piena di vita

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colleghe, le pietanze più semplici e veloci da preparare.
Un po’ stordito dagli eventi, preso dal lavoro e dai nuovi
cómpiti cui dovevo assolvere, incominciai a rendermi
conto che una nuova vita si stava aprendo davanti a me.
Ancora non sapevo con quali sbocchi futuri, con quali
difficoltà e con quali risultati, ma, era indubbio, che non
sarei tornato sui miei passi. Avevo preso una grave
decisione, ma ero determinato a percorrere questa strada
fino in fondo. Telefonavo spesso a mio figlio e, il
pomeriggio della domenica, me lo portavo a spasso.
Trascorse le feste di fine anno, incominciai a
programmare il mio futuro. Volendo regolarizzare la mia
posizione e desiderando mettere ordine nella mia vita,
all’inizio del ‘79 avviai le pratiche per la separazione
legale.
Senz’altro non sono fatto per stare solo! Dopo
qualche mese da single, le serate solitarie diventarono
assai pesanti. Dormivo bene, ero riposato e rilassato, in
ottima forma fisica, ma, non sapevo più cosa inventarmi
per trascorrerle decentemente. Guardavo qualche
programma in televisione, leggevo un quotidiano o
qualche pagina di un libro o ascoltavo un po’ di musica
mentre mi preparavo qualche “mangiarino” per il giorno
appresso. Rosy legò bene con gli altri colleghi, ma, forse
perché ero stato il primo che aveva conosciuto, con me
c’era un rapporto speciale. Sapevo che frequentava una
persona, ma, ciò nonostante, le proposi di uscire per
andare in gelateria. Accettò volentieri e l’invito si ripeté
più volte. Stavamo bene assieme e mi resi conto che stava
nascendo una “tenera amicizia”. Una sera l’invitai a cena
in casa e, dopo aver a lungo chiacchierato delle nostre