DELLA SOCIETÃ LIGURE DI STORIA PATRIA
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Guglielmo Boccanegra si preoccupò dapprima della situazione<br />
in Genova e nell’Oltremare, poi di quella della Liguria. Si può datare<br />
1 inizio di una politica precisa del governo popolare nei riguardi<br />
del distretto genovese in Liguria e della contea di Ventimiglia<br />
in particolare solo dal novembre 1257, a otto mesi, cioè,<br />
dall’insediamento del Capitano del popolo.<br />
E’ vero che, per quanto riguarda Ventimiglia, il Capitano del<br />
popolo intervenne a varie riprese anche prima del novembre, ma<br />
si tratto sempre di interventi diretti alla riorganizzazione amministrativa<br />
e finanziaria della Contea, non a fronteggiare il pericolo<br />
provenzale. Genova, nelle convenzioni dell’8 giugno del 1251, si<br />
era riservata la gabella del sale. Guglielmo Boccanegra precisa le<br />
modalità dell’apertura e della chiusura della porta della gabella,<br />
fissa il prezzo del sale (6 soldi la mina per i forenses e 3 soldi la<br />
mina per i cives), e vigila perchè le sue disposizioni siano osservate.<br />
E’ cabellotu s salis nel 1257 Desiderato Visconte, della potente<br />
famiglia viscontile di Genova, largamente rappresentata a Ventimiglia<br />
in questi anni in posti di rilievo. Contemporaneamente a<br />
Desiderato si trovano a Ventimiglia Bertramo Visconte, capitano in<br />
Ventimiglia nel 1258 e castellano della Rocca l’anno successivo;<br />
Giovanni Visconte, servente del castello del Colle, che ha in appalto<br />
il pedaggio in ripa civitatis Ianue; Nicola Visconte, servente del castello<br />
del Colle nel 1260-61 e poi, nel 1264, castellano di Roccabruna;<br />
Enrichetto Visconte e Pasquale Visconte, castellano dell’Appio<br />
nel 1260 51.<br />
Dedito ad una varia attività mercantile anche per mezzo del<br />
fratello Giovanni, Desiderato Visconte, nella gestione della gabella<br />
del sale, non si attenne alle disposizioni del Capitano del popolo,<br />
che, il 2 novembre 1257, gli impose di cedere la gabella a Marino<br />
Alvernia e di presentarsi a Genova alla sua presenza per rispondere<br />
del suo operato 52. Un altro intervento del Capitano del popolo, nel<br />
51 A.S.G., Cartull. 56, 57 cit., passim; per Nicola Visconte, castellano a<br />
Roccabruna, cfr. Liber lurium cit., doc. DCCCCLVIIl. Un Nicola Visconte è podestà<br />
ad Arma nel 1260, cfr. Liber lurium cit., doc. DCGCCXXXIV; cfr. anche<br />
N. C a l v in i, Relazioni medievali cit., p. 88.<br />
52 A.S.G., Cartul. 56 cit., c. 18 r. Per altri interventi del Capitano del popolo<br />
sullo stesso argomento, cfr. cc. 9 r., 11 v., 16 v. (18 agosto-21 ottobre 1257).<br />
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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012