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Tricolore n.257 - Tricolore Italia

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PALAZZO REALE DI CAGLIARI<br />

Situato all'interno delle mura fortificate<br />

del quartiere di Castello, il Palazzo Reale<br />

(detto anche “Palazzo Regio”) sorge su<br />

un'area designata, fin dalla conquista catalana,<br />

ad accogliere le funzioni pubbliche<br />

e di governo. Sfortunatamente resta<br />

ben poco della struttura originaria, probabilmente<br />

in stile romanico-pisano; risale<br />

all'aprile del 1903 la distruzione della<br />

cappella gotico catalana presente all'interno<br />

del palazzo.<br />

L'edificio è il risultato di progressivi ampliamenti,<br />

che hanno portato l'area occupata<br />

fino ad un massimo di 2.300 mq grazie,<br />

anche, all'acquisizione di Palazzo San<br />

Placido, purtroppo distrutto durante i<br />

bombardamenti del 1943.<br />

La vocazione del palazzo a sede della<br />

rappresentanza governativa ha origini<br />

antiche. Già in epoca aragonese l'edificio<br />

aveva principalmente il compito di accogliere<br />

il principale rappresentante regio e<br />

la corte reale, quando si trovava in visita<br />

sull’isola. Era il luogo, inoltre, di riunione<br />

dei principali organi di governo politicoamministrativo<br />

e giudiziario.<br />

Fu sede del Governatore Generale e, in<br />

seguito allo svilupparsi della burocrazia,<br />

del Maestro Razionale (stabilmente dal<br />

1480) con i relativi archivi. Ospitò gli<br />

uffici della Procura Reale (dal 1413), poi<br />

trasferita in età sabauda nel prospiciente<br />

Palazzo dei Marchesi di Sedilo (dopo il<br />

1798 quando la denominazione dell'ufficio<br />

era quella di "Intendenza Generale").<br />

Dal 1417 ospitò i Vicerè e fu sede, anche,<br />

della Reale Audienza e dell'Archivio di<br />

Stato. Tra i personaggi reali più importanti<br />

che risiedettero a palazzo, nel periodo<br />

aragonese e spagnolo, ricordiamo Pietro<br />

LE RESIDENZE REALI<br />

III d'Aragona, Maria di Sicilia, Martino<br />

"il vecchio", Martino "il giovane" e la<br />

seconda consorte Bianca di Navarra, Alfonso<br />

il Magnanimo ed infine Carlo V.<br />

Nel 1720, con il trattato di Londra, l'isola<br />

passò al Duca di Savoia Vittorio Amedeo<br />

II che divenne Re di Sardegna. Nel 1764<br />

fu riaperta l'Università di Cagliari e l'anno<br />

dopo quella di Sassari, create sotto Filippo<br />

III ed andate decadendo dopo un periodo<br />

di sviluppo. In epoca sabauda l'approccio<br />

al palazzo e alla sua manutenzione<br />

subì un notevole cambiamento, poiché<br />

ogni tipo d’intervento era stabilito ma da<br />

una squadra di tecnici. Ne conseguì un<br />

progressivo miglioramento della struttura<br />

e uno stile più unitario. Decisivi interventi<br />

di ristrutturazione furono fatti a partire<br />

dal 1769. Il palazzo ospitò i Savoia quando<br />

lasciarono Torino in seguito all'invasione<br />

delle truppe buonapartiste nel 1799.<br />

Re Carlo Emanuele IV arriva il 3 marzo<br />

1799 a Cagliari, che diventa a tutti gli<br />

effetti la capitale del Regno.<br />

Suo fratello e successore Vittorio Emanuele<br />

I si trasferisce a Cagliari nel 1806,<br />

mentre il Duca del Genevese Carlo Felice,<br />

Vicerè, cerca di liberare l’isola dal<br />

banditismo, e riserva un'attenzione particolare<br />

al territorio realizzando l'arteria<br />

viaria più importante della Sardegna, la<br />

“Carlo Felice” che unisce Cagliari a Porto<br />

Torres, progettata nel 1820, realizzata<br />

durante il suo regno (1821-31) ed inaugurata<br />

nel 1829.<br />

Dai tempi dell'Impero Romano non erano<br />

più state realizzate infrastrutture viarie in<br />

Sardegna.<br />

pagina 38 - numero 257, Maggio 2011 TRICOLORE www.tricolore-italia.com

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