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piena di vita

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provvisoriamente il problema con una badante filippina,<br />

che avrebbe trascorso la giornata in sua compagnia e io,<br />

avrei passato con lei le notti. A novembre, protraendosi la<br />

degenza <strong>di</strong> mio padre in ospedale, trovammo una signora,<br />

anch’essa filippina, che restava a dormire dalla mamma e<br />

io <strong>di</strong>videvo il mio tempo fra le visite all’uno e all’altra. Una<br />

notte alle due, squillò il telefono e avvertii la voce concitata<br />

della filippina che, farfugliando, m’informava che la<br />

mamma era caduta, che stava male e che lei non sapeva<br />

cosa fare. Dopo averla calmata, mi catapultai a casa dei<br />

miei, dove non potei far altro che chiamare un’ambulanza,<br />

per trasportare la mamma a un pronto soccorso. Le fu<br />

<strong>di</strong>agnosticata la rottura del femore e fu imme<strong>di</strong>atamente<br />

ricoverata, in attesa dell’intervento chirurgico per la<br />

riduzione della frattura. Per qualche giorno mi ritrovai con<br />

il papà ricoverato al San Raffaele e la mamma al Gaetano<br />

Pini. Poi papà fu <strong>di</strong>messo e ci demmo da fare per trovare<br />

una sistemazione per la mamma che, lasciato l’ospedale,<br />

avrebbe dovuto subire un lungo periodo per la<br />

riabilitazione dell’arto offeso. Non avrebbe <strong>di</strong> certo potuto<br />

occuparsene il papà convalescente e già provato dalla<br />

faticosa assistenza a una persona affetta da un male così<br />

devastante come l’Alzheimer. Per nostra fortuna, potemmo<br />

“sistemarla” presso un Ricovero per Anziani alle porte <strong>di</strong><br />

Milano dove, oltre ad assisterla per il suo male, l’avrebbero<br />

seguita per la lunga terapia riabilitativa. Purtroppo a 83<br />

anni, con la mente ormai completamente inabile,<br />

pesantemente minata nel fisico, le sue con<strong>di</strong>zioni si<br />

presentarono fin dall’inizio molto <strong>di</strong>fficili. A metà mese i<br />

me<strong>di</strong>ci ci prepararono al peggio: La paziente non reagiva<br />

alle cure, non era in grado <strong>di</strong> seguire le in<strong>di</strong>cazioni<br />

terapeutiche, non si voleva alimentare e deperiva

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