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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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Guglielmo Boccanegra, all’inizio del marzo 1258 9a, spedisce<br />

a Ventimiglia una copia dell’estratto catastale, con l’ordine di acquistare<br />

le proprietà ivi elencate, al prezzo stabilito, autorizzando la<br />

spesa complessiva di 34 lire e 2 soldi di genovini ; i destinatari della<br />

lettera del Capitolo devono ritirare tale somma da Marino Alvernia<br />

93. q u i in d e scit rationem, quam debet red d ere. Gli acquisti, a<br />

nome del comune di Genova, vengono effettuati dal giudice del comune<br />

di Ventimiglia, Bartolomeo Ferrario, tra il 14 e la fine del mese<br />

di marzo 94. Si tratta di 9 appezzamenti di terra e di due casali. Non<br />

sappiamo con precisione quale somma complessiva venisse spesa<br />

realmente perchè le nostre fonti sono lacunose per il deterioramento<br />

delle carte; non sappiamo, quindi, se vennero comperate tutte le proprietà<br />

segnalate dal Capitano del popolo.<br />

Tre appezzamenti di terra si trovano subtus castrum Roche,<br />

cinque subtus castrum C o lle ; per le altre proprietà non è possibile<br />

stabilire con precisione la ubicazione, a causa delle molteplici lacune<br />

delle nostre fonti. Cinque appezzamenti sono versus m are ; in<br />

particolare di due si dice che confinano col litus m aris, mentre un<br />

altro confina con roca sive rip a . Quelli confinanti con la spiaggia<br />

dovevano essere particolarmente estesi perchè vennero pagati molto<br />

più di tutti gli altri, cioè 10 lire di genovini ciascuno. Alcune pro-<br />

A.S.G ., Cartul. 56 cit. cc. 71 v.-12 r. ÌNon si sa con precisione la data di<br />

questo intervento del Capitano del popolo : con ogni probabilità, però, si deve col<br />

locare all inizio del marzo, perchè il 14 dello stesso mese Giovanni di A m a n d o le sio<br />

roga nel suo cartulario la cedula con la dichiarazione della ricevuta dell exemplum,<br />

cioè della lista degli acquisti imposti dal governo di Genova. Un guasto irreparabile<br />

della carta ci impedisce di leggere i nomi dei destinatari o del destinatario<br />

dell ordine del Capitano del popolo: dal momento però che all’acquisto degli immobili<br />

procede il giudice del Comune di Ventimiglia, è probabile che egli sia anche<br />

il destinatario della lettera del Boccanegra.<br />

Marino Alvernia, nel 1257, come abbiamo già avuto occasione di dire,<br />

era vicegerente del giudice del comune di Ventimiglia, Bartolomeo Ferrario, ed a<br />

lui il Capitano del popolo aveva affidato di autorità la gestione della gabella del sale.<br />

Per quale motivo egli compaia di nuovo in questa occasione, cioè a quale titolo<br />

fosse in possesso di denari del Comune, non sappiamo. Il suo nome appare segnato<br />

dal notaio in margine alla cedula, che, evidentemente, fu scritta a sua richiesta e<br />

per suo conto.<br />

94 A.S.G., Cartul. 56 cit., cc. 71 r. -74 r.<br />

— 180 -<br />

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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