piena di vita

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trascorsi all’isola d’Elba con Sergio che, nel frattempo,
era diventato un giovanottello tredicenne. Furono delle
piacevolissime giornate, durante le quali credo di essere
riuscito a creare con lui un’ottimo rapporto che, peraltro,
dura tuttora. Sicuramente ha sofferto molto per la
separazione dei suoi genitori, com’era umano che fosse,
ma onestamente penso d’aver fatto tutto quant’era nelle
mie possibilità per alleviargli la pena. Affittai poi
un’appartamentino per il mese d’agosto sul lago d’Iseo,
dove potesse trascorrere il periodo estivo con sua madre.
Nel frattempo provvedevo al loro sostentamento. Io tornai
all’Elba con Rosy, dove trascorremmo una sorta di lunga,
calda, meravigliosa “luna di miele”. Al ritorno in città,
dopo le ferie, Rosy fece “armi e bagagli” e si trasferì
definitivamente ad abitare con me. Nel giro di dieci mesi
la mia vita era cambiata radicalmente e gli eventi si erano
succededuti con un ritmo frenetico e incalzante.
Finalmente mi sentivo veramente bene, in pace con me
stesso e con il resto del mondo, appagato nello spirito e
nel corpo e assolutamente felice di condividere la mia
esistenza con la nuova meravigliosa compagna.
Nell’ottobre dello stesso anno, dopo infinite
discussioni, contestazioni e aggiustamenti, operati dai
rispettivi legali, ottenni la sentenza di separazione legale
consensuale. Gli impegni che avevo accettato di
assumermi non erano certo poca cosa, ma la piacevole
sensazione di sentirmi nuovamente “libero” era
impagabile. I mesi che seguirono furono particolarmente
impegnativi. Dovevamo riorganizzare e completare la
nostra casetta per una vita in due ed eravamo impegnati
nel continuare a intrattenere degli ottimi rapporti con i