piena di vita

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Usammo anche dei curiosi motorini, con i quali ci si
spostava agilmente per visitare Lindos o alla ricerca di
altre spiagge. Per un breve periodo, ci raggiunsero dei
colleghi di lavoro, per cui la compagnia si allargò,
rendendo ancora più allegra la convivenza. Conserviamo
un bel ricordo anche di quella vacanza, pur riconoscendo
che il posto non era tra i migliori visitati. Forse, con il
tempo, ci siamo abituati troppo bene e ogni piccolo
inconveniente ci crea un briciolo di disappunto.
Già prima della partenza, avevo richiesto di potermi
ritirare dal lavoro e tutti i miei sforzi, nei mesi che ci
separavano dalla fine dell’anno, si sarebbero concentrati al
raggiungimento dell’ambito traguardo della pensione, a far
tempo dall’inizio del 1995. Il percorso non fu affatto facile
a causa di una riforma delle norme che stava per essere
introdotta e perché dovetti, in gran fretta, integrare una
parte di contributi, inaspettatamente mancanti, dai canonici
35 anni prescritti. Nonostante le difficoltà, grazie ad una
“finestra” che il Governo Berlusconi aprì, per coloro che
avevano già presentato le dimissioni, riuscii brillantemente
nell’intento. Il 24 dicembre 1994 salutai, con un festoso
brindisi, titolare e colleghi, promettendo loro che sarei
ripassato a salutarli, non più come direttore del negozio,
ma molto più semplicemente, come ex collaboratore messo
a “riposo”.