piena di vita

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custodia dell’acerbo fratellino quindicenne, con un fisico
da corazziere. Claudio ed io eravamo accomunati dalla
stessa situazione sentimentale: appiedati! All’inizio della
serata ci si guardava intorno nella ricerca di
ragazze…libere, con le quali poter tentare un approccio.
Una delle candidate era Luisa, ma sapevamo delle
difficoltà che avremmo potuto incontrare, in funzione della
stretta sorveglianza esercitata dal fratellone. Attuammo
allora a una manovra strategica, che avrebbe dovuto
allentare le difese di Luisa, che già di suo era un osso
duro, e distrarre Luigi dall’asfissiante controllo. Non
trovammo nulla di più originale che cercare di farli bere e
raccontammo a Luigi che una ragazzina presente alla
festa, si era interessata di lui. Fino ai brindisi di
mezzanotte, Claudio fece una pressante corte a Luisa, che
però, con garbata ma decisa cortesia, respinse ogni
avance. Dopo mezzanotte, quando le luci si fecero più
fioche e le libagioni sortirono l’effetto di abbassare le
difese, Claudio alzò definitivamente bandiera bianca.
Constatando che Luigi era in tutt’altre faccende
affaccendato, decisi l’attacco. Luisa, forse sentendosi
liberata dal guinzaglio, piano piano si “sciolse” e
cominciò ad accettare la mia corte, a rispondere ai miei
baci, a lasciarsi andare alle mie carezze. Fu una notte
esaltante. Il mattino dopo, quando la festa si sciolse, feci
ritorno a casa con un mal di palle da “Guinnes” dei
primati. A Capodanno, ci si rivide con alcuni amici del
gruppo. Fra di loro Luigi. Mi scrutò con sguardo severo.
Prima ancora che aprisse bocca, gli feci osservare che la
notte precedente avevo fatto, ne più ne meno, quello che
aveva fatto una buona parte dei presenti, lui compreso,
che la sorella diciannovenne sapeva quello che faceva e