piena di vita

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Giorgio per un saluto. Vi era stato mandato dalla
3EMME, per la quale lavorava, per prestare assistenza
tecnica agli impianti di alcuni clienti. Proseguimmo il
viaggio scendendo verso sud. Sostammo per qualche
giorno a Roma e a Napoli, da dove, dopo la classica visita
a Capri, proseguimmo per la costiera amalfitana. Lasciata
la Campania, traversammo la penisola e ci spostammo
sulla costa Adriatica. Oltrepassando il promontorio del
Gargano e la foresta Umbra, raggiungemmo infine la
costiera romagnola, dove concludemmo il nostro “tour”,
con qualche giorno di relax. Fu tutto molto piacevole ma,
con profonda amarezza, mi resi conto che il problema
dell’appagamento sessuale era bel lungi dall’essere
risolto. Purtroppo, forse per inesperienza, più
probabilmente in conseguenza del tipo di educazione
ricevuta, le cose, dal punto di vista fisico, non
funzionavano affatto bene. La speranza era quella che, con
il tempo, si sarebbero aggiustate. Mai come in
quell’occasione, il vecchio adagio sulla speranza che è
l’ultima a morire e che il tempo avrebbe sistemato ogni
cosa, si rivelò del tutto inattendibile. Purtroppo,
nonostante gli sforzi per sbloccare una situazione che
diventava sempre più insopportabile, pur volendoci
sicuramente bene, i nostri rapporti incominciarono a
incrinarsi sempre più, fino a destare in me il desiderio di
trovare una soluzione, al di fuori del matrimonio, che esse,
in qualche modo, darmi quello che mi mancava. Per lei la
cosa aveva un’importanza del tutto marginale, mentre per
me, stava diventando un’ossessione. Fu praticamente
allora, che presi in seria considerazione la possibilità
d’incominciare a…guardarmi attorno.