piena di vita

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nostri “vecchi”. Desideravo proseguire a vedere Sergio
per mantenere e coltivare quel buon rapporto che si era
instaurato. Dovevo far fronte agli obblighi assunti in fase
di separazione, che, inizialmente, erano particolarmente
gravosi, dovendo ancora pagare alcune rate, a saldo
dell’acquisto della casa coniugale. Pur godendo di una
discreta retribuzione, mi dovetti dar molto da fare per
reperire altre risorse. Con molta tenacia, un po’ di fortuna
(che non guasta mai) e il sostegno della mia adorata
nuova compagna, con grande soddisfazione riuscii, in
breve tempo, a far fronte a tutto. Passammo delle
eccellenti feste natalizie e, all’inizio di primavera, riuscii a
trascorrere la mia prima “settimana bianca” con mio
figlio. Come spesso avviene, quando una coppia si divide,
anche gli amici seguono l’uno o l’altra. Alcuni invece, per
non far torto a nessuno, si allontanano da entrambi. In
quell’epoca, tali e tanti erano gli impegni, che non
avevamo certamente molto tempo a disposizione per le
“relazioni esterne” e, per dire il vero, stavamo talmente
bene insieme, che non ci pesava la mancanza di amicizie
“vere”. Il rapporto con i colleghi era molto gratificante e,
a volte, si combinava di trascorrere qualche serata in loro
compagnia. Ricordo in particolare una cena, in un locale
fuori Milano con annessa discoteca, dove il volume della
musica diffusa era talmente elevato che, con grande
difficoltà, si riusciva a scambiar parola.