidualizzati al fine<br />

<strong>di</strong> favorirne in modo adeguato ed efficace la frequenza.<br />

L'inclusione<br />

Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e <strong>di</strong> svantaggio<br />

sia con la costruzione <strong>di</strong> un percorso adeguato alle singole esigenze del bambino sia attraverso il<br />

lavoro <strong>di</strong> rete con i <strong>di</strong>versi servizi territoriali (Azienda dei Servizi Sanitari, Servizi Sociali…).<br />

Le scuole dell’infanzia <strong>di</strong> <strong>Trieste</strong>, città multiculturale e sensibile da sempre ai temi della<br />

convivenza tra persone <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse culture, prevedono forme <strong>di</strong> accoglienza volte a favorire<br />

l’inclusione dei bambini con citta<strong>di</strong>nanza non italiana, nella ferma convinzione che accogliere<br />

significa valorizzare l'identità culturale <strong>di</strong> ciascuno ed è dunque sinonimo <strong>di</strong> calore, professionalità e<br />

accuratezza.<br />

a cura del Coor<strong>di</strong>namento Pedagogico


L’accoglienza… il primo passo<br />

per stare bene insieme”<br />

Motivazione del progetto<br />

L'accoglienza e il ricongiungimento che rappresentano il passaggio<br />

dall'ambiente familiare a quello scolastico sono momenti significativi per<br />

il bambino.<br />

Sono esperienze formative per il bambino <strong>di</strong>rette alla conquista<br />

dell'autonomia attraverso il graduale <strong>di</strong>stacco dalle figure parentali e<br />

volte a promuovere lo sviluppo delle relazioni sociali con i pari.<br />

A tale scopo è opportuno creare un clima sereno e rassicurante per<br />

offrire a tutti i bambini la possibilità <strong>di</strong> inserirsi con piacere in una<br />

comunità .<br />

L'accoglienza riguarda e coinvolge la coppia genitore/bambino,<br />

l'insegnante, i compagni e il personale ausiliario e richiede a tali figure<br />

una produttiva collaborazione.<br />

L'adulto familiare può riferire preziose informazioni inerenti il bambino e<br />

le sue modalità <strong>di</strong> comunicazione agevolando il compito dell'insegnante nel<br />

riconoscimento dei mo<strong>di</strong>-tempi-emozioni del bambino, utili a scegliere le<br />

strategie mirate ad una proficua integrazione del singolo nel gruppo e<br />

all'accettazione delle regole della scuola.<br />

L'accoglienza e il ricongiungimento <strong>di</strong>ventano momenti speciali per<br />

l'espressione e la conoscenza dei propri ed altrui vissuti che costituiscono<br />

un bagaglio <strong>di</strong> ricchezze da con<strong>di</strong>videre.


Obiettivi specifici <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento:<br />

Vivere in modo sereno l'entrata nella scuola dell'infanzia<br />

Accogliere i compagni in maniera positiva<br />

Accettare con serenità il momento del <strong>di</strong>stacco con i genitori<br />

Prendere consapevolezza della propria identità e potenzialità<br />

Conquistare una progressiva autonomia e controllare l'aggressività<br />

Acquisire semplici norme <strong>di</strong> comportamento,conoscere le regole e gli spazi<br />

della scuola<br />

Accettare <strong>di</strong> partecipare alle attività lu<strong>di</strong>che e <strong>di</strong>dattiche proposte dalle<br />

insegnanti<br />

Dinamica dell'intervento:<br />

• Attività <strong>di</strong> accoglienza come giochi motori, canti, filastrocche,<br />

danze ecc..<br />

• Giocare con il proprio nome e riconoscere quello degli altri<br />

• Riconoscere il proprio contrassegno.<br />

• Or<strong>di</strong>nare ed usare correttamente il materiale lu<strong>di</strong>co e <strong>di</strong>dattico<br />

Traguar<strong>di</strong> per lo sviluppo della competenza:<br />

Il sé e l'altro (le gran<strong>di</strong> domande, il senso morale, il vivere assieme)<br />

• Promuovere l'autonomia<br />

• Favorire la socializzazione nel gruppo<br />

• Concordare, rispettare ed interiorizzare le regole ed i ruoli stabiliti<br />

affinché i bambini possano usufruirne in maniera autonoma e attiva<br />

La conoscenza del mondo (or<strong>di</strong>ne, misura, spazio, tempo, natura)<br />

• Esplorare e conoscere gli spazi della scuola<br />

• Usare ed interpretare simboli<br />

• Usare i sensi per esplorare l'ambiente


Destinatari:<br />

Tutti i bambini e le bambine della scuola <strong>di</strong> 3, 4 e 5 anni.<br />

Tempi e durata del percorso <strong>di</strong>dattico:<br />

Tutto l'anno scolastico rivolgendo particolare attenzione al periodo da<br />

settembre a novembre.<br />

Verifiche:<br />

Osservazione dei comportamenti e degli atteggiamenti dei bambini e la<br />

loro partecipazione alle attività proposte e la realizzazione <strong>di</strong> elaborati<br />

personali.<br />

Colloqui con i genitori per il confronto degli obiettivi raggiunti dal<br />

bambino ed eventuali approfon<strong>di</strong>menti sul percorso formativo.


“Il primo anno…”<br />

L’ambientamento, il relazionarsi con gli altri bambini e con gli adulti della<br />

scuola oltre che la scoperta dell’esistenza <strong>di</strong> nuove regole <strong>di</strong> vita sociale<br />

richiedono un impegno ed un tempo molto variabile per ogni bambino data<br />

la grande variabilità in<strong>di</strong>viduale esistente nei ritmi e tempi <strong>di</strong><br />

maturazione.<br />

Il riconoscimento delle esigenze emotive e delle richieste affettive <strong>di</strong><br />

ciascuno, costituisce una delle con<strong>di</strong>zioni necessarie per la sua ulteriore<br />

crescita personale.<br />

Quanto espresso fa rammentare che il primo anno <strong>di</strong> frequenza è<br />

prevalentemente de<strong>di</strong>cato all’inserimento del bambino in questo nuovo<br />

contesto <strong>di</strong> vita e che è importate preparare in modo graduale il bambino<br />

a tutte le attività del futuro offrendo ad ognuno il proprio tempo per la<br />

rielaborazione <strong>di</strong> scoperte ed esperienze quoti<strong>di</strong>ane ed accogliendo la<br />

voglia <strong>di</strong> fare e /o non fare con la maggior flessibilità possibile.<br />

Per favorire e promuovere la partecipazione attiva delle famiglie, con la<br />

scuola,fin dal primo anno, per dare la possibilità <strong>di</strong> conoscerla e viverla<br />

<strong>di</strong>rettamente, le insegnanti proporranno ai genitori ed ai nonni dei<br />

bambini, <strong>di</strong> trascorrere, del tempo nella scuola proponendo qualche<br />

semplice attività, (lettura ad alta voce, canto, attività motorie,teatrali,<br />

ecc ) da svolgere insieme ai bambini.<br />

I genitori e nonni eventualmente <strong>di</strong>sponibili a provare questa esperienza,<br />

potranno concordare <strong>di</strong>rettamente con le insegnanti <strong>di</strong> sezione le<br />

modalità, i tempi e gli spazi necessari, per la loro preziosa collaborazione.<br />

Questa opportunità rappresenterà una modalità creativa, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione,<br />

finalizzata alla partecipazione ed alla valorizzazione della collaborazione<br />

tra scuola e famiglia.<br />

Obiettivi educativi<br />

- favorire l’acquisizione dell’autonomia personale.<br />

- favorire le relazioni tra il bambino e gli altri bambini e gli<br />

adulti presenti nella scuola :lo stare bene è una delle priorità<br />

della vita a scuola.


- favorire la formazione dell’identità personale <strong>di</strong> ciascun<br />

bambino che permetta <strong>di</strong> acquisire fiducia nelle proprie<br />

capacità, <strong>di</strong> comprendere le proprie emozioni e conquistare<br />

fiducia in se stesso.<br />

- Promuovere la collaborazione scuola famiglia<br />

- Valorizzazione delle risorse interne e della famiglie.


“Il mio ambiente…<br />

Colori,odori e sapori.”<br />

Motivazione:<br />

L’idea fondente del progetto nasce dall’esigenza <strong>di</strong> sviluppare nei bambini<br />

processi sempre più ampi <strong>di</strong> attenzione e responsabilizzazione nei<br />

confronti dell’ambiente.<br />

Il progetto si propone <strong>di</strong> porre le basi per la promozione,da maturare nel<br />

percorso <strong>di</strong> crescita dei bambini, <strong>di</strong> un comportamento critico e<br />

propositivo verso il proprio contesto ambientale.<br />

Promuovere la comprensione precoce nei bambini, degli effetti che, gli<br />

stili <strong>di</strong> vita producono sull’ambiente, risulta infatti fondamentale, nel<br />

percorso <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> interiorizzazione <strong>di</strong> micro e macro<br />

comportamenti adeguati.<br />

Lo sviluppo della capacità <strong>di</strong> osservazione dell’ambiente e degli elementi<br />

naturali,può consentire fin dalla prima infanzia, <strong>di</strong> sviluppare le basi per la<br />

formazione <strong>di</strong> un metodo scientifico.<br />

I bambini vengono abituati infatti, a riflettere ed a formulare semplici<br />

ipotesi, relative alle esperienze vissute.<br />

In linea con gli obiettivi d’appren<strong>di</strong>mento del progetto <strong>di</strong> quest’anno,verrà<br />

riproposto ai bambini il proseguimento del percorso “orto in condotta”,<br />

continuando insieme ai bambini ed alle famiglie <strong>di</strong>sponibili, alla<br />

realizzazione e al buon mantenimento dell’ orticello che è stato creato<br />

nella nostra scuola.<br />

Metodologia:<br />

Per la realizzazione del progetto quest’anno verrà introdotto e<br />

presentato ai bambini un personaggio me<strong>di</strong>atore un simpatico orsetto <strong>di</strong><br />

nome “Otello”, il quale condurrà i bambini attraverso storie,giochi e varie


attività, a scoprire alcuni elementi naturali, stimolando i bambini a<br />

riflettere sull’importanza <strong>di</strong> salvaguardare e rispettare l’ambiente.<br />

Con i finanziamenti regionali ed in linea con le finalità del progetto, nel<br />

corso dell’anno scolastico, verranno proposti ai bambini degli spettacoli<br />

teatrali.<br />

Compatibilmente con le <strong>di</strong>sponibilità degli scuolabus del comune, verranno<br />

inoltre organizzate , delle uscite <strong>di</strong>dattiche, inerenti agli<br />

obiettivi del progetto.<br />

Sono previste le adesioni dei bambini gran<strong>di</strong> alle manifestazioni del<br />

“Cantabimbo” (febbraio 2014) e della “Bavisela” (maggio2014).<br />

La partecipazione a queste iniziative extrascolastiche, sono finalizzate<br />

alla conoscenza ed alla valorizzazione del nostro ambiente, anche dal<br />

punto <strong>di</strong> vista culturale e sportivo.<br />

Per consentire la partecipazione a queste iniziative dei bambini, le<br />

insegnanti chiederanno la collaborazione delle famiglie.<br />

Alcune fasi delle attività del progetto che, verranno proposte ai bambini,<br />

saranno supportate ed integrate con il linguaggio dei segni e con la<br />

comunicazione aumentativi.<br />

L’attività lu<strong>di</strong>ca prevista in tutte le varie fasi del progetto, faciliterà gli<br />

appren<strong>di</strong>menti e le capacità dei bambini <strong>di</strong> cooperare e collaborare, per un<br />

fine comune.<br />

Il progetto si articolerà nella sua realizzazione in 3 unità <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento:<br />

1) Otello e la terra.<br />

2) Otello e l’acqua.<br />

3) Otello e l’aria.<br />

Durante quest’anno scolastico, verrà sviluppato ed approfon<strong>di</strong>to in<br />

particolare il primo modulo, riguardante l’ambiente e la terra.<br />

Obiettivi:<br />

• Favorire lo sviluppo del rispetto per l’ambiente.<br />

• Sviluppare la capacità <strong>di</strong> osservazione e <strong>di</strong> descrizione degli<br />

effetti dell’inquinamento.


• Sviluppare la capacità e la conoscenza degli elementi<br />

terra,acqua,aria.<br />

• Acquisire la conoscenza <strong>di</strong> alcuni elementi <strong>di</strong> orticoltura.<br />

• Promuovere comportamenti <strong>di</strong> sensibilizzazione per una sana e<br />

corretta alimentazione.<br />

• Favorire la conoscenza dei prodotti naturali che ci offre il<br />

nostro ambiente.<br />

Spazi:<br />

Le attività del progetto verranno realizzate negli spazi della scuola e<br />

durante le uscite sul <strong>di</strong>dattiche sul territorio.<br />

Verifica:<br />

La verifica verrà condotta attraverso l’osservazione occasionale e<br />

sistematica dei bambini,delle loro osservazione e dei loro cambiamenti<br />

e dei loro elaborati.<br />

Documentazione:<br />

La documentazione delle <strong>di</strong>verse fasi del progetto, avverrà attraverso la<br />

raccolta degli elaborati dei bambini, attraverso la documentazione<br />

fotografica e tramite l’elaborazione dei cartelloni informativi per i<br />

genitori.


Il treno dei libri :<br />

nella nostra scuola tante storie.<br />

La nostra scuola dell’infanzia offre ai bambini <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> storie:<br />

narrative, tematiche, <strong>di</strong>alettali, con finale tra<strong>di</strong>zionale o a scelta libera.<br />

L’ascolto <strong>di</strong> un racconto rende possibile un percorso <strong>di</strong> crescita,<br />

un’occasione per fermarsi a riflettere, l’opportunità <strong>di</strong> compiere un<br />

viaggio con la fantasia.<br />

Si desidera in questo modo riproporre il progetto “Nati per leggere”, che<br />

nasce per <strong>di</strong>ffondere la lettura nei bambini <strong>di</strong> età prescolare con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> rafforzare le relazioni e lo sviluppo delle competenze, della<br />

comunicazione, delle emozioni, dell’ascolto, della comprensione<br />

sperimentando <strong>di</strong>versi linguaggi e misurandosi con la creatività e la<br />

fantasia.<br />

Obiettivi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento:<br />

• Educare i bambini al piacere della lettura.<br />

• Promuovere la relazione adulto-bambino.<br />

• Scambio e integrazione tra famiglia e scuola.<br />

Strategie d’intervento:<br />

• Presentiamo una storia avvalendoci dell’aiuto del personaggio<br />

principale o <strong>di</strong> un oggetto, proposti ai bambini tramite pupazzi,<br />

burattini, ecc…<br />

• I bambini ascoltano la storia nell’angolo morbido del salone.<br />

• Manipolazione dei libri con libera scelta.<br />

• Dopo ogni incontro lasceremo la nostra “firma” <strong>di</strong><br />

partecipazione (il profilo della mano).<br />

• Utilizzando la mimica i bambini si mettono in posa e vengono<br />

fotografati, le immagini in sequenza ricostruiranno la storia<br />

scelta e, in questo modo, la presenteremo ad altri bambini.


LABORATORIO:<br />

Ci è stato proposto, in forma prettamente gratuita, un incontro con la<br />

scrittrice Cristina Marsi e l’illustratrice Ingrid Kuris , autrici dei libri in<br />

<strong>di</strong>aletto triestino della collana Briciole-Fregole quali “I tre porchetti” (i<br />

tre porcellini), “Capuceto Rosso” (Cappuccetto Rosso), “El gato coi stivai”<br />

(Il gatto con gli stivali) e, presto in uscita, “El bruto anatrocolo” (Il<br />

brutto anatroccolo).<br />

Destinatari:<br />

I bambini piccoli della scuola (3 anni) e chi desidera partecipare.<br />

Tempi:<br />

Dalla metà <strong>di</strong> gennaio fino alla fine dell’anno scolastico, il venerdì dalle ore<br />

14:30 alle ore 15:00<br />

Referenti:<br />

La maestra Elena (sez. rossi) e la maestra Lorena (sez. gialli).<br />

Si auspica l’intervento dei lettori volontari che abbiamo avuto il piacere<br />

d’incontrare l’anno scorso. Si invita a partecipare a tale progetto i<br />

genitori, i nonni e chi ha piacere <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre con noi questa esperienza.


LIS CAA....un mare <strong>di</strong> comunicazioni<br />

Nella nostra scuola vengono utilizzati strumenti comunicativi alternativi al<br />

linguaggio verbale, la CAA (comunicazione aumentativa alternativa) e la<br />

LIS (lingua dei segni italiana); tali linguaggi primariamente aiutano i<br />

bambini <strong>di</strong>versamente abili o con problemi <strong>di</strong> comunicazione ma risultano<br />

essere molto utili a tutti per favorire l’interazione, la relazione e<br />

stimolano, nel contempo, le scelte autonome e la comprensione delle<br />

proprie e altrui esigenze.<br />

La CAA sostituisce, integra e aumenta il linguaggio verbale attraverso<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> immagini che rappresentano oggetti, azioni, orientamento<br />

spaziale, concetti, ecc… La LIS è la lingua usata dalle persone sorde e<br />

veicola i propri significati attraverso un sistema co<strong>di</strong>ficato <strong>di</strong> segni delle<br />

mani, espressioni del viso e movimenti del corpo.<br />

Tali strumenti comunicativi <strong>di</strong>ventano parte integrante <strong>di</strong> tutte le attività<br />

lu<strong>di</strong>co-educative che giornalmente si svolgono nella nostra scuola e<br />

proprio per tale ragione molto usati da tutti gli utenti.


Carta dei <strong>di</strong>ritti alla Comunicazione<br />

Ogni persona in<strong>di</strong>pendentemente dal grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, ha il <strong>di</strong>ritto fondamentale <strong>di</strong><br />

influenzare, me<strong>di</strong>ante la comunicazione, le con<strong>di</strong>zioni della sua vita. Oltre a questo<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> base, devono essere garantiti i seguenti <strong>di</strong>ritti specifici:<br />

1<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> chiedere oggetti, azioni, persone e <strong>di</strong> esprimere preferenze e sentimenti<br />

2<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> scegliere tra alternative <strong>di</strong>verse<br />

3<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> rifiutare oggetti ,situazioni, azioni non desiderate e <strong>di</strong> non accettare tutte le scelte proposte<br />

4<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> chiedere e ottenere attenzione e <strong>di</strong> avere scambi con altre persone.<br />

5<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> richiedere informazioni riguardo oggetti, persone, situazioni o fatti che interessano.<br />

6<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> attivare tutti gli interventi che rendano loro possibile comunicare messaggi in qualsiasi modo e<br />

nella maniera più efficace in<strong>di</strong>pendentemente dal grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità.<br />

7<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> avere riconosciuto comunque il proprio atto comunicativo e <strong>di</strong> ottenere una risposta anche nel<br />

caso in cui non sia possibile sod<strong>di</strong>sfare la richiesta.<br />

8<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> avere accesso in qualsiasi momento ad ogni necessario ausilio <strong>di</strong> comunicazione aumentativaalternativa,<br />

che faciliti e migliori la comunicazione e il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> averlo sempre aggiornato e in buone<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> funzionamento.<br />

9<br />

Il <strong>di</strong>ritto a partecipare come partner comunicativo, con gli stessi <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> ogni altra persona, ai contesti,<br />

interazioni e opportunità della vita <strong>di</strong> ogni giorno.<br />

10<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> essere informato riguardo a persone, cose e fatti relativi al proprio ambiente <strong>di</strong> vita.<br />

11<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ricevere informazioni per poter partecipare ai <strong>di</strong>scorsi che avvengono nell’ambiente <strong>di</strong> vita, nel<br />

rispetto della <strong>di</strong>gnità della persona <strong>di</strong>sabile.<br />

12<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ricevere messaggi in modo comprensibile e appropriato dal punto <strong>di</strong> vista culturale e linguistico<br />

National Commitee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992<br />

Membro Institutional <strong>di</strong> ISAAC-ITALY


“Impariamo l’inglese giocando”<br />

Motivazione del progetto<br />

Con l’accrescersi negli ultimi anni <strong>di</strong> scambi <strong>di</strong> comunicazioni tra le nazioni<br />

del mondo, dei viaggi <strong>di</strong> piacere e <strong>di</strong> affari e della tanto citata<br />

“globalizzazione” anche la scuola ha sentito la necessità <strong>di</strong> facilitare i<br />

contatti e le comunicazioni tra persone <strong>di</strong> lingua <strong>di</strong>versa iniziando dalla più<br />

tenera età ed è per questo che negli ultimi anni anche nella scuola<br />

dell’infanzia è stato introdotto un percorso per l’insegnamento della lingua<br />

inglese attraverso il gioco con l’intervento <strong>di</strong> un insegnante <strong>di</strong> una agenzia<br />

esterna.<br />

Compatibilmente con le risorse economiche <strong>di</strong>sponibili, il progetto verrà<br />

attivato anche nell’anno in corso.<br />

Obiettivi specifici <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento:<br />

• Saper salutare nelle <strong>di</strong>verse ore del giorno.<br />

• Chiedere il nome <strong>di</strong> una persona e saper <strong>di</strong>re il proprio.<br />

• Ascoltare e comprendere parole relative alle azioni compiute.<br />

• Invitare qualcuno a fare qualcosa.<br />

Dinamica dell’intervento:<br />

• Utilizzo del <strong>di</strong>alogo <strong>di</strong>retto.<br />

• Gioco e drammatizzazione.<br />

• Materiali legati alla cultura anglofila (libri, fiabe, giochi, ecc.)<br />

• Materiale au<strong>di</strong>ovisivo e multime<strong>di</strong>ale (videocassette, dvd, ecc.).<br />

Traguar<strong>di</strong> per lo sviluppo della competenza:<br />

Il sé e l’altro (le gran<strong>di</strong> domande, il senso morale, il vivere assieme)<br />

• Dialogare, giocare e lavorare con altri bambini.<br />

• Comprendere e rispettare le <strong>di</strong>fferenze.<br />

• Ascoltare gli altri.


Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica,<br />

multime<strong>di</strong>alità)<br />

• Comprendere strutture e lessico relativi al materiale linguistico.<br />

• Familiarizzare con suoni <strong>di</strong>versi da quelli della propria lingua madre.<br />

I <strong>di</strong>scorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)<br />

• Rafforzare la pronuncia e l’intonazione della lingua straniera.<br />

• Memorizzare vocaboli e strutture contenuti nella storia e nelle<br />

attività.<br />

• Sviluppare le proprie capacità <strong>di</strong> esprimersi in un'altra lingua.<br />

Destinatari:<br />

I bambini gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutte le sezioni.<br />

Tempi e durata del percorso <strong>di</strong>dattico:<br />

Da gennaio a maggio.<br />

Verifiche:<br />

Le schede e i <strong>di</strong>segni saranno riuniti in libretti in<strong>di</strong>viduali come verifica<br />

del lavoro svolto nell’ambito del progetto.<br />

Referenti del progetto: Le insegnanti delle rispettive sezioni in<br />

collaborazione con l’insegnante d’ inglese


EDUCAZIONE RELIGIOSA<br />

PROGETTO: UN GRANDE CUORE PER UN PICCOLO SEME<br />

Quest’anno assieme ai bambini che si avvalgono dell’insegnamento della<br />

religione cattolica, seguiremo le avventure <strong>di</strong> un piccolo semino.<br />

Le sue ra<strong>di</strong>ci sono ancora piccoline è appena arrivato in un nuovo prato e<br />

ancora non conosce tutti gli animaletti che lo popolano.<br />

Nella sua storia scoprirà che anche se è così “basso” può fare moltissime<br />

cose.<br />

Non ha un colore splendente come quei fiori che abitano accanto al<br />

ruscello. Non produce frutti dolcissimi come l’albero saggio, non riesce a<br />

spostarsi trasportato dal vento come le foglie…eppure<br />

è un seme<br />

speciale. Ancora non lo sa lo deve scoprire. Imparerà ad aiutare gli altri,<br />

ad essere gentile, accogliente. Più il suo cuore si allargherà per incontrare<br />

gli altri più le sue ra<strong>di</strong>ci scenderanno in profon<strong>di</strong>tà nel terreno.<br />

Scenderà la pioggia, cambieranno le stagioni, fino a quando il semino<br />

<strong>di</strong>venterà un bellissimo albero, così grande che tutti gli animali del bosco<br />

nelle sue ra<strong>di</strong>ci troveranno rifugio e tra i suoi rami un luogo per riposare.<br />

Il piccolo seme nella sua storia non sarà solo, un amico speciale lo<br />

accompagnerà. Come lui nascerà, crescerà, farà frutto….ma questo amico<br />

ha le ra<strong>di</strong>ci un po’ strane piccole rosa e a cinque <strong>di</strong>ta. Il suo nome è Gesù.<br />

Piccolo seme e Gesù cresceranno insieme. Insieme <strong>di</strong>venteranno dono per<br />

gli altri.<br />

FESTA DI FINE ANNO<br />

Alla fine dell’anno con tutti i bambini della scuola, anche con i bambini che<br />

non si avvalgono <strong>di</strong> tale insegnamento, uniremo le nostre voci per formare<br />

un unico coro.<br />

Ogni piccolo abitante del prato, ogni fiore, ogni piantina, ogni frutto, ha<br />

una bellissima voce, accorderemo i nostri strumenti per scoprire che c’è<br />

spazio per tutti,e ciascuno è in<strong>di</strong>spensabile affinchè si possa comporre<br />

una magica melo<strong>di</strong>a!


“Occhio alla strada”<br />

Il “Nuovo Co<strong>di</strong>ce della strada prevede all’art.230 che i programmi <strong>di</strong><br />

educazione stradale siano svolti come attività obbligatorie nelle scuole <strong>di</strong><br />

ogni or<strong>di</strong>ne e grado. La C.M. n.271 dd.15/09/94 ha reso obbligatoria<br />

l’educazione stradale anche nella scuola dell’infanzia, assegnandole il<br />

compito <strong>di</strong> avviare i bambini a <strong>di</strong>ventare utenti consapevoli e sicuri del<br />

sistema stradale. Quin<strong>di</strong> si è scelto <strong>di</strong> dare ai bambini gran<strong>di</strong> della nostra<br />

scuola l’opportunità <strong>di</strong> acquisire regole e comportamenti in<strong>di</strong>spensabili alla<br />

sicurezza in strada con la collaborazione del Corpo della Polizia<br />

Municipale.<br />

L’educazione stradale entra <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto nei percorsi <strong>di</strong> formazione per la<br />

Convivenza Civile ed è importante soprattutto per aiutare i bambini<br />

(pedoni e piccoli ciclisti oggi), a <strong>di</strong>ventare in futuro motociclisti e<br />

automobilisti coscienziosi e consapevoli.<br />

Insegniamo ai bambini che il co<strong>di</strong>ce stradale è fondamentale per la loro<br />

sicurezza e per quella degli altri.<br />

Mettiamo in evidenza le norme per i pedoni come ad esempio:<br />

• Camminare sui marciapie<strong>di</strong>.<br />

• Attraversare sulle strisce pedonali.<br />

• Non giocare e non correre per strada.<br />

• Restare sempre vicino ad un adulto.<br />

Obiettivi specifici <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento:<br />

• Conoscere alcuni elementi della strada e denominarli.<br />

• Comprendere le regole del buon comportamento stradale.<br />

• Riconoscere le relazioni spaziali attraverso la motricità (avantiin<strong>di</strong>etro,<br />

destra-sinistra).<br />

• Eseguire percorsi e in<strong>di</strong>viduare la segnaletica (orizzontale -<br />

verticale).


• Riconoscere le forme dei segnali stradali (cerchio -quadrato -<br />

triangolo).<br />

• Comprendere la funzione del vigile e le sue in<strong>di</strong>cazioni.<br />

• Conoscere il significato dei colori del semaforo.<br />

• Riconoscere e rispettare le regole del pedone.<br />

• Rispettare i luoghi e gli spazi ad uso collettivo ( dal nostro giar<strong>di</strong>no<br />

alla nostra città ).<br />

Dinamica dell’intervento:<br />

• Filastrocche, racconti, poesie e <strong>di</strong>segni.<br />

• Giochi motori e giochi simbolici con l’uso <strong>di</strong> segnali stradali.<br />

• Realizzazione <strong>di</strong> elaborati.<br />

• L’intervento del Corpo <strong>di</strong> Polizia Municipale prevede una<br />

collaborazione con le insegnanti della scuola e un’uscita in via<br />

Rossetti, nel nuovo campo scuola, con giochi ed intrattenimenti<br />

lu<strong>di</strong>ci.<br />

Traguar<strong>di</strong> per lo sviluppo della competenza:<br />

Il sé e l’altro (le gran<strong>di</strong> domande, il senso morale, il vivere assieme)<br />

• Rafforzare l’autonomia, la stima <strong>di</strong> sé, l’identità<br />

• Rispetto delle regole.<br />

Il corpo in movimento (identità, autonomia, salute)<br />

• Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco<br />

prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della<br />

lateralità.<br />

• Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli o in gruppo,<br />

esprimendosi in base a suoni, rumori e in<strong>di</strong>cazioni.


Destinatari:<br />

Il progetto è rivolto ai bambini <strong>di</strong> cinque anni <strong>di</strong> tutte le sezioni della<br />

scuola, con la collaborazione dei Vigili Urbani.<br />

Comunque nel percorso <strong>di</strong>dattico, verranno proposti semplici giochi<br />

motori ai quali potranno intervenire anche bambini piccoli e me<strong>di</strong>.<br />

Tempi e durata del percorso <strong>di</strong>dattico:<br />

Il progetto sarà svolto nel corso dell’ anno scolastico.<br />

Responsabili del progetto:<br />

Le insegnanti delle rispettive sezioni con la collaborazione della Polizia<br />

Municipale.


“GRANDI…NUOTATE INSIEME”<br />

Premessa:<br />

Quest’anno scolastico le insegnanti della scuola hanno scelto <strong>di</strong> riproporre<br />

la partecipazione <strong>di</strong> tutti i bambini gran<strong>di</strong> della scuola, alle attività <strong>di</strong><br />

nuoto gratuite, organizzate per le scuole <strong>di</strong> <strong>Trieste</strong>, dalla Federazione<br />

Italiana Nuoto.<br />

Il progetto ha come obiettivo l’acquisizione <strong>di</strong> un’abilità motoria in acqua,<br />

privilegiando il raggiungimento della sicurezza propria e degli altri.<br />

La partecipazione all’iniziativa del progetto è finalizzata al<br />

raggiungimento dei seguenti obiettivi educativi:<br />

• Sviluppo dell’autonomia personale e della coor<strong>di</strong>nazione motoria.<br />

• Favorire la fiducia nelle proprie possibilità e sviluppare l’autostima.<br />

• Apprendere le prime tecniche basilari <strong>di</strong> postura e <strong>di</strong> respirazione<br />

della pratica sportiva del nuoto.<br />

• Partecipare con piacere e motivazione, alle attività <strong>di</strong> gruppo,<br />

finalizzate al raggiungimento <strong>di</strong> un obiettivo comune.<br />

Traguar<strong>di</strong> per lo sviluppo della competenza:<br />

• Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nel vestirsi<br />

e consegue pratiche corrette <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> sé e <strong>di</strong> igiene personale.<br />

• Prova piacere nel movimento e in <strong>di</strong>verse forma <strong>di</strong> attività e <strong>di</strong><br />

destrezza, che richiedono l’uso <strong>di</strong> attrezzi e il rispetto <strong>di</strong> regole<br />

all’interno della scuola e all’aperto.<br />

• Controlla le <strong>di</strong>verse parti del corpo, valuta il rischio, si coor<strong>di</strong>na<br />

con gli altri.<br />

• Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali e<br />

ritmiche del corpo.


METODOLOGIA DIDATTICA:<br />

La <strong>di</strong>dattica sarà prevalentemente lu<strong>di</strong>ca partendo dalle reali esigenze e<br />

motivazioni de bambini, presentando l’acqua,come elemento nuovo, da<br />

scoprire, rispettare, con cui poter giocare e quin<strong>di</strong> controllare.<br />

L’insieme delle lezioni previste, si struttureranno, integrando varie<br />

attività, fondate sui modelli <strong>di</strong>dattici, elaborati dalla Federazione Italiana<br />

Nuoto.<br />

I bambini gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutte le sezioni, verranno sud<strong>di</strong>visi in due Ogni gruppo<br />

parteciperà a 5 lezioni settimanali della durata <strong>di</strong> circa 50” minuti.<br />

I bambini <strong>di</strong> tutte le sezioni, verranno accompagnati da due insegnanti<br />

referenti del progetto e da una bambinaia.<br />

Durante le lezioni, i bambini saranno seguiti in vasca da personale<br />

specializzato della piscina, in collaborazione con le insegnanti della scuola.<br />

Le lezioni si terranno prevalentemente presso la piscina “Bianchi” ed<br />

eventualmente presso le piscine <strong>di</strong> Altura e San Giovanni, in base alla<br />

<strong>di</strong>sponibilità delle società che gestiscono gli impianti.<br />

Le insegnanti hanno richiesto <strong>di</strong> poter iniziare le lezioni, che si<br />

svolgeranno all’interno dell’orario scolastico, a partire dal mese <strong>di</strong><br />

gennaio, fino al mese <strong>di</strong> marzo 2014.<br />

Informazioni più specifiche, verranno comunicate alle famiglie in itinere.<br />

Destinatari:<br />

Il gruppo dei bambini gran<strong>di</strong>.


La documentazione…<br />

“Rendere visibile…l’invisibile”<br />

Premessa:<br />

La documentazione ha un grande significato: quello <strong>di</strong> raccontare tanti<br />

episo<strong>di</strong> importanti e connettere una narrazione coerente tra i percorsi<br />

significativi <strong>di</strong> un progetto.<br />

Attraverso una scelta metodologica delle “scene” più significative <strong>di</strong> un<br />

percorso educativo, la documentazione consente <strong>di</strong> lasciare “traccia, <strong>di</strong><br />

rendere visibili le competenze,i traguar<strong>di</strong> , i bisogni delle esperienze del<br />

lavoro del bambino .<br />

La documentazione offre quin<strong>di</strong>, la possibilità al bambino e all’adulto, <strong>di</strong><br />

un confronto con altre realtà, attraverso un processo <strong>di</strong> rielaborazione, <strong>di</strong><br />

pensiero e <strong>di</strong> contenuti che si evolvono nel tempo e con il tempo, del<br />

bambino.<br />

Si costruirà così un archivio della memoria, per non <strong>di</strong>sperdere un<br />

patrimonio <strong>di</strong> esperienze e <strong>di</strong> conoscenze.<br />

Ricercare, selezionare e rendere visibile le parti ritenute più espressive ,<br />

<strong>di</strong> un’esperienza comune, <strong>di</strong>venterà metodo con<strong>di</strong>viso, tra bambini,<br />

insegnanti e famiglie e farà parte della normale attività.<br />

<strong>di</strong>dattica.<br />

Gli obiettivi della documentazione:<br />

Per i bambini:<br />

• Sviluppare la consapevolezza delle proprie conquiste.<br />

• Interiorizzare l ’esperienze vissute.<br />

• Riconoscere i cambiamenti soggettivi ed oggettivi della realtà<br />

circostante.<br />

• Rafforzare la fiducia e l’autostima ed il riconoscimento <strong>di</strong> sé.<br />

Per le famiglie:<br />

• Offrire una possibilità <strong>di</strong> lettura e <strong>di</strong> conoscenza della quoti<strong>di</strong>anità<br />

e del tempo del bambino vissuto a scuola.


• Rendere partecipe le famiglie dei percorsi educativi ed evolutivi dei<br />

propri bambini.<br />

• Valorizzare l’opportunità <strong>di</strong> essere parte “attiva” del percorso<br />

educativo del bambino.<br />

• Potere essere e sentirsi coinvolti, nei percorsi <strong>di</strong>dattici ed<br />

evolutivi dei bambini, attraverso esperienze operative con<strong>di</strong>vise,<br />

comuni e <strong>di</strong> confronto tra scuola e famiglia.<br />

• Offrire uno strumento <strong>di</strong> rilettura, da poter visionare a scuola con i<br />

propri bambini.<br />

Per la scuola:<br />

• Conservare la memoria per lasciare “traccia” e con<strong>di</strong>videre i<br />

processi evolutivi ed i percorsi educativi, come patrimonio<br />

culturale.<br />

• Comunicare e dare il valore al “fare” <strong>di</strong> ciò che si considera<br />

importante e significativo nell’esperienza scolastica.<br />

• Rendere visibile il tempo del bambino vissuto a scuola.<br />

Metodologia :<br />

Per costruire la nostra documentazione, verranno utilizzati <strong>di</strong>verse<br />

risorse quali: <strong>di</strong>segni, fotografie, interviste, piccoli video ecc.<br />

Le esperienze verranno documentate insieme ai bambini e trascritte<br />

con le loro parole,i loro commenti ed i loro prodotti.<br />

I prodotti <strong>di</strong> un avvenimento, <strong>di</strong> alcune tappe <strong>di</strong> un progetto e in<br />

generale tutto ciò che può venir considerato “tempo della<br />

rielaborazione”,verrà esposto negli spazi e negli ambienti percorsi<br />

quoti<strong>di</strong>anamente dai bambini e dalle loro famiglie, dando loro la<br />

possibilità <strong>di</strong> leggere, soffermarsi, chiedere, capire.<br />

Questo “ materiale in libertà” esposto e ricco <strong>di</strong> significati, potrà<br />

<strong>di</strong>ventare uno strumento <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> visione partecipata tra<br />

bambino scuola e famiglia.<br />

I bambini <strong>di</strong>venteranno pertanto “co-protagonisti” ed attori delle<br />

loro esperienze e delle loro conquiste.<br />

Il materiale raccolto, in<strong>di</strong>viduale o collettivo potrà essere rilegato,<br />

tanto da farne un libro, oppure potrà venire inserito <strong>di</strong>rettamente


nel “quadernone” ad anelli “ , che ogni bambino ha portato a scuola<br />

all’inizio dell’’anno.<br />

Il “quadernone personale”, verrà consegnato a fine anno scolastico, e<br />

riportato a scuola l’anno successivo, così da poter rielaborare e<br />

ricordare insieme ai bambini il tempo cha passa.<br />

In questo modo anche le famiglie, potranno essere partecipi e<br />

testimoni della narrazione <strong>di</strong> uno o più anni <strong>di</strong> scuola , rileggendo e<br />

ricordando insieme ai loro bambini i percorsi e le esperienze,<br />

ritenute espressioni <strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong> conoscenza.<br />

Referenti del progetto:<br />

Le insegnanti delle sezioni che utilizzeranno nel corso dell’anno<br />

scolastico, materiali, tempi e modalità ritenute maggiormente<br />

significative .


“ Per continuare bene…”<br />

Anche quest’anno le insegnanti per favorire il passaggio dei bambini dalla<br />

scuola dell’infanzia alla scuola elementare e per i più piccini il passaggio<br />

dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia, promuoveranno degli incontri tra<br />

insegnanti, educatori, bambini e genitori, nell’obiettivo <strong>di</strong> accompagnare<br />

ed orientare attraverso l’ informazione, lo scambio, la comunicazione e la<br />

conoscenza delle strutture, sia i bambini che le famiglie, nella scelta delle<br />

strutture educative e ricreative, presenti sul territorio.<br />

Verranno promosse a tale scopo delle visite dei bambini, (prevalentemente<br />

del gruppo dei gran<strong>di</strong>), nelle strutture scolastiche e ricreative del<br />

territorio, promovendo attività <strong>di</strong> collaborazione,<strong>di</strong> animazione e <strong>di</strong><br />

scambio <strong>di</strong> esperienze tra bambini <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse età.<br />

Le insegnanti referenti alla continuità educativa, inoltre parteciperanno,<br />

nel corso dell’anno scolastico a degli incontri con<strong>di</strong>visi con insegnanti ed<br />

educatori delle scuole elementari,del ricreatorio e degli asili nido.<br />

Possibilmente verrà riproposto anche quest’anno, considerato il buon esito<br />

in via sperimentale dell’attività motoria, proposta l’anno scorso con alcuni<br />

bambini della scuola, l’utilizzo mattutino degli spazi esterni del ricreatorio<br />

“Cobolli”, per attività lu<strong>di</strong>co-motorie, che verranno organizzate nel<br />

periodo primaverile, anche grazie alla preziosa e sempre apprezzata,<br />

collaborazione con le famiglie dei bambini.<br />

Come previsto dalla normativa vigente in materia scolastica e<br />

nell’obiettivo dell’ in<strong>di</strong>viduazione precoce dei <strong>di</strong>sturbi specifici<br />

d’appren<strong>di</strong>mento dei bambini in età prescolare, le insegnanti potranno<br />

utilizzare nel corso dell’anno scolastico, dei materiali osservativi e <strong>di</strong><br />

rinforzo delle <strong>di</strong>verse abilità e competenze prescolari specifiche dei<br />

bambini/e.<br />

“Continuare bene”… rappresenta per noi insegnanti, un’opportunità per<br />

continuare a crescere insieme!

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