piena di vita

Capitolo 8 -- la rapina --
83
Il 16 di ottobre del 1982 era di sabato. Il Dottor
Aldo (così chiamavamo Aldo Pozzolini Gobbi, padre di
Franco) non veniva mai il mattino del sabato in negozio. Il
Signor Franco era andato, com’era solito fare in quel
giorno, ad esercitarsi nel tiro al bersaglio al “Poligono” di
Piazzale Accursio. A Carmen era stato concesso il
week-end di riposo. In negozio erano presenti, oltre al
sottoscritto, Rosy, Silvia, Paolo e un tecnico orologiaio di
nome Ivo. Alle 9.30, completata la composizione delle
vetrine, avevamo fatto salire la serranda e sbloccata la
bussola girevole dell’ingresso, per permettere agli eventuali
clienti d’entrare. Ognuno di noi stava eseguendo i suoi
cómpiti di routine, come il controllo dall’esterno dei
preziosi esposti, il riordino della merce in cassaforte, le
eventuali commissioni che avrebbe dovuto fare Ivo, essendo
assente il fattorino Silvio e la chiusura dei conti della
giornata precedente. C’era in giro poca gente, come
sempre, il primo mattino del sabato. Quel giorno poi, i
pochi passanti, erano attirati in Piazza del Duomo dalla
partenza di un’importante gara ciclistica. Alle 9.45 la
bussola dell’ingresso si bloccava improvvisamente,
impedendo l’entrata a un sottufficiale della Guardia di
Finanza in divisa. Il comando di blocco era scattato
automaticamente su ordine del metal-detector che,
evidentemente, aveva rilevato l’arma in dotazione del
militare. Trovandomi al tavolo centrale, nelle immediate
vicinanze del pulsante di sblocco, constatato che era del