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ATTIVITÀ DEL CMI<br />
IL CMI CON LA CHIESA ED IL PAPA<br />
07.04.2010 - Il CMI considera che è in atto una incredibile, ingiustificata, rancorosa,<br />
spietata, spudorata guerra contro la Chiesa, i sacerdoti, le suore ed i cattolici che vogliono<br />
una esemplare punizione per chi ha gravemente macchiato con il proprio<br />
comportamento la Chiesa infliggendo un dolore indicibile alle povere vittime, cui<br />
va tutta la solidarietà, la pietà e anche la comprensione per la loro legittima voglia di<br />
giustizia da agevolare in ogni modo. E' veramente un'azione perversa, subdola, ipocrita<br />
e maligna quella di attaccare il Papa e la Chiesa che, nel suo complesso, è fatta soprattutto<br />
di uomini e donne per bene, oltre che di esempi quotidiani di grande generosità e<br />
di concreto altruismo, specialmente nelle zone più povere del mondo.<br />
06.04.2010 - Il CMI è solidale con il Cardinale Severino Poletto. Il Porporato ha dichiarato che l'aborto è un delitto, un abominevole<br />
delitto, in qualunque forma esso venga attuato. Così l'Arcivescovo di Torino si è espresso a proposito delle recenti polemiche<br />
sulla pillola Ru486, ricordando che la Chiesa difende la vita e che la questione “é molto più radicale ed è quella della difesa<br />
della vita comunque e tout court, sia che si parli della pillola del giorno dopo, di quella dei cinque giorni dopo, della Ru486 o<br />
dell'intervento chirurgico. Il Cardinale si è soffermato anche su quella questione che tante polemiche ha scatenato, inerente l'impossibilità<br />
per gli immigrati clandestini, di denunciare all'anagrafe i propri figli. Rischia di essere un “incentivo all'aborto. E' necessario<br />
superare e chiarire questo scoglio degli immigrati clandestini che non possono denunciare all'anagrafe la nascita dei loro<br />
figli e che, quindi, possono essere spinti ad abortire. Ci auguriamo che a livello regionale e nazionale, pur nel rispetto della legalità,<br />
questo venga corretto”.<br />
IL CMI SI CONGRATULA<br />
CON LA SERBIA<br />
01.04.2010 - Il CMI si congratula con la<br />
Serbia per l’approvazione, ieri, in Parlamento<br />
di una dichiarazione di condanna<br />
per il massacro di Srebrenica che precisa<br />
nel preambolo: “Il Parlamento della Repubblica<br />
della Serbia condanna nel modo<br />
più severo il crimine commesso contro la<br />
popolazione bosgnacca di Srebrenica avvenuto<br />
nel luglio 1995 nel modo stabilito<br />
con la condanna del Tribunale di giustizia<br />
internazionale dell'Aja e si aspetta<br />
che gli altri stati della ex Jugoslavia condannino<br />
allo stesso modo anche i crimini<br />
commessi contro i serbi”. Nella Dichiarazione<br />
si condannano nel modo più risoluto<br />
tutti i processi sociali e politici e<br />
tutti quei fenomeni che hanno portato a<br />
credere che la realizzazione dei propri<br />
scopi nazionali si potesse ottenere con<br />
l’uso delle forze armate e con l’aggressione<br />
fisica contro i membri di altri popoli<br />
e religioni. Inoltre vengono espresse<br />
“condoglianze e scuse” alle famiglie<br />
delle vittime, perché non è stato fatto<br />
tutto quello che si sarebbe potuto fare per<br />
impedire questa tragedia.<br />
Simili condanne e scuse non sono arrivate<br />
anche dalla Croazia, dalla Bosnia o dai<br />
politici del Kosovo<br />
Questa dichiarazione dovrebbe aprire<br />
nuovi capitoli nel rapporto con i vicini.<br />
E un nuovo passo nella giusta direzione<br />
per i cittadini della Serbia.<br />
Se questo testo non è perfetto può comunque<br />
insegnare a molti, in particolare<br />
alle istituzioni turche.<br />
IL CMI SULL’AUTISMO<br />
02.04.2010 - Il CMI ha partecipato, oggi,<br />
alla Giornata Mondiale per la Consapevolezza<br />
dell'Autismo e ha ricordato i Paesi<br />
che stanno lavorando bene sull'autismo,<br />
tale il Regno Unito che ha approvato la<br />
legge Autism Act, e l'Ungheria, - primo<br />
Paese europeo a ratificare la Convenzione<br />
ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità<br />
(quasi due anni prima dell'<strong>Italia</strong>), che<br />
ha adottato una Strategia Nazionale per<br />
l'Autismo elaborata dalla rete di associazioni<br />
che si occupano di tale problema.<br />
IL CMI A GRENOBLE<br />
Il CMI ha partecipato, oggi a Grenoble e<br />
Parigi (Francia), ai convegni organizzati<br />
dall’Istituto della Reale Casa di Savoia<br />
(IRCS), nel 661° anniversario del Traité<br />
de Romans, con il quale il Re di Francia<br />
Carlo V (1364-80) acquisiva il Delfinato<br />
da Umberto II, con la clausola che il<br />
Principe ereditario al Trono di Francia si<br />
chiami sempre “Delfino”.<br />
IL CMI E LE REGIONI (17.03.2010)<br />
Alla vigilia del 150° anniversario della proclamazione del Regno d'<strong>Italia</strong>, il rischio è<br />
che le Regioni, anziché un luogo di autonomia, programmazione e legislazione su<br />
alcuni temi, diventino una realtà in concorrenza spesso inconcludente con lo Stato.<br />
Uno Stato unitario deve avere alcune politiche strategiche sovraregionali: energia,<br />
infrastrutture... anche la sanità ed il turismo sono politiche nazionali. Quando invece<br />
queste politiche vengono spezzettate, diventa oltremodo difficile, se non impossibile,<br />
realizzarne i progetti, come accade per le grandi reti e le grandi infrastrutture.<br />
Le Regioni hanno e debbono avere grandi poteri ma solo se lo Stato mantiene le sue<br />
prerogative, che non inficiano affatto, in una situazione equilibrata, le competenze e<br />
le autonomie delle Regioni. Grazie al principio di sussidiarietà, le Regioni debbono<br />
svolgere importantissime funzioni, sono in realtà le agenzie di sviluppo del territorio,<br />
con le vocazioni del territorio e quindi debbono regolare bene la sanità, le opere pubbliche,<br />
le politiche ambientali, il ciclo dei rifiuti... ma se le regioni diventano delle<br />
repubbliche indipendenti si giunge solo a venti centralismi e ad uno Stato sfasciato ed<br />
inconcludente.<br />
pagina 47 - numero 241, Maggio 2010 TRICOLORE www.tricolore-italia.com