piena di vita

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e alla revisione, in senso restrittivo, delle norme per la
gestione dei cosiddetti “pentiti”.
La mia posizione nei confronti dei Servizi Sociali:
Ritenendo che la maggioranza della popolazione sia
incapace di fare la “formica”, cioè di accantonare, durante
l’attività lavorativa, una scorta per la vecchiaia, è
assolutamente corretta l’imposizione di un’accumulo
forzoso, per non gravare in futuro sulla comunità. Stabilito
l’ammontare minimo del contributo, dovrebbe essere
ciascun individuo a decidere in quale misura e a quale Ente
(pubblico o privato) effettuare i versamenti, per crearsi la
“sua” pensione futura. La stessa prassi dovrebbe essere
seguìta, per quanto riguarda l’assistenza malattia e
infortunistica. Allo Stato dovrebbe restare il compito di
sorvegliare che nessuno eluda i patti sottoscritti e una
minima, ma dignitosa, Assistenza Sociale, finanziata con le
imposte
Il mio pensiero sui compiti dello Stato:
Lo Stato dovrebbe essere un Ente, finanziato dai
contribuenti, in proporzione dei propri redditi, con il
compito di agevolare la vita degli stessi. Deve quindi farsi
carico di “portare” a casa di tutti i propri “soci” l’acqua,
l’energia elettrica, il gas, i segnali telefonici e televisivi.
Deve organizzare i trasporti ferroviari, marittimi, aerei e
stradali, anche in collaborazione con imprese private,
affinché, tutti i cittadini, abbiano la possibilità di muoversi
agevolmente sul territorio nazionale. Deve operare, anche