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credo succeda a gran parte degli italiani, trascorro ore<br />
facendo lo zapping alla ricerca <strong>di</strong> qualche programma che<br />
possa attirare la mia attenzione.<br />
Il partner.<br />
Penso che ognuno <strong>di</strong> noi, in gioventù, si crei un suo<br />
prototipo ideale, ma che, nella ricerca del partner,<br />
prevalgano elementi <strong>di</strong> scelta, spesso lontanissimi dalle<br />
idealizzazioni giovanili. Generalmente le preferenze dei<br />
maschietti latini s’in<strong>di</strong>rizzano sulla classica bionda con i<br />
capelli lunghi, alta, ben fatta, gli occhi azzurri,<br />
naturalmente dolcissima, innamoratissima e pronta a<br />
seguire il suo uomo come un docile cagnolino. Nella realtà,<br />
una donna siffatta, cercherà un suo partner ideale che sarà,<br />
nella stragrande maggioranza dei casi, completamente<br />
<strong>di</strong>verso da quello che siamo noi. Tutto ciò avviene perché,<br />
nell’immaginare il proprio compagno ideale, si analizza<br />
soprattutto il solo lato estetico, non considerando che, nella<br />
“scelta”, influiranno un’infinità <strong>di</strong> fattori che non si erano<br />
presi in alcuna considerazione. Nella maggior parte dei<br />
casi, quando nella <strong>vita</strong> si opera una scelta, ci si deve<br />
“accontentare” <strong>di</strong> quella “<strong>di</strong>sponibile” fra le “papabili”,<br />
<strong>di</strong> quella abbastanza carina, <strong>di</strong> quella tanto simpatica, <strong>di</strong><br />
quella tanto dolce e buona, <strong>di</strong> quella che ha gli stessi<br />
interessi o pratica gli stessi sport, <strong>di</strong> quella che ci capisce e<br />
ci sa ascoltare, <strong>di</strong> quella <strong>di</strong>sposta a seguici nelle nostre idee<br />
un po’ folli, nei nostri viaggi, nelle nostre fantasie, <strong>di</strong> quella<br />
che considera importante o interessante quello che<br />
facciamo, che <strong>di</strong>ciamo o che posse<strong>di</strong>amo o <strong>di</strong> quella che…e<br />
via <strong>di</strong>cendo. Ecco perché ve<strong>di</strong>amo in giro delle “bellocce”