piena di vita

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cielo il suo primo vagito. Non avevo ancora la copertura
assicurativa dell’INAM e, quando l’ospedale appurò che il
conto non veniva pagato, fui convocato dall’Ufficio
Sussistenza del Comune, con il quale concordai un
rimborso rateale. Anche in quel caso ero riuscito a
tamponare le difficoltà finanziarie contingenti. In Ditta
compresero la mia delicata situazione e, per primo il
dottor Aldo, a titolo personale, e, in seguito l’Azienda, mi
sostennero e mi aiutarono economicamente.
L’addestramento ricevuto da Franco Pozzolini Gobbi (nel
frattempo avevano ottenuto, con decreto della Presidenza
della Repubblica, di poter aggiungere al loro, il cognome
Gobbi) fu importantissimo e fondamentale per la mia
successiva carriera. Nel ‘67, la persona che si occupava
della parte amministrativa dell’Azienda, decise di lasciare
l’incarico per raggiunti limiti d’età e i Titolari mi
proposero di occuparmene. Fui convenientemente istruito
e addestrato e, nel giro di sei mesi, fui in grado di redigere
il mio primo bilancio. Da quel momento cominciò un
periodo di relativa tranquillità economica che, a mio
avviso, era la prima condizione per prendere in esame
altre esigenze esistenziali. Fu così che l’insoddisfazione
sessuale mi spinse a guardare al di fuori del mio guscio.
Un giorno si presentò in negozio una vistosa bellezza
spagnola che mi capitò di servire. Come spesso succede,
gli stranieri si rivolgono agli interlocutori dando loro del
tu, la qual cosa “gasa” molto noi maschietti. Ci sentiamo
immediatamente coinvolti in una situazione di complicità e
confidenza che risveglia il nostro spirito di grandi
conquistatori. Lei, commissionandomi un lavoretto,
m’informò che si esibiva al “Tour d’Orient” in uno