piena di vita

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con gli amici, ma, sempre più spesso stavamo per conto
nostro. Anna Maria, che stava allacciando un rapporto
con Pino, che poi sarebbe diventato suo marito, ci
lasciava, molto graziosamente, l’appartamento quasi
sempre a completa disposizione. Nelle serate in cui non
godevamo di quella possibilità, avevamo individuato dei
posticini sufficientemente appartati, che ci consentivano di
scambiarci effusioni con una certa tranquillità.
Raggiungevo la famiglia a Casina ogni due settimane, così
avevamo la possibilità di poter trascorrere insieme anche
qualche week-end. Sia che si restasse in città o che si
andasse sul lago o altrove, si trattava sempre di giornate
felici, gioiose e piene d’amore. Prendevamo la vita come
veniva, vivendo alla giornata e senza porci dei programmi
per il futuro. Eravamo felici e innamorati e tanto ci
bastava.
Se e quando sono innamorato, sono un uomo che
non sa fingere. Ho conosciuto individui in grado di
convivere perfettamente e senza alcuno scrupolo, con la
famiglia e l’amante. Sanno fingere rapporti affettuosi con
la moglie dopo essere usciti dalle braccia della donna che
amano. Penso che un comportamento del genere non
denoti altro che un’aridità di sentimenti senza pari. Sono
assolutamente convinto che una persona, con un minimo di
dignità e di buon gusto, non possa, con disinvoltura,
volare da un fiore all’altro e giocare così meschinamente
con i sentimenti. Ho voluto chiarire il mio pensiero al
riguardo, per far comprendere la ragione per cui, durante
una visita a Casina, decisi di rivelare a mia moglie di aver
conosciuto una persona speciale che mi aveva
completamente conquistato. Fu allora che, seppure