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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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vano la Contea in feudo dal comune di Genova, non potevano cederla<br />

ad altri 144.<br />

Il Capitano del popolo non cercò mai di venire a patti con Carlo<br />

d ’Angiò, anzi. Nel giugno del 1261, nella concessione di privilegi,<br />

fatta da re M anfredi ai Genovesi ed a coloro che p rò Ianuensibus<br />

se d istrin g u n t, sono esclusi in primo luogo i Provenzali e poi i<br />

Rom ani, i Toscani, i Veneziani ed i Pisani145. Il re di Sicilia e la<br />

Repubblica di Genova avevano motivi diversi, ma ugualmente importanti,<br />

p e r osteggiare Carlo d’Angiò: per il primo erano le aspirazioni<br />

angioine alla corona di Sicilia, tenute deste dai guelfi ; per<br />

la seconda era la presenza angioina nella contea di Ventimiglia.<br />

A lla fine del febbraio 1262 Guglielmo Boccanegra concede agli<br />

abitanti di Monaco gli stessi privilegi di cui godevano già da tempo<br />

gli abitanti di Bonifacio e di Portovenere 146: tale concessione, tenute<br />

presenti le circostanze di tempo e la particolare importanza strategica<br />

di Monaco nei confronti della Provenza, ha tutto il sapore<br />

di una mossa antiangioina tendente a premiare e a rinsaldare i legami<br />

di fedeltà di un posto di confine 147.<br />

144 Tra le altre condizioni preliminari che i Genovesi sottopongono al re<br />

di Sicilia, C arlo II, nel 1292, per addivenire ad una alleanza, si legge anche:<br />

item quod dictus dominus rex Sicilie in continenti cedat et remittat comuni Ianue<br />

castrum Turbie et alia loca et castra comitatus Vintimilii pieno iure, que ibi habet,<br />

et omnia iura que habet in dicto comitatu et a citra, cum totus dictus comitatus<br />

teneretur in feudum per comites Vintimilii a comuni Ianue, eo tempore<br />

quod dominus rex Carolus pater eius emit eum a dictis comitibus : Annali Genovesi<br />

cit., V , p. 1 6 2 ; cfr. anche Liber lurium cit., docc. CXX-III, CCXXVII, CCCXV,<br />

CCCXVI, CCCXLI, CCCCVII.<br />

145 Liber lurium cit., doc. DCCCCXLIV.<br />

148 Liber lurium cit., doc. DCCCCLIII; il Calvini ( Relazioni medievali cit.,<br />

p. 89), attribuisce questa concessione di privilegi agli abitanti di Monaco allo spinto<br />

di carità cristiana che investì la Liguria in quei tempi, in concomitanza con le processioni<br />

di Flagellanti (a proposito delle processioni di Flagellanti anche a Ventimiglia<br />

nel 1260 cfr. A.S.G., Cartul. 57 cit., seconda carta non numerata, verso).<br />

147 Due fatti del 1259 dimostrano il persistere dell'ostilità del governo<br />

popolare nei riguardi di Carlo d'Angiò. Nel luglio di questo anno un uomo di<br />

Gavi era stato derubato di sette marchi d’argento presso Turbie da alcuni uomini<br />

di Diano. Carlo d’Angiò chiese ufficialmente al podestà, Guglielmo Malocello, ed<br />

al capitano di Ventimiglia, Iacobo de Burgaro, che gli consegnassero i colpevoli<br />

— 198 —<br />

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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