piena di vita

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botanico. Abbiamo poi visitato le cittadine di Pinar del Rio,
Vinales, con il vicino percorso in barca alla Cueva del
Indio, Guamà, con il suo importante allevamento di
coccodrilli e il villaggio aborigeno Taino. Proseguendo nel
nostro itinerario, abbiamo visto Cienfuegos e Trinidad
(dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità) e i
monumenti storici di Santa Clara. Prima di rientrare
all’Avana, abbiamo potuto visitare Camaguey, Bayamo e la
graziosa cittadina di Santiago de Cuba. Dopo una
settimana di tour abbastanza faticoso, ci siamo trasferiti
presso il Venta Club Tropico, situato a metà strada fra la
capitale e la famosa cittadina turistica di Varadero, dove,
come ovvio, abbiamo trascorso una piacevole settimana di
“vacanza mare” assai rilassante. Girando per l’isola
abbiamo incontrato gente apparentemente allegra e
spensierata, con tanta voglia di divertirsi, di cantare e
ballare, e questa cosa ci ha veramente stupito. E’ difficile
capire, secondo i canoni della nostra mentalità, come si
possa assumere quell’atteggiamento, in un Paese dove tutto
è pianificato dallo Stato, dove non esiste un’opposizione
palese, dove sussiste un’asfissiante propaganda del Regime,
dove la stragrande maggioranza della popolazione fatica a
far quadrare il bilancio familiare e non possiede, non dico
casa, auto o risorse per le vacanze, ma le cose essenziali
per il sostentamento. Tutto ciò spiega perché, ogni anno, a
decine di migliaia, tentano la fuga verso la vicina Florida,
a rischio della loro stessa sopravvivenza, nella disperata
ricerca di una vita migliore. Forse non avrei dovuto
esprimere queste considerazioni, che potrebbero inimicarmi
una parte degli (eventuali) lettori, ma trovo che la
situazione di quel Paese sia di una tale gravità, checché ne
dica il giornalista Gianni Minà, che non è possibile, per chi