COLONAIZER - La Tribuna
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Alessandra Servidori<br />
lo stato è un garante<br />
Devo dire che come insegnante<br />
e cittadina ho avuto un moto di<br />
ribrezzo quando ho visto sfilare<br />
nelle strade cittadine bambini<br />
in corteo che reggevano un cartello<br />
contro il Ministro Gelmini,<br />
strumentalizzati da insegnanti e genitori che li<br />
seguivano e li incitavano scalmanati a "difendere<br />
la scuola pubblica". E poi nel gruppo scapigliato<br />
in bell'evidenza Cevenini, De Maria, Lembi tre<br />
squallidi esempi di rappresentanti delle istituzioni<br />
che usano la politica per esaltare l'ideologia<br />
populista. <strong>La</strong> promozione di un sistema formativo<br />
capace di integrare il comparto pubblico e privato<br />
sulla base di un presupposto di eguaglianza dei<br />
diritti e dei doveri e di funzioanalità dell'istituzione<br />
è un obiettivo irrinunciabili per la crescita<br />
civile del paese, il superamento di antistoriche e<br />
manichee contrapposizioni culturali e, sopratutto,<br />
per la reale qualificazione della scuola per<br />
metterla in grado di affrontare le sfide della modernità.<br />
Come si permettono insegnanti e genitori<br />
di assumersi la responsabilità attraverso un indottrinamento<br />
della peggior specie appartenente<br />
alle peggiori dittature di usare i bambini dicendo<br />
di aver difeso non solo la libertà, ma anche la<br />
dignità dei loro figli o dei bambini che sono loro<br />
affidati? Credono di aver svolto un'azione che favorisce<br />
in loro quel libero arbitrio che è il fondamento<br />
insostituibile dell'educazione e della cittadinanza?<br />
Del resto, che cosa possiamo aspettarci<br />
a Bologna e dintorni dove vi sono dirigenti scolastici<br />
che teorizzano il diritto di <br />
<strong>La</strong> bologna che vogliamo<br />
di Davide Ferrari<br />
Jannacci a Bologna<br />
al termine<br />
di un’estate nella<br />
quale hanno fatto<br />
notizia le sue dichiarazioni al Meeting di Rimini.<br />
Jannacci alla Festa dell’Unità, soprattutto a Casa dei Pensieri,<br />
la ventennale kermesse culturale. E' il 17 Settembre al grande<br />
Palacuore del Parco Nord. Un artista che parla preoccupato<br />
del suo invecchiare, più volte, per poi scattare in piedi, e recitare<br />
il monologo di “El purtava i scarp de tennis”, a filo di un discorso<br />
indignato sui barboni dimenticati e su un governo di personaggi<br />
gonfi e inaccetabili. Senza una nota di accompagnamento, solo la<br />
voce e il corpo, senza microfono. Roba da brividi, commentano<br />
nella grande sala gremita. Sara di nuovo cosi al termine di due<br />
ore serrate di dialogo, con Toni Jop e Cesare Sughi. Questa volta<br />
a scuola? LIBERTA': solo una società pluralista<br />
è libera: non c'è libertà laddove dietro la libertà<br />
dell'insegnamento si consumano dileggio delle<br />
istituzioni, contrapposizione tra scuola pubblica,<br />
religiosa, privata e prevalenza delle opinioni altrui<br />
sul diritto degli studenti ad una educazione<br />
civile e democratica. DEMOCRAZIA Il livello di<br />
democraticità di un ordinamento statuale si misura<br />
sulla sua effettiva capacità di garantire lo<br />
staus di coloro che hanno opinioni diverse senza<br />
strumentalizzare i minori.LAICISMO. "Non credo<br />
in quanto tu affermi, ma mi batterò fino alla<br />
morte per il tuo diritto di affermare le tue convinzioni".<br />
In queste parole di Voltaire l'essenza della<br />
morale laica e del combattere ogni tentativo di<br />
prevaricazione EFFICIENZA, QUALITA', SUSSI-<br />
DIARIETA': <strong>La</strong> scuola moderna deve poter offrire<br />
una offerta formativa alle giovani generazioni<br />
fondata su un corpo docente professionalizzato e<br />
motivato, su un utilizzo delle risorse razionale e<br />
non basato su rivendicazioni sindacal/corporative<br />
che soffocano la scuola. Occorre superare una<br />
concezione dello Stato secondo la quale solo la<br />
pubblica amministrazione è in grado di tutelare<br />
gli interessi pubblici. Lo Stato moderno non è un<br />
gestore, ma regolatore, un arbitro, un garante. E<br />
i cittadini non sono liberi e uguali, se sono trattati<br />
secondo principi solo astrattamente uniformi,<br />
ma quando sono messi in grado di concorrere al<br />
bene comune ciascuno con le proprie differenze e<br />
i propri valori. Solo così aiutiamo veramente i<br />
nostri figli e nipoti ad avere fiducia nella scuola<br />
italiana<br />
Enzo Jannacci a Casadeipensieri 2009<br />
è “Vincenzina davanti alla fabbrica”. Non vale parlare di cover,<br />
di grandi successi. Non sono memorie ma pezzi che raccontano<br />
l’oggi. Una attualità di periferie e di speranze, di operai che non<br />
hanno smesso di vivere solo perche dimenticati dai media e dal<br />
potere. E’ una grande sera con il Maestro di infinite generazioni.<br />
Ai giovanissimi che lo inseguiranno in camerino ci mette poco a<br />
far capire che i suoi personaggi , il loro dialetto milanese, sono<br />
universali, valgono immutati a testimonianza delle vite migranti<br />
di oggi e dei mille linguaggi che oggi ascoltiamo. Jannacci insiste<br />
sull’ immigrazione, sul infamia dei barconi respinti. Parla,<br />
implacabile, di Berlusconi, di Frattini, di Bossi. Chiama anche il<br />
pubblico, “tutti noi” dirà più volte, al senso di una colpa comune,<br />
a scuotersi dall’ indifferenza. Trasporta il suo pubblico in una ilarità<br />
travolgente cosi come in un silenzio attento, che diventa testimonianza.<br />
Jannacci si alza in piedi per i morti del’Afghanistan<br />
Cartoline d'Epoca<br />
Bologna e Provincia<br />
Comune di Medicina<br />
(Centro paese e via Cavallotti)<br />
Emessa nel 1914<br />
Viaggiata nel 1916<br />
Comune di Budrio<br />
Barriera esterna prima<br />
d'entrare nel centro storico<br />
(Toscanella Inferiore)<br />
Emessa nel 1911<br />
non Viaggiata<br />
e tutti lo seguono. Jop lo incalza anche sui temi della condizione<br />
culturale del paese. Le risposte sono un gramelot comprensibilissimo.<br />
Restano in mente gli aneddoti sul mercato discografico che<br />
trucca le pseudo gare per esordienti , fortunatissime e cialtrone.<br />
Viene il momento del premio. Casa dei Pensieri motiva l’assegnazione<br />
della” Targa ricordo di Paolo Volponi”. Negli anni<br />
scorsi era andata a una serie di personalità inequivoche, Arnoldo<br />
Foà, Mario Monicelli, e cosi via. Jannacci, schivo e sospettoso<br />
di riconoscimenti formali, accetta e ringrazia per un premio prestigioso<br />
ma ancora segnato da una aureola di modestia . Dalla<br />
“castità“ di un assoluto volontariato. Sorride, alza il pugno. Il<br />
saluto è il famoso: “ Hasta la victoria”. In agilità, un po’ prendendosi<br />
in giro, ma sempre credendoci. Cosi si rimane giovani,<br />
come Jannacci.<br />
Scrivete a davideferrari@yahoo.com<br />
Leggete, gli articoli di questa rubrica su www.davideferrari.org<br />
Pag. 10 - FP/LT - set/ott 2009