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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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vogliono eliminare alicu b i i mali che sono, essi dicono, in nostro<br />

d is tric tu ; p er quanto riguarda le persone, poi, il podestà ed il Capitano<br />

si rivolgono a tutti, e da tutti, indistintamente,<br />

singulis<br />

u n iv e rs a lite r et sin g u lariter universis, — esigono obbedienza verso<br />

i plenipotenziari. Sono queste formule generali, le quali caratterizzano<br />

i poteri concessi a Iacobo ed ai due Anziani, che inducono<br />

a vedere n ell’atto del 28 novembre l’inizio della politica ligure del<br />

governo popolare.<br />

L ’8 dicembre, una decina di giorni dopo la loro elezione, i<br />

plenipotenziari sono al lavoro in Ventimiglia. Probabilmente incom<br />

inciarono da Ventimiglia la loro opera di riforma, ma non<br />

dovettero limitarsi alla Contea. La priorità accordata a Ventimiglia<br />

dim ostrerebbe la particolare delicatezza della situazione in questo<br />

settore. La loro presenza nella Contea è documentata fino al 14<br />

dicem bre dello stesso 1257 58 ; poi di loro non sappiamo più nulla<br />

fino al 4 giugno 1258, quando Iacobo Boccanegra è segnalato a<br />

Savona come podestà57. E’ probabile che nell’intervallo di tempo tra<br />

la missione a Ventimiglia e l ’inizio della podesteria savonese, il fratello<br />

del Capitano del popolo, munito degli stessi pieni poteri, abbia<br />

operato in altre località del distretto genovese; ma a noi non consta<br />

e nemmeno interessa saperlo, in questo momento. Per quanto riguarda<br />

Ventimiglia, sembra che i plenipotenziari abbiano compiuto<br />

tutto quello che riuscirono a compiere nel periodo 8-14 dicembre,<br />

e che poi non siano più riapparsi in Contea.<br />

56 A.S.G ., Cartul. 60 cit., cc. 189 r.-190 r. ; Cartul. 56 cit., c. 55 v. La missione<br />

ventim igliese dei plenipotenziari dovette durare una trentina di giorni : possiamo<br />

ricavare indicazioni in questo senso dal cartulario di Angelino de Sigestro,<br />

notaio che seguì i plenipotenziari in Contea e che ci lasciò tutti gli atti rogati<br />

in quest’occasione e arrivati fino a noi, eccetto quello attinente ad un intervento<br />

di Iacobo Boccanegra presso il vescovo di Ventimiglia e dovuto alla penna di Gio-<br />

vanni di Amandolesio. Angelino de Sigestro, prima della missione ventimigliese,<br />

roga a Genova fino al 24 novembre, e, dopo la missione stessa, riprende a rogare,<br />

il 22 dicembre (A.S.G., Cartul. 60 cit., cc. 188 U.-190 u.).<br />

57 Iacobo Boccanegra è podestà a Savona dal 1258 al 1262 : cfr. V. P o g g i,<br />

Series nobilium. Genuensium qui potestatis, capitami ac vicarii munere functi sunt<br />

extra patriam inde ab anno MCXX usque ad saeculi XV exitum, in H.P.M., XVIIL<br />

Torino, 19 0 1, col. 1123; cfr. anche I. Scovazzi-F. N oberasco, Storia di Savona,<br />

II, Savona, 1927, pp. 14-15.<br />

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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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