DELLA SOCIETÃ LIGURE DI STORIA PATRIA
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315-316. - 16 aprile. Santo, figlio del fu Michele, cascinaio di Posara, dà in<br />
pegno per 5 anni a Zampietro, figlio del fu Pietro da Posara, un pezzo di terra<br />
(campo, prato e castagneto) per la somma di 10 lire.<br />
317. - 18 aprile. Bertono, figlio del fu Baldino da Castelletto, vende a Biasio<br />
figlio del fu Andrea da Valcussio, un pezzo di terra (prato) al prezzo di 10 lire.<br />
318-319. - 24 aprile. Pietro, figlio del fu Antonio da Collegnago, dà in pegno per<br />
un periodo indeterminato a Cristoforo, figlio del fu Franceschino da Collegnago, un<br />
pezzo di terra (castagneto) per la somma di 3 fiorini.<br />
320. - 28 aprile. Antonio, figlio del fu Zanno da Piastrola, vende a Per^<br />
grino, figlio del fu Rolando da Camporaghena, un pezzo di terra (prato) al prezzo i<br />
31 fiorini e mezzo d’oro. Per ottenere il diritto di vendita Antonio deve pagare a<br />
marchese Malaspina il fitto di 7 quareti di grano. All’atto della vendita Antonio<br />
riceve da Peregrino 29 fiorini e mezzo, i restanti gli saranno pagati a luglio, a<br />
festa di s. Pietro.<br />
321. - 3 marzo. I fratelli Antonio e Pietro, figli di Puciono da Vedriano, abitant<br />
di Castiglione della Ginestra, prendono a prestito dai fratelli Cristofoio e ntonio,<br />
figli del fu Paolo da Ugliano, 20 fiorini d’oro, che si impegnano a pagare in rate<br />
entro 2 anni.<br />
322. - 6 maggio. Giacomo, figlio del fu Cosio da Pognana, vende ad Antonio,<br />
figlio di Ducio da Mommio, cinque pezzi di terra (1 - campo; 2 - campo, 3 - cas a<br />
gneto e prato; 4 - castagneto e prato; 5 - castagneto) al prezzo di 12 fiorini doro e<br />
7 fiorini.<br />
323. - 12 maggio. Giacomo, figlio del fu Pietro Ghiberti da Po, è debitore di<br />
9 fiorini e mezzo d’oro: in un primo tempo egli doveva tali fiorini a Crispello, g 10<br />
del fu Giovanni da Po, che a sua volta doveva tale somma a ser Giacomo, figlio e<br />
fu Battolino Monelli da Verrucola, abitante di Castiglione Garfagnana; ora Crispello<br />
incarica il procuratore di ser Giacomo, Nicolò, figlio del fu Paoluccio, di riscuo<br />
tere il debito da Giacomo. Il procuratore Nicolò a sua volta libera Crispello dal debito.<br />
324. - 12 maggio. Bartolo, figlio del fu Corsino da Grappoli, vende a Natale,<br />
figlio del fu Guido de Bilotti da Cazzola. un pezzo di terra (campo) al prezzo di<br />
11 lire.<br />
325. - 12 maggio. Bartolo, figlio del fu Corsino da Grappoli, vende a Natale,<br />
figlio del fu Guido (cfr. n. 324)), due pezzi di terra (vigneto e oliveto) al prezzo di<br />
7 lire e 1 soldo.<br />
326. - 26 maggio. Bertolucio, figlio del fu Avancio della villa di Prato, vende a<br />
Bartolo, figlio del fu Simone da Turlago, un pezzo di terra (campo) al prezzo di<br />
5 lire e mezzo.<br />
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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012