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vicende personali, il mio convincimento trovò la <strong>piena</strong><br />
conferma. Decidemmo <strong>di</strong> tenere la cosa segreta, ma chi ci<br />
conosceva bene, si rese conto ben presto che il nostro<br />
rapporto non era più solo quello esistente fra due colleghi.<br />
Nell’intervallo del pranzo eravamo inseparabili e, quasi<br />
sempre, si andava a casa a mangiare “un boccone”<br />
insieme. Ben presto, anche dopo la chiusura del negozio,<br />
rientravamo nel nostro nido e, a volte ad ore impossibili,<br />
la riaccompagnavo a casa sua. Per lei stava <strong>di</strong>ventando<br />
molto complicato giustificare questi cambiamenti <strong>di</strong> orari<br />
e <strong>di</strong> <strong>vita</strong> con i familiari. Riusciva <strong>di</strong>fficile credere che i<br />
nuovi impegni <strong>di</strong> lavoro la occupassero così tanto. Dopo<br />
un po’, chiarite le cose con il fidanzato, rese pubblica la<br />
sua nuova situazione sentimentale. Ovviamente i genitori<br />
non furono entusiasti delle novità, ma con il tempo,<br />
dovettero accettarle. Per la verità, quando mi conobbero,<br />
le loro più che giustificate preoccupazioni ed i loro<br />
sacrosanti dubbi, si <strong>di</strong>ssiparono come neve al sole. Anche i<br />
miei genitori, che, fin dall’inizio avevano voluto restare al<br />
<strong>di</strong> fuori delle mie beghe familiari, quando conobbero Rosy,<br />
furono felici e compiaciuti della mia scelta. Una sera li<br />
in<strong>vita</strong>i a cena per fargli vedere come mi ero sistemato<br />
nella nuova abitazione e gli presentai Rosy. All’iniziale<br />
sorpresa, seguì ben presto un’incon<strong>di</strong>zionata<br />
approvazione. Il pomeriggio della domenica uscivo<br />
regolarmente con Sergio e quin<strong>di</strong> raggiungevo Rosy dai<br />
suoi. Devo riconoscere che Rosy <strong>di</strong>mostrò sempre la<br />
massima comprensione nei confronti del mio desiderio <strong>di</strong><br />
trascorrere qualche ora alla settimana con mio figlio e<br />
mai, pur rattristata dalle forzate lontananze, espresse un<br />
qualche <strong>di</strong>sappunto. Nel giugno del ‘79, finite le scuole,<br />
riuscii a prendermi un paio <strong>di</strong> settimane <strong>di</strong> vacanza. Le