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piena di vita

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attrezzature che avevamo potuto recuperare fra gli oggetti<br />

<strong>di</strong>sseminati sulla spiaggia. L’indomani facemmo un<br />

esposto, presso la stazione dei carabinieri <strong>di</strong> Tropea, sugli<br />

infiniti <strong>di</strong>sservizi riscontrati in quella struttura e<br />

scoprimmo <strong>di</strong> essere gli ottavi, nella stagione, che si<br />

rivolgevano a loro per denunciare la vergognosa gestione<br />

del Torre Ruffa (che da quel momento trovammo più<br />

appropriato ribattezzare Torre Truffa). Il 17, mandarono<br />

un maresciallo e un appuntato per svolgere una breve<br />

indagine sull’accaduto, sulle <strong>di</strong>sfunzioni lamentate e sulle<br />

eventuali responsabilità. Come temevo, il tutto si concluse<br />

con l’ennesimo nulla <strong>di</strong> fatto e con una semplice<br />

raccomandazione ai gestori affinché non si avessero a<br />

ripetere ulteriori lamentele. Il giorno stesso decidemmo <strong>di</strong><br />

lasciare quella fatiscente struttura e, avendo già pagato in<br />

anticipo il soggiorno, dovemmo tribolare non poco, per<br />

ottenere un misero e inadeguato rimborso. Mentre Giorgio<br />

e Daniela, a bordo della loro moto, avendo terminato le<br />

loro ferie, prendevano la strada per rientrare a Bologna,<br />

noi, caricati i resti del motoscafo sul carrello, ci<br />

avviammo, senza una meta precisa, verso nord.<br />

In costiera amalfitana passammo nelle vicinanze<br />

dell’Hotel Tritone, del quale avevamo sentito parlare in<br />

termini entusiastici il Sig. Franco, (così chiamavamo<br />

abitualmente Franco Pozzolini Gobbi) e domandammo se<br />

avessero la possibilità <strong>di</strong> ospitarci per qualche giorno.<br />

Anche se a caro prezzo, concludemmo così in modo<br />

trionfale le nostre vacanze. Trascorremmo una settimana<br />

da nababbi, serviti e riveriti, in un posto meraviglioso e da<br />

veri “signori”. Al rientro in città riprendemmo le nostre<br />

abituali occupazioni e, dopo qualche tempo, portai i resti

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