piena di vita

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integrità fisica. In realtà, non dormendo di notte, riuscivo
a riposare pochissimo, per cui incominciavo a risentirne,
di giorno, sul posto di lavoro. Presumibilmente lei, di
giorno, riusciva a recuperare il sonno perso la notte, ma
io non avevo quest’opportunità. In autunno,
avvicinandosi il periodo natalizio, durante il quale
dovevamo essere in piena forma fisica e mentale per
affrontare al meglio lo stress del superlavoro del periodo,
incominciai a prendere in seria considerazione la
possibilità di dire “basta”. Il 4 di novembre mattino,
buttati i classici quattro stracci in una valigetta, uscii di
casa annunciando che non sarei più tornato, se non per
ritirare le mie cose personali. E così feci!