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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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(1418-1478), e sua sorella Giovanna. Ben presto nelle mani di Leonardo<br />

si trovarono tutte le città e le fortezze del feudo 19. La Signoria fiorentina<br />

fu assai turbata dalla guerra intestina di Lunigiana; particolarmente<br />

allarmante era il fatto che Leonardo aveva agito in alleanza con<br />

Galeotto d’Aquila, il quale era protetto dai Visconti e, di conseguenza,<br />

rappresentava una reale minaccia di ingerenza da parte di Mi ano ne e<br />

faccende interne della Lunigiana orientale.<br />

Era necessario prendere misure urgenti: il 18 agosto la Signoria, at<br />

traverso i suoi inviati, « per lettera e a voce viva », si rivo se a<br />

nardo con preghiera di cessare la discordia intestina e restituire tut e<br />

le « terre, castelli e altre case occupate ». Ma, come scrive nella sua re<br />

zione alla Signoria Felice Brancacci, Leonardo si rifiutò di sottometters<br />

e fu dichiarato « ribelle, inimico et traditore di questa Signoria » , p<br />

ciò Firenze dichiarò guerra al feudatario ribelle. In aiuto deg i eser ,<br />

raccolti dai Malaspina fedeli a Firenze, a capo dei quali era il signore<br />

Fosdinovo, la Signoria inviò un distaccamento di 1200 iiomini. ^ a ^ c ^<br />

pagna militare di Firenze e dei suoi alleati fu molto fortunata, già a ^<br />

zio di settembre Leonardo e Galeotto furono cacciati dal territorio<br />

feudo di Verrucola. Numerose insurrezioni popolari favorirono qu<br />

successi: gli abitanti di Fivizzano, Codeponte, Equi, Vinca e di a tri c<br />

tri si sollevarono contro gli odiati tiranni e omicidi21. I ribelli con i r<br />

del loro esercito si rifugiarono nella fortezza di Aquila; il 26 settem re<br />

fortezza fu presa.<br />

Sembrò allora che la Lunigiana orientale fosse stabilmente ne<br />

mani di Firenze, ma ciò non conveniva ai vicini più prossimi della Luni<br />

giana e, in particolare, a una città che si trovava al di là degli Appennini,<br />

Ferrara. Quest’ultima, i signori di Pontremoli, i Fieschi, e i Visconti i<br />

Milano chiesero che fosse restituita Aquila e che fosse garantita 1 in<br />

dipendenza dei feudi della Lunigiana orientale. Sul feudo di Verrucola,<br />

data la minore età di Spinetta, fu posta una tutela. Per l ’amministrazione<br />

del feudo venne creato un consiglio di tutela di 4 persone, nominate dalla<br />

19 Cfr. E. Branchi cit., I l i , p. 484: Rapporto di Felice Brancacci, atnbasciadore<br />

del Comune di Firenze, 24 dicembre 1418.<br />

20 Cfr. E. B ranchi cit., I l i , p. 483: Nota et informazione della Signoria di<br />

Firenze a Felice Brancacci, 18 agosto 1418.<br />

21 Cfr. E. Branchi cit., Ili, p. 480.<br />

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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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