piena di vita

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spettacolo di “strip-tease”. Colsi l’occasione della
consegna del lavoro, per andarla a trovare nel locale. Nei
giorni che si fermò a Milano per lo spettacolo, divenni il
suo (o uno dei suoi) stalloni italiani. Un episodio analogo
avvenne con una turista brasiliana di passaggio in città.
Entrò in negozio per far riparare un anello che si era
deformato incastrandosi tra una porta e lo stipite e mi
lasciò l’indirizzo della momentanea residenza. Un sabato
verso sera le telefonai per informarla che l’anello era
pronto e che, se lo desiderava, avrei potuto farle la
consegna a domicilio. Acconsentì con entusiasmo e, quella
sera stessa dopo cena, mi presentai alla sua porta. Mi
ricevette in abiti piuttosto succinti e quel fatto mi dette una
tale carica da far si che mi comportassi in un modo che
non avrei mai ritenuto possibile. Come lei si allontanò
qualche attimo per preparare qualcosa da bere, io, con
una faccia tosta che non pensavo di possedere, mi spogliai
velocemente e m’infilai in un lettone che troneggiava nella
stanza. Sembra una scena da film, ma è la pura verità. Al
suo rientro, mentre io, in un attimo di lucidità, ero
terrorizzato dalla reazione che avrebbe potuto avere, lei,
ridendo divertita del mio imbarazzo, lasciò cadere a terra
quel poco che aveva addosso e mi raggiunse sotto le
lenzuola. Sarebbe ripartita l’indomani per Firenze e Roma
da cui avrebbe fatto ritorno a Rio de Janeiro.
Trascorremmo un paio d’ore assieme e poi m’invitò ad
andarmene perché voleva dormire un po’. Tornai la
mattina successiva per fare colazione in sua compagnia e
ci coricammo nuovamente in attesa dell’ora della sua
partenza. Va da se che la riparazione del suo anello la
pagai di tasca mia. Ovviamente questi episodi non ebbero
nessun coinvolgimento sentimentale e non influenzarono in