Tricolore n.257 - Tricolore Italia
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IN PRIMO PIANO<br />
X TAVOLA ROTONDA INTERNAZIONALE SULLA PACE A BRINDISI<br />
A Brindisi, capitale del Regno d’<strong>Italia</strong> dal<br />
10 settembre 1943 all’11 febbraio 1944, è<br />
stata organizzata, il 28 aprile presso la<br />
caserma “E. Carlotto”, la X Tavola Rotonda<br />
Internazionale sulla pace, che ha<br />
fatto seguito a quelle di Pompei (NA),<br />
Codroipo (UD), Abano Terme (PD), Belgioioso<br />
(PV), Genova, Marsiglia (Francia),<br />
S. Giorgio di Nogaro (UD), Gonars<br />
(UD) e Lisbona (Portogallo).<br />
L’incontro è stato moderato dal Generale<br />
Vice Comandante della Forza di Sbarco e<br />
Direttore CIA Federico Maria Pellegatti,<br />
che è intervenuto sul tema:<br />
Le operazioni di gestione delle crisi e di<br />
aiuto umanitario:<br />
“Autorità,<br />
gentili Ospiti,<br />
Colleghi ed Amici,<br />
benvenuti alla 10^ Tavola rotonda internazionale<br />
“per la pace”.<br />
Vi ringrazio sin d’ora per l’attenzione che<br />
dedicherete a questa tavola rotonda organizzata<br />
dal Comando della Forza da Sbarco<br />
della Marina Militare e dall’Associazione<br />
Internazionale Regina Elena Onlus<br />
qui rappresentata dal Comm. Gaetano<br />
Casella, Vice Presidente e Delegato Nazionale<br />
per gli aiuti umanitari e la protezione<br />
civile del sodalizio fondato nel<br />
1985 e presente in 56 Paesi.<br />
Gli interventi, riportati in video, che seguiranno,<br />
della durata di 15 minuti circa<br />
ciascuno, hanno lo scopo di illustrare il<br />
principio di umana solidarietà visto sotto<br />
diversi aspetti e percezioni: istituzionale,<br />
religiosa e laica. Il mio breve intervento<br />
sarà incentrato sulla gestione delle crisi<br />
internazionali e sulle operazioni di aiuto<br />
umanitario sotto l’egida dell’Unione Europea<br />
o delle Nazioni Unite. A premessa<br />
desidero evidenziare due aspetti necessari<br />
per meglio comprendere la filosofia posta<br />
a base degli interventi che l’<strong>Italia</strong> ha effettuato,<br />
con le sue F.A., almeno a partire<br />
dalla fine degli anni 2000 e che tutt’oggi<br />
sono in corso nei diversi teatri operativi<br />
(Afghanistan, Libano, Balcani, Mare Mediterraneo<br />
etc.). In particolare tre sono<br />
stati gli elementi che hanno caratterizzato<br />
il cambiamento:<br />
- la fine del bipolarismo;<br />
- l’impiego massiccio di Forze Multinazionali<br />
sotto l’egida delle NU e UE;<br />
- l’evoluzione della dottrina d’impiego<br />
delle Forze nelle operazioni PSO e UA.<br />
L’Europa nel corso della riunione di Helsinki<br />
del dicembre 1999 decise di dotarsi<br />
entro il 2003 delle capacità di sostenere e<br />
di proiettare in aree di crisi, una Forza di<br />
Reazione Rapida, capace di svolgere i<br />
compiti di “Peterserg” per un periodo di<br />
almeno un anno e con una disponibilità<br />
complessiva di 180.000 uomini di cui<br />
60.000 impiegati in teatro. L’insieme<br />
delle esigenze costituisce il cosiddetto<br />
catalogo delle capacità approvato a Bruxelles<br />
nel 2000. Tali capacità, riferite alle<br />
forze impiegabili, sono: mobilità, ingaggio,<br />
proiettabilità e sostenibilità, protezione,<br />
sopravvivenza, comando, controllo,<br />
comunicazioni e informazioni.<br />
Preciso che alcune delle predette capacità<br />
sono necessarie per gli interventi di aiuto<br />
umanitario quali: la proiettabilità, la sostenibilità,<br />
la mobilità e non ultimo il<br />
comando, controllo e comunicazioni.<br />
L’<strong>Italia</strong> sosterrà l’iniziativa europea con<br />
un contributo che risulta essere pari a<br />
circa il 20% circa dell’esigenza globale.<br />
In particolare, tale contributo risulta essere<br />
così suddiviso:<br />
- partecipazione negli organismi di direzione:<br />
staff proporzionalmente al contributo<br />
della forza dispiegata,<br />
- componente terrestre suddivisa in: Comando<br />
di Corpo d’Armata e supporti,<br />
proiettabile in 6 ore e impiegabile per un<br />
anno, 4 Brigate (2 mec., 1 alp. e 1 armb.)<br />
per un totale di 20.000 u. impiegabili per<br />
un massimo di un anno,<br />
- componente marittima suddivisa in :<br />
componente C4 imbarcata sul “Baribaldi”,<br />
un Task Group su 19 unità navali, 22<br />
aerei ed elicotteri, un btg. Fucilieri di<br />
Marina e un alq. di Forze speciali,<br />
- componente aerea su: un sistema C4 e<br />
47 aerei di varia tipologia,<br />
- componente di Polizia Militare: una<br />
compagnia Carabinieri.<br />
Per quanto attiene ai compiti assegnati<br />
alla Forza Europea come detto in precedenza<br />
rientrano in quelli definiti di<br />
“Petersberg” ovvero:<br />
- aiuti umanitari verso le popolazioni minacciate<br />
da calamità o eventi bellici ed<br />
eventuale evacuazione degli stessi dalle<br />
aree di crisi,<br />
- monitoraggio del cessate il fuoco, elezioni,<br />
etc,<br />
- bonifica del territorio da ordigni esplosivi,<br />
- lotta al terrorismo ed ai trafficanti di<br />
armi, droga e clandestini,<br />
- applicazione e mantenimento di misure<br />
di embargo contro Paesi responsabili di<br />
violazioni dei diritti umani in senso lato.<br />
Il secondo punto invece su cui focalizzare<br />
la nostra attenzione è la missione che il<br />
nostro Parlamento ha assegnato alle sue<br />
Forze Armate tra cui il compito di “aiuto<br />
umanitario e di concorso in caso di pubblica<br />
calamità”, questo compito risulta<br />
prioritario e costantemente onorato dai<br />
reparti delle tre Forze Armate sia in Patria<br />
sia all’estero.<br />
Inoltre, solo a titolo esemplificativo, mi<br />
piace qui ricordare una operazione di<br />
aiuto umanitario, passata nella totale indifferenza,<br />
ma che ha prodotto immediati<br />
riflessi nei confronti della popolazione<br />
locale. Condotta, sotto l’egida dell’Unione<br />
Europea in Ciad e nella Repubblica<br />
Centro Africana, denominata “Nicole”,<br />
istituita sulla base della Risoluzione n.<br />
1778 del 25 settembre 2007; l’operazione<br />
aveva l’obiettivo principale di contribuire<br />
alla stabilizzazione dell’area al confine<br />
con il Darfur, al fine di:<br />
- facilitare la distribuzione di aiuti umanitari<br />
e la libera circolazione del personale<br />
umanitario,<br />
- contribuire alla protezione di civili in<br />
pericolo, particolarmente rifugiati e profughi,<br />
- favorire il ritorno dei profughi,<br />
- contribuire alla protezione del personale,<br />
dei locali e dei materiali dell’ONU e<br />
del personale associato.<br />
Il pacchetto di forze dell’UE era di circa<br />
4.000 uomini articolati su quattro unità di<br />
manovra e due di supporto a livello battle<br />
group. In tale quadro, le Autorità politiche<br />
nazionali, hanno autorizzato l’impiego<br />
di una Task Force interforze (EI, MMI<br />
e AMI) denominata “Ippocrate” costituita<br />
da:<br />
- un dispositivo sanitario campale Role 2<br />
per il sostegno e aiuto sanitario,<br />
- assetti di supporto tattico, logistico e per<br />
i collegamenti strategici.<br />
Nella predetta configurazione sanitaria,<br />
la struttura disponeva di personale interforze<br />
e della CRI nonché attrezzature<br />
idonee alla stabilizzazione, telemedicina,<br />
chirurgia, ortopedia, laboratorio analisi,<br />
radiologia, pronto soccorso e degenza”.<br />
pagina 8 - numero 257, Maggio 2011 TRICOLORE www.tricolore-italia.com