piena di vita

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merce e nella distribuzione degli assortimenti agli altri
negozi. Era una persona molto timida, disponibile e
volenterosa, ma spesso in apprensione. Secondo le colleghe
era un po’ “imbranato” e poco elegante. Tiziana era il
“cavallo pazzo” dello staff . Era una persona che
racchiudeva nel suo carattere e nel suo modo di fare, gli
estremi più lontani. Attraversava periodi di grande
cordialità, affabilità e cortesia, a momenti di depressione,
mutismi e irritabilità. Sapeva essere una simpatica
chiacchierona, un’allegra complice e una giocosa burlona,
ma, se non era del giusto umore, poteva diventare scostante
e offensiva, litigiosa e antipatica, cupa e intrattabile. A
momenti di grande generosità alternava attimi di egoismo e
di grande menefreghismo. Una persona cosiffatta non
poteva che essere assai volubile e portata agli eccessi.
Dopo aver pagato di persona lo scotto di certi suoi colpi di
testa, oggi finalmente sembra aver trovato il giusto
equilibrio esistenziale. Adriana era una persona molto
tranquilla, equilibrata e assolutamente determinata. Un po’
narcisista e un poco egoista, sapeva essere, all’occorrenza,
assai generosa. Sempre molto affabile, si dimostrava
particolarmente premurosa se poteva trarne un qualche
tornaconto. Con questo non voglio dire che “menava la
coda” solo per averne un compenso, ma non trascurava a
priori la possibilità di ricavarne un qualche beneficio.
Giustamente le piaceva “viver bene” e si adoperava
affinché il suo tenore di vita restasse a un livello adeguato
alle sue aspettative. Oggi, dopo aver lasciato l’azienda,
trascorre una vita da felice pensionata, con un’anziana
madre da accudire e un grande amore che le riscalda
l’esistenza. Nella sede dell’Ottagono, sopra il negozio, era
stato ricavato un ampio locale adibito a ufficio del “Dottor