L'AMBIENTE - Comune di Livorno
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1.6 Il Piano Strutturale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Livorno</strong> (PS 1996)<br />
Ai sensi della L. R. 3 Gennaio 2005, n.1 Il Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Livorno</strong> è composto da:<br />
- Piano Strutturale<br />
- Regolamento Urbanistico: Norme tecniche <strong>di</strong> attuazione del Regolamento<br />
Urbanistico<br />
Il Piano Strutturale è l’atto <strong>di</strong> pianificazione urbanistica che definisce le in<strong>di</strong>cazioni<br />
strategiche per il governo del territorio comunale, quali <strong>di</strong>scendono dal P.T.C. Provinciale,<br />
integrati con gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> sviluppo espressi dalla comunità locale. Per un<br />
approfon<strong>di</strong>mento sul contenuto, gli in<strong>di</strong>rizzi, i parametri, gli effetti si rimanda alla lettura<br />
dell'art. 53 della L.R. 1/2005. Il Piano Strutturale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Livorno</strong> è stato adottato<br />
seguendo la procedura prevista dall’art. 39 della L.R. n. 5/95. In data 30 settembre 1996 è<br />
stato siglato l’Accordo <strong>di</strong> Pianificazione da parte del Presidente della Regione Toscana,<br />
Presidente della Provincia e Sindaco del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Livorno</strong>.Tale atto costituisce adozione<br />
del Piano Strutturale; in relazione ad esso sono state presentate, nei termini <strong>di</strong> legge, n.<br />
349 osservazioni. Alle osservazioni pervenute, l’Amministrazione ha controdedotto con il<br />
secondo Accordo <strong>di</strong> Pianificazione firmato in data 5 Marzo 1997. Il Piano Strutturale è<br />
stato approvato con Decreto del Presidente della Regione Toscana n. 145 del 21 Luglio<br />
1996 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 32 del 13 Agosto 1996.<br />
Il quadro conoscitivo del sistema ambientale è illustrato in due volumi: il primo classifica il<br />
territorio in aree tematiche (aree a rischio industriale, a rischio idraulico, aree protette, <strong>di</strong><br />
interesse archeologico, artistico, ecc.) per poi approfon<strong>di</strong>re, su alcune aree, gli aspetti<br />
geologici-ambientali., segue quin<strong>di</strong>, con un approccio allo sviluppo sostenibile, la<br />
necessaria in<strong>di</strong>viduazione delle “invarianti” strutturali ( apparato costiero, zona umida,<br />
zona collinare, cave <strong>di</strong>messe).<br />
Il secondo volume è de<strong>di</strong>cato alle carte tematiche ambientali: carta dell’uso del suolo,<br />
carta geologica, carta del reticolato idrografico, carta geomorfologia. Lo stesso volume,<br />
dopo un approfon<strong>di</strong>mento geomorfologico, elenca i sistemi e subsistemi ambientali:<br />
sistema delle cave e <strong>di</strong>scariche, sistema alluvionale, sistema della fascia a terrazzi, sistema<br />
delle coste, sistema collinare) per poi passare all’analisi dei sistemi territoriali definiti come<br />
invarianti strutturali.