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frattempo entrarono in negozio una cliente, che avrebbe<br />
dovuto ritirare un oggetto riparato, e il rappresentante <strong>di</strong><br />
una prestigiosa marca svizzera <strong>di</strong> orologi. Anch’essi,<br />
ovviamente, furono fatti salire in balconata senza però<br />
essere legati e imbavagliati, ma al nostro malcapitato<br />
fornitore, fu sottratto il prezioso campionario che portava<br />
con se. Nel giro <strong>di</strong> un quarto d’ora, forse il più brutto della<br />
mia <strong>vita</strong>, svuotarono completamente la cassaforte<br />
principale, s’impadronirono <strong>di</strong> alcuni fra i più importanti<br />
oggetti esposti e, non senza qualche <strong>di</strong>fficoltà nella fase <strong>di</strong><br />
uscita a causa del rilevatore <strong>di</strong> metalli, riuscirono a<br />
guadagnare la strada con un ricchissimo bottino.<br />
Rosy, che era stata legata per ultima e in modo un<br />
po’ frettoloso, riuscì in un attimo a liberarsi e, prima<br />
ancora <strong>di</strong> sciogliere noi, si precipitò al telefono per<br />
invocare soccorso. Informata la Polizia dell’accaduto,<br />
incominciò pazientemente a toglierci i bavagli e a liberarci<br />
dai lacci che c’imprigionavano. Ancora sbigottiti e<br />
sconcertati per quant’era successo, ci guardammo intorno e<br />
notammo, con sgomento, decine <strong>di</strong> cassetti della cassaforte,<br />
desolatamente vuoti, ammonticchiati sul pavimento. Nel<br />
giro <strong>di</strong> qualche minuto arrivarono gli uomini della<br />
Pubblica Sicurezza con le armi in pugno, che ci<br />
provocarono un ulteriore spavento. Per un attimo avemmo<br />
timore anche <strong>di</strong> quelle persone armate e in <strong>di</strong>visa che<br />
entravano, numerosi, nel negozio devastato. Infine, ripresici<br />
un poco dallo smarrimento degli eventi, potemmo<br />
raccontare della brutta avventura occorsaci. Dopo poco<br />
arrivò il Dottor Aldo, che nel frattempo era stato informato<br />
dell’accaduto, suo fratello, il Dottor Gastone, che ci<br />
testimoniò tutta la sua solidarietà e il Sig. Franco che,