Biografia [pdf] - Ticino Management

molto probabilmente nella fase di costruzione
della Porta trionfale e del Pulvinare. Non si
conoscono opere progettate in Milano dal
Pelli, ma sempre nel quaderno di appunti e
schizzi appaiono dei progetti di chiese e studi
di altari e monumenti del suo periodo milanese
(Tavv. II-III) 5 .
A Milano, l’architetto di Aranno sarà impiegato
anche come geometra all’Ufficio del Censo.
Nella città lombarda sicuramente il Pelli viene
in contatto con la cultura filo francese e viene
affascinato dall’architettura illuministica, tanto
che copia da una edizione del 1812 del Recueil
d’Architecture civile, di Jean-Charles Krafft,
numerose tavole di architetti francesi riguardanti
palazzi, ville e giardini eseguiti nei dintorni
di Parigi all’inizio dell’Ottocento, a volte
integrandole con sue aggiunte. Lo si desume
da un album di disegni e schizzi, conservato
nel Fondo Pelli, che mostra per lo più disegni
di architetti francesi come Bellanger, Lequeu,
Olivier o Lefèvre 6 .
Verso il 1820 (probabilmente anche prima)
Luigi Pelli è a Mosca, chiamato dall’architetto
ticinese Domenico Gilardi (che lo conosceva
Luigi Pelli, Veduta di Novgorod, acquerello
50 x 38 cm ca., Fondo Famiglia Pelli. Nella
chiave dell’arco si legge: “PARTE DI NOVA-
GOROD VEDUTA DALLA PARTE DEL CA-
STELLO ANNO 1826”.
Sotto, il palazzo dello Stato Maggiore della
Colonia militare, progettato dal Pelli, oggi
sede di uffici amministrativi.
fin da giovane, come testimonia un ritratto eseguito
dall’architetto di Montagnola), per collaborare
alla ricostruzione della città distrutta
dall’incendio del 1812. Ne fa fede, tra l’altro,
un disegno presente nel Fondo Pelli 7 con la
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