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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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189. - 7 gennaio. Guido, figlio del fu Baldino da Castelletto, con l’autorizzazione<br />

del suo tu to re , vende a Giovanni, figlio del fu Ugo da Valcussio, due pezzi<br />

di terra (prato) al prezzo di 6 lire e 6 soldi,<br />

190. - 14 gen n aio . Benedetta, moglie di Antonio, figlio del fu Giovanni da Veghero,<br />

ab itan te d i Fivizzano, e Caterina, sua parente, vendono a Biasio, figlio del<br />

fu G iovanni da C azzola, un pezzo di terra (campo e pergolato da uva) al prezzo<br />

di 14 lire e 13 soldi.<br />

191. - 14 g ennaio . Peregrino, figlio del fu Picero da Verrucola, vende a Bartono,<br />

figlio del fu G iovanni Riccio da Bottignana, un pezzo di terra (prato con un<br />

piede di noccioli) al prezzo di 6 lire e 5 soldi.<br />

192-193. - 17 gennaio. Niccolò, figlio del fu Simonello da Valcandola, dà in<br />

pegno per 2 anni a A ntonio, figlio del fu Pietro, abitante di Fivizzano, calzolaio, un<br />

pezzo di terra (cam p o ) per la somma di 20 fiorini,,<br />

194. - 17 g en n aio . Nicolò, figlio del fu Simonello da Valcandola, rilascia quietanza<br />

ad A n to n io , calzolaio, della somma di 8 fiorini, ricevuti per la terra da lui<br />

im pegnata (cfr. n n . 192-193); i restanti 12 fiorini gli saranno versati allo scadere<br />

del term in e d ei 2 anni, a meno che Nicolò riscatti il pezzo di terra versando<br />

gli o tto fiorini.<br />

195. - 22 gennaio. Peregrino, figlio del fu Picero da Verrucola, riscatta il<br />

pezzo di te rra d a lu i precedentemente impegnato (cfr, nn. 129-130).<br />

196-197. - 22 gennaio. Peregrino, figlio del fu Picero, dà in pegno per un periodo<br />

in d eterm in ato a M artin o , figlio del fu Pietro da Asti, nobile, abitante di Verrucola,<br />

il pezzo di te rra (vigneto con olivi) testé riscattato presso Giovanni (cfr. n. 195) per<br />

la som m a d i 26 lire.<br />

198. - 8 feb b raio . Ventura, figlio del fu Giovanello da Fiazano, vende a Giov<br />

anni, figlio d el fu P ietro da Cornarola, abitante di Cotto, un pezzo di terra (castagneto)<br />

al p rezzo d i 4 lire e 5 soldi.<br />

199. - 11 febbraio . Giovanni, figlio del fu Puccio da Mommio, prende a prestito<br />

d a P ie tro , figlio del fu Fedrighello da Collegnago, 12 staia di grano fino al mese<br />

di m aggio.<br />

200. - 11 feb b raio . Il rettore dell’altare di s. Agostino nella chiesa di S. Maria<br />

di P ognan a d à in locazione perpetua ai fratelli Biasio e Simonino, figli del fu Ursino<br />

da R eusa, q u a ttro pezzi di terra (1 - campo; 2 - campo e prato; 3 - prato; 4 - boschetto<br />

d i q u e rc e ) e tu tti i diritti su un possedimento degli eredi di un certo Giov<br />

an n i d i V e d ria n o al fitto annuo di 3 mine di grano.<br />

— 159 —<br />

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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