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ingerito, che aveva un effetto notevolissimo sulla mente.<br />
Nella realtà, mentre la testa era assolutamente sveglia, gli<br />
occhi sbarrati e i nervi tesi, il…resto del corpo dormiva<br />
profondamente. La tensione era palpabile, l’affanno<br />
imbarazzante, l’agitazione mi stava stroncando. Non<br />
trovai soluzione migliore che confessare l’espe<strong>di</strong>ente.<br />
Cristina si confermò una ragazza eccezionale ed<br />
estremamente comprensiva. Con molta tenerezza mi<br />
consolò e trovò il modo più dolce per alleviare lo stato <strong>di</strong><br />
profonda prostrazione nella quale ero precipitato. Poi<br />
stemmo stretti stretti fino al mattino. Lei si assopì e io, gli<br />
occhi fissi al soffitto, con il cuore che andava fuori giri,<br />
arrivai all’ora della colazione con una forma fisica da<br />
deportato in campo <strong>di</strong> concentramento. Nelle ore<br />
successive, fortunatamente, scemò l’effetto devastante<br />
della mici<strong>di</strong>ale droga ingerita, e, progressivamente,<br />
rientrai in una piacevole normalità. Andammo a vedere la<br />
gara, facemmo il bagno in un mare fresco e temprante,<br />
cenammo e passeggiammo come allegri turisti, curiosando<br />
nelle vetrine del Principato, e infine rientrammo in<br />
albergo per trascorrervi la notte, prima del rientro nella<br />
realtà <strong>di</strong> tutti i giorni. Fu una delle più belle notti della<br />
mia <strong>vita</strong>. Con Cristina si creò imme<strong>di</strong>atamente un’intesa<br />
eccezionale. Facemmo l’amore con grande intensità e<br />
partecipazione, finché il dolce sonno ci accolse fra le sue<br />
tenere e protettive braccia. Rientrati all’ovile, Cristina,<br />
conoscendo perfettamente la mia situazione, restava in<br />
paziente attesa delle mie telefonate. Io avevo bisogno <strong>di</strong><br />
vederla sempre più spesso e la mia <strong>vita</strong> <strong>di</strong>venne un inferno.<br />
Finalmente rimasi a Milano solo e potemmo frequentarci<br />
assiduamente. Tutte le sere c’incontravamo e<br />
trascorrevamo lunghe ore assieme. Qualche volta si usciva