Tricolore n.257 - Tricolore Italia
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PRIMAPAGINA<br />
LA SACRA SINDONE AL CENTRO DELLA VISITA DEL NIPOTE DEL RE<br />
Da mesi, pensando alla sua nuova visita<br />
nel capoluogo partenopeo, S.A.R. il Principe<br />
Sergio di Jugoslavia aveva auspicato<br />
di pregare nella chiesa napoletana di S.<br />
Giuseppe Confessore, che fa parte della<br />
diocesi di Pozzuoli (una parte della città<br />
partenopea non è inclusa nell’arcidiocesi<br />
di Napoli).<br />
Il Principe è stato accolto con affetto dal<br />
Parroco, Don Marco Mascia, e da numerosi<br />
fedeli per questa cerimonia organizzata<br />
dall'Associazione Internazionale<br />
Regina Elena Onlus e presieduta dal Vescovo<br />
Emerito di Pozzuoli, S.E.R. Mons.<br />
Silvio Padovin, e concelebrata da quattro<br />
sacerdoti.<br />
Al termine del Sacro Rito, nel teatro parrocchiale,<br />
strapieno, si è tenuta una conferenza<br />
sulla Sacra Sindone da parte dalla<br />
Prof. Emanuela Marinelli, studiosa ed<br />
esperta del Sacro Lino, che ha percorso<br />
la storia della Sindone dalla morte di<br />
Cristo fino ai giorni nostri.<br />
Continuando, come in un giallo che sembra<br />
non finire mai, ad indagare su questo<br />
lino lungo quattro metri e 36 centimetri e<br />
largo un metro e dieci, sul quale appare<br />
un’immagine d’origine (su questo tutti<br />
concordano) misteriosa. Ora, archiviata la<br />
bufala del C14, si riparte da quanto le<br />
varie discipline della scienza avevano già<br />
accertato: il lenzuolo non è un dipinto ed<br />
Deposizione di una corona d’alloro<br />
al monumento a Re Vittorio Emanuele II<br />
ha avvolto un uomo flagellato,<br />
coronato di spine, crocefisso<br />
con chiodi e trapassato<br />
da una lancia al costato;<br />
ci sono tracce di sangue<br />
(gruppo AB) e di siero; di<br />
aloe e mirra, sostanze usate<br />
all’epoca per la sepoltura;<br />
di pollini mediorientali e di<br />
un tipo di carbonato di calcio<br />
simile a quello trovato<br />
nelle grotte di Gerusalemme.<br />
E ancora: all’uomo avvolto<br />
in questo telo erano state<br />
messe, sugli occhi, due monete<br />
(anche questa, un’usanza<br />
ebraica del tempo);<br />
una di queste monete è riconoscibile,<br />
e si tratta di un<br />
«dilepton lituus», coniato<br />
sotto Ponzio Pilato tra il 29<br />
e il 32 dopo Cristo.<br />
Tracce, indizi che dopo<br />
l’esperimento di Kouznetsov<br />
riprendono consistenza.<br />
“Si tenta”, ha detto la<br />
Prof. Marinelli, “di mettere<br />
in gioco la fede rispolverando<br />
tesi vecchie e già<br />
smentite da anni. Tutti i<br />
medici che hanno esaminato<br />
la Sindone si dicono<br />
certi che in<br />
quel lenzuolo fu avvolto un morto.<br />
E poi anche Herbst, Kersten e<br />
Gruber, come già fecero i professori<br />
del radiocarbonio, si rifiutarono<br />
di rispondere al quesito di<br />
sempre: com’è rimasta impressa<br />
quell’immagine? Certo non con il<br />
semplice contatto del corpo con il<br />
lenzuolo: se così fosse, ci sarebbero<br />
macchie dove il corpo toccava<br />
il telo, e nulla dove in contatto<br />
non c’era. E invece nella<br />
Sindone sono riprodotti anche i<br />
"chiaroscuri", le parti del corpo<br />
che non potevano toccare il lenzuolo.<br />
L’immagine è completa,<br />
come quella di una fotografia, ed<br />
è tridimensionale.<br />
E’ come, insomma, se fosse stata<br />
proiettata. L’unica ipotesi plausibile<br />
avanzata finora dalla scienza<br />
è quella di una pioggia di radiazioni,<br />
dovuta a una grande luce.<br />
La risurrezione? Si forse proprio<br />
La Sacra Sindone<br />
grazie alla Risurrezione abbiano<br />
la S. Sindone”.<br />
La relatrice, che ha appassionato<br />
il folto pubblico, ha ricordato<br />
anche il legato testamentario<br />
di Re Umberto II al Santo<br />
Padre, dopo quasi cinque<br />
secoli di proprietà del sacro<br />
lino da parte di Casa Savoia.<br />
La donazione fu perfezionata<br />
con l’atto firmato a Berna nel<br />
1984 da S.A.R. il Principe di<br />
Napoli Vittorio Emanuele, in<br />
occasione dell’incontro con<br />
S.S. Giovanni Paolo II presso<br />
la Nunziatura in Svizzera.<br />
Molto gradita al pubblico è<br />
stata la lettura della lettera<br />
indirizzata al Presidente dell'Associazione<br />
Internazionale<br />
Regina Elena da parte di<br />
Mons. Giuseppe Ghiberti, Presidente<br />
della Commissione<br />
Diocesana per la Sindone di<br />
Torino:<br />
“Gentilissimo e caro Principe,<br />
vengo a conoscenza (…) della<br />
conferenza sulla Santa Sindone<br />
che l’AIRH organizza a<br />
Pozzuoli sabato prossimo.<br />
La notizia mi dà tanta gioia,<br />
conoscendo l’amore che la<br />
Sua Persona, in sintonia con le<br />
tradizioni secolari della Sua<br />
Casa, nutre per il santo Lenzuolo custodito<br />
nella nostra Cattedrale.<br />
Certo un ricordo di Famiglia tanto prezioso<br />
rende la componente affettiva di<br />
questo sentimento particolarmente vibrante,<br />
ma so che assieme ad esso è presente<br />
in Lei e nei membri dell’AIRH una<br />
convinzione di fede che li porta a considerare<br />
nella Sindone la presenza di un<br />
testimone unico dell’amore del nostro<br />
dolce Redentore. Tale convinzione suscita<br />
e guida le varie iniziative delle quali<br />
Loro sono origine o partecipi attivi. Questa<br />
consapevolezza è fonte di conforto<br />
per quanti si impegnano in quell’“apostolato<br />
sindonico” a cui la Chiesa<br />
sente il dovere di dedicarsi: e Chiesa<br />
sono non solo i Pastori ma anche tutti i<br />
credenti che sentono propri gli interessi<br />
del “Regno”.<br />
Voglia gradire, Caro Principe, l’augurio<br />
più sentito per la buona riuscita di questo<br />
convegno e voglia porgere affettuosi saluti<br />
a tutti i Partecipanti”.<br />
pagina 3 - numero 257, Maggio 2011 TRICOLORE www.tricolore-italia.com