DELLA SOCIETÃ LIGURE DI STORIA PATRIA
DELLA SOCIETÃ LIGURE DI STORIA PATRIA DELLA SOCIETÃ LIGURE DI STORIA PATRIA
conservò fino al secolo XV molte caratteristiche tipicamente feudali. Tuttavia ciò n o n p u ò diminuire l’interesse verso lo sviluppo socio-economico di un tale genere d i regione (la Lunigiana non fu affatto un’eccezione), giacche p erm ette d i stabilire in quale misura i processi, che avevano avuto luogo nelle regioni economicamente più sviluppate d’Italia, fossero caratteristici anche p er le p a rti più arretrate. In questo senso lo studio dei rapporti socio-econom ici nelle regioni lontane dai centri avanzati può dare materiale prezioso p e r u n giudizio sul progresso della penisola nel suo insieme. P er lo stu d io dei processi socio-economici nella Lunigiana del secolo XV il cartu lare notarile che pubblichiamo presenta un valore quasi unico. G li archivi della Lunigiana (secondo l’odierna divisione amministrativa essa rie n tra nella provincia di Massa) soffrirono molto durante la seconda g u erra mondiale e i documenti, che si riferiscono alla storia economica di q u esta regione fino al secolo XVII, si calcolano attualmente nel- 1 ordine delle u n ità 5. Secondo i dati gentilmente comunicatici dalTUfficio centrale degli A rchivi di Stato italiani6, si conservano soltanto alcuni fram m enti di c artu lari notarili dei secoli XIV e XV7; questa circostanza rende perciò, necessario pubblicare interamente il testo del libro di Bonizi. L’edizione integrale d ei cartulari notarili dei secoli XIV e XV (soltanto per l’Italia setten trio n ale e centrale se ne conservano alcune centinaia) è praticam ente im possibile a farsi in breve tempo, anche se necessaria; quindi la soluzione p iù razionale per una completa investigazione dell’ecónomia italiana del secolo XV potrebbe essere la pubblicazione di una statistica di tali cartulari, fo rn ita di buoni indici e commenti. P rim a di passare alle caratteristiche del cartulare di Antonio Bonizi e di alcuni m o m en ti della vita socio-economica della Lunigiana, che possono co stitu ire la base di un’analisi preliminare della nostra fonte è ne cessarlo ferm arsi, anche se brevemente, sulla storia di questa regioni e delineare la situazione, nella quale lavorò il nostro notaio e vissero i suoi clienti. 5 Cfr. G li archivi storici dei comuni della Toscana, Roma, 1963, pp 245-257- Inventario som m ario dell’Archivio di Stato di Massa, Roma, 1957, pp ’m 112 ' ’ 6 Ufficio centrale degli Archivi di Stato d’Italia, lettera del 14 luglio 1962 zione di L en in g rad o dell’istituto di storia, 160. 7 D i essi finora è stato pubblicato soltanto uno: A. Zaccaro, Il cartulari Benetto da F osdinovo (1340-1341), in Giornale Storico della Lunigiana n,,, ■‘ 1960, nn. 3-4; 1961, nn. 1-2. ’ va serie> — 113 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
La Lunigiana abbraccia il territorio compreso tra i pendii meridionali degli Appennini e il mar Ligure; a occidente essa è limitata dalla valle del fiume Vara, a oriente dalle sorgenti del Serchio. La storia politica ed eco nomica della Lunigiana nel medioevo è stata in gran parte determinata dal a sua posizione geografica. Nelle vallate dei fiumi Vara e Magra e lungo a riva del mare passavano le strade, che univano l ’Italia settentrionale con i porti del mar Ligure e con la Toscana. Le basi di queste vie, importanti sia sotto l’aspetto militare che commerciale — i valichi appenninici i er tello, della Cisa, del Cerreto — furono possedute per più di trecento anni dai signori della Lunigiana, i marchesi Malaspina. La favorevo e posi zione commerciale e strategica della Lunigiana ben presto rese ta e regione un desiderato bottino agli occhi dei potentissimi vicini: Genova, isa, città della Lombardia, e, in un secondo tempo, Lucca e Firenze. Come entità politica la Lunigiana esisteva da poco tempo, e colo X il suo territorio fu unito alla marca della Liguria O rienta e, ere nel 951 a difesa dalle incursioni arabe; il suo primo marchese fu (951-974), figlio del conte di Milano, Alberto Azzo; ereditò il tito o figlio Oberto II (998). Al principio del secolo XI, in seguito a in bolimento della minaccia araba, la marca della Liguria Orientale u sop pressa e il territorio della Lunigiana entrò a far parte della marca ^ i 0 scana; ma i discendenti di Oberto (gli Obertenghi) seppero assicurarsi mo t terre della Lunigiana, ottenendole come feudo ereditario in qualità i salii diretti degli imperatori germanici8. Tuttavia non entrò a far parte ei loro possessi una stretta fascia costiera; essa fu concessa dall imperatore Ottone II ai marchesi di Massa, nella sua parte orientale, e ai vescovi i Luni, nella parte occidentale. In tal modo la Lunigiana fu divisa ammi nistrativamente in tre parti, e perciò gran parte di essa si trovò isolata dalle importanti città portuali. Inoltre ai vescovi toccò anche parte della strada che conduceva all’Italia centrale, e ciò indebolì n otev o lm en te le posizioni politiche dei marchesi Malaspina. Ciascuna di queste zone durante i secoli seguenti, fino all’assorbimento di tutti i territori della Lunigiana da parte del granducato di Toscana nel secolo XVII, ebbe la sua storia. Noi ci limitiamo alla storia dei territori che entrarono a far parte del marchesato dei Malaspina. 8 II primo degli Obertenghi a prendere il soprannome familiare di Malaspina fu il marchese Alberto II (1084-1124), — 114 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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conservò fino al secolo XV molte caratteristiche tipicamente feudali. Tuttavia<br />
ciò n o n p u ò diminuire l’interesse verso lo sviluppo socio-economico<br />
di un tale genere d i regione (la Lunigiana non fu affatto un’eccezione), giacche<br />
p erm ette d i stabilire in quale misura i processi, che avevano avuto luogo<br />
nelle regioni economicamente più sviluppate d’Italia, fossero caratteristici<br />
anche p er le p a rti più arretrate. In questo senso lo studio dei rapporti<br />
socio-econom ici nelle regioni lontane dai centri avanzati può dare materiale<br />
prezioso p e r u n giudizio sul progresso della penisola nel suo insieme.<br />
P er lo stu d io dei processi socio-economici nella Lunigiana del secolo<br />
XV il cartu lare notarile che pubblichiamo presenta un valore quasi<br />
unico. G li archivi della Lunigiana (secondo l’odierna divisione amministrativa<br />
essa rie n tra nella provincia di Massa) soffrirono molto durante la<br />
seconda g u erra mondiale e i documenti, che si riferiscono alla storia economica<br />
di q u esta regione fino al secolo XVII, si calcolano attualmente nel-<br />
1 ordine delle u n ità 5. Secondo i dati gentilmente comunicatici dalTUfficio<br />
centrale degli A rchivi di Stato italiani6, si conservano soltanto alcuni fram<br />
m enti di c artu lari notarili dei secoli XIV e XV7; questa circostanza rende<br />
perciò, necessario pubblicare interamente il testo del libro di Bonizi. L’edizione<br />
integrale d ei cartulari notarili dei secoli XIV e XV (soltanto per l’Italia<br />
setten trio n ale e centrale se ne conservano alcune centinaia) è praticam<br />
ente im possibile a farsi in breve tempo, anche se necessaria; quindi la<br />
soluzione p iù razionale per una completa investigazione dell’ecónomia italiana<br />
del secolo XV potrebbe essere la pubblicazione di una statistica di<br />
tali cartulari, fo rn ita di buoni indici e commenti.<br />
P rim a di passare alle caratteristiche del cartulare di Antonio Bonizi<br />
e di alcuni m o m en ti della vita socio-economica della Lunigiana, che possono<br />
co stitu ire la base di un’analisi preliminare della nostra fonte è ne<br />
cessarlo ferm arsi, anche se brevemente, sulla storia di questa regioni e delineare<br />
la situazione, nella quale lavorò il nostro notaio e vissero i suoi<br />
clienti.<br />
5 Cfr. G li archivi storici dei comuni della Toscana, Roma, 1963, pp 245-257-<br />
Inventario som m ario dell’Archivio di Stato di Massa, Roma, 1957, pp ’m 112 ' ’<br />
6 Ufficio centrale degli Archivi di Stato d’Italia, lettera del 14 luglio 1962<br />
zione di L en in g rad o dell’istituto di storia, 160.<br />
7 D i essi finora è stato pubblicato soltanto uno: A. Zaccaro, Il cartulari<br />
Benetto da F osdinovo (1340-1341), in Giornale Storico della Lunigiana n,,, ■‘<br />
1960, nn. 3-4; 1961, nn. 1-2. ’ va serie><br />
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