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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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affidamento sulla fedeltà degli abitanti di Dolceacqua. La presenza<br />

della guarnigione genovese è documentata solo dal maggio 1259, ma,<br />

naturalmente, sarà arrivata un bel po’ prima 87.<br />

I due vicari, contemporaneamente alle trattative con Dolceacqua,<br />

vogliono portare avanti e concludere anche quelle con Saorgio, Briga<br />

ed altri lu o g h i8S. Ma si trovano davanti ad una difficoltà preliminare:<br />

l ’esilio di Rubaldo Balbo. Il 20 aprile 1258, lo stesso giorno<br />

delle convenzioni con Dolceacqua, i vicari si incontrano con Rubaldo<br />

Balbo a Ventimiglia, nella casa di Vivaldo Murro. In precedenza,<br />

non sappiamo con precisione quando, devono avere avuto un colloquio<br />

con i rappresentanti di Briga, Saorgio ed altri luoghi, i quali<br />

avevano posto come condizione per iniziare le trattative, il richiamo<br />

dall esilio di Rubaldo, bandito dal comune di Genova, e la sua reintegrazione<br />

nel possesso di tutte le sue proprietà e diritti. Il 20 aprile<br />

il Balbo è a Ventimiglia; i vicari lo assolvono da qualsiasi condanna<br />

e lo immettono nel possesso dei suoi beni in Ventimiglia ed<br />

in tutto il distretto ; egli, a sua volta, giura di mantenersi fedele a<br />

Genova. A ltre sue promesse, riguardanti con ogni probabilità alcuni<br />

suoi castelli, non si possono ulteriormente chiarire per un guasto irreparabile<br />

della carta. Non sappiamo se dopo questa fase preliminare<br />

i contatti con i rappresentanti di Saorgio e Briga siano proseguiti o<br />

no: non ci è pervenuta nessun’altra documentazione al riguardo. In<br />

particolare per Saorgio, si ricordi che nel gennaio-febbraio precedente<br />

aveva giurato fedeltà al conte di Provenza ed aveva ottenuto<br />

nuovi statuti: non si sa se il tentativo « di recupero » operato dal<br />

governo del Capitano del popolo abbia avuto una soluzione positiva.<br />

Per quanto riguarda Rubaldo Balbo, che possedeva Rocchetta ,<br />

sembra che anch egli sia passato dalla parte di Carlo d’Angiò, del<br />

quale fu baiulo in Sospello 90.<br />

87 A.S.G., Cartul. 57 cit., c. 43 v.<br />

88 A.S.G., Cartul. 56 cit., c. 38 v.<br />

8a A.S.G ., Cartul. 56 cit., c. 48 v. Anche la famiglia ventimigliese Giudice<br />

vantava diritti e giurisdizione su Rocchetta, minacciati, non si sa bene da chi, nel<br />

1 2 6 0 : cfr. A.S.G ., Cartul. 57 cit., c. 27 r.<br />

90 La cosa non è sicura, perchè non è possibile chiarire se Rubaldo fu baiulo<br />

di Carlo d’Angiò prima o dopo il 20 maggio 1258, cioè prima o dopo l’annullamento<br />

della sua condanna da parte dei vicari Zaccaria de Castro ed Ansuisio<br />

— 176 —<br />

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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