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felicemente sposati e hanno avuto un figlio. Carmen è<br />
tuttora impiegata presso la “Gobbi” e, dopo oltre<br />
trent’anni <strong>di</strong> onorata carriera, si sta avvicinando al<br />
traguardo del meritato riposo. Sofia Bachmann,<br />
“svizzerotta” <strong>di</strong> Zurigo, per noi semplicemente Sofia, già<br />
alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> una famosa gioielleria svizzera, era da<br />
tempo fidanzata con un batterista napoletano residente a<br />
Milano. Si venne a offrire perché desiderosa <strong>di</strong> trasferirsi<br />
vicino all’amato musicista. Conosceva bene la lingua<br />
italiana, il tedesco, l’inglese e il francese. Nonostante non<br />
con<strong>di</strong>videssimo i suoi sistemi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta che ritenevamo<br />
non adeguati alla nostra clientela e non ci entusiasmasse<br />
il suo aspetto fisico da “paciarotta latte e miele”,<br />
ritenemmo che, cercando un po’ <strong>di</strong> plasmarla ai nostri<br />
gusti e alle nostre esigenze, sarebbe potuta essere utile per<br />
le sue caratteristiche <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>trice “multilingue”. Svolse<br />
egregiamente i compiti affidatigli per qualche anno fino a<br />
che, volendo convolare a giuste nozze, decise <strong>di</strong> <strong>di</strong>mettersi.<br />
Voglio ricordare, con infinito piacere, un<br />
“GRAND’UOMO”, che è prematuramente scomparso un<br />
po’ d’anni fa e che ha svolto egregiamente, per decenni, i<br />
suoi cómpiti <strong>di</strong> fattorino. Primo Bernar<strong>di</strong> era un uomo<br />
umile e onesto, modesto e gran lavoratore, un po’<br />
brontolone, ma sempre <strong>di</strong>sponibile e servizievole con tutti,<br />
una persona fortemente legata alle tra<strong>di</strong>zioni, alla sua<br />
bella terra emiliana e alla sua amata famiglia. Su Primo si<br />
poteva contare sempre e comunque, fedele all’azienda e ai<br />
suoi titolari, era sempre rispettoso delle “gerarchie”,<br />
gentile e generoso con chiunque. Quando, per gravi<br />
problemi <strong>di</strong> salute, dovette abbandonare il lavoro, il<br />
cugino Silvio che lo sostituì, non lasciò certamente in noi<br />
un ricordo così vivo e pieno <strong>di</strong> rimpianto. Pur