piena di vita

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piacevolezza dei luoghi, ci consentirono delle tranquille e
gradevoli vacanze. Nel periodo fra la fine di maggio e
l’inizio di giugno, Rosy e io, decidemmo di fare
un’affascinante escursione in automobile in Toscana,
Umbria e Marche. Unendo l’utile al dilettevole, dopo una
visita in Emilia ai familiari di un ex collega della “Gobbi”,
ci recammo a Colle Val d’Elsa a trovare un’altra ex
collaboratrice, dove potemmo ordinare, presso l’azienda
del marito, due divani, che da tempo volevamo sostituire.
Dopo una breve sosta sulle coste della Versilia,
c’immergemmo nelle strepitose bellezze delle cittadine
storiche dell’Umbria, per trasferirci, dopo una fugace visita
alle cascate delle Marmore, sulla Riviera del Conero, per
trascorrere gli ultimi giorni al mare. Rientrati in città, ci
fermammo qualche settimana a casa, prima di raggiungere
l’abitazione in Val Camonica, dove ci raggiunsero, per un
breve soggiorno, i miei genitori. I “miei vecchi”, con i quali
riuscivo ora a passare più tempo, avevano sempre più
necessità di aiuto, non godendo, disgraziatamente, di una
gran salute. La mamma, colpita anni prima da una leggera
forma d’ischemia cerebrale, era stata assalita da tempo
dalla sindrome di Alzheimer, il che la rendeva sempre più
“persa”. Il papà, seppure ancora molto “in gamba” e
lucido, aveva subìto degli interventi che l’avevano
gravemente menomato nella sfera urologica e faticava non
poco ad accudire una malata, diventata ormai del tutto non
autosufficiente. Nell’organizzare la nostra vita e i nostri
futuri spostamenti, non potevamo ormai prescindere
dall’eventualità che qualcosa potesse, all’ultimo momento,
scombussolare i nostri piani. Ciò nonostante, nei nostri
pensieri, stava maturando il desiderio, per il febbraio del
‘97, di un bel viaggio alle Maldive.