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piena di vita

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per il rientro e mi avviai, con aria trionfale, verso casa.<br />

Era finita! Di li a qualche giorno mi sarei presentato ai<br />

cancelli dell’Olivetti per riprendere la mia attività<br />

lavorativa.<br />

Il mio posto in Olivetti era stato occupato, nel<br />

frattempo, da un collega, per cui mi si prospettò la<br />

possibilità <strong>di</strong> lasciare i laboratori, per cominciare una<br />

nuova attività nell’ambito degli uffici amministrativi.<br />

Accettai molto volentieri la nuova sistemazione ed entrai<br />

quin<strong>di</strong> a far parte del gruppo che faceva capo all’ingegner<br />

Armenise. Fui assegnato all’Ufficio Programmazione, alle<br />

<strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze dell’ingegner Pescarmona. Fui dotato<br />

<strong>di</strong> una bella scrivania in un ufficio della palazzina<br />

principale, sullo stesso piano dell’ingegner Nicelli (che<br />

era il grande capo) e <strong>di</strong> una dattilografa. Lavoravo in<br />

stretto contatto con l’Ufficio Tecnico condotto<br />

dall’ingegner Giancarlo Lombar<strong>di</strong> che, oltre trent’anni<br />

dopo, sarebbe <strong>di</strong>ventato Ministro della Repubblica. Il<br />

lavoro mi dava gran<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni. L’Olivetti allora era<br />

una delle più importanti realtà industriali del Paese. Era<br />

da poco terminata “l’epoca” dell’ingegner Adriano<br />

Olivetti, che fu il periodo nel quale l’Azienda raggiunse<br />

l’apice dell’importanza e del successo. Una volta all’anno,<br />

ricevevamo la visita del dottor Roberto Olivetti, uno dei<br />

più importanti <strong>di</strong>rigenti d’Ivrea. Ricordo con una certa<br />

certa emozione, il momento in cui, i collaboratori ritenuti<br />

meritevoli <strong>di</strong> tanto onore, venivano introdotti, uno alla<br />

volta, nell’Ufficio Presidenziale per ricevere, <strong>di</strong>rettamente<br />

dal “Dirigente Maximo”, i complimenti per l’attività<br />

svolta, che generalmente accompagnavano l’annuncio <strong>di</strong><br />

un aumento degli emolumenti. In quell’ atmosfera <strong>di</strong>

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