piena di vita

142
alla rigogliosa vegetazione, ma, in strutture ben inserite nel
contesto paesaggistico, si può godere di ogni comfort
moderno. Nel centro di Phuket, dove qualche sera ci siamo
fatti condurre, abbiamo ritrovato, con i tradizionali
mercatini tailandesi, la confusione dei locali notturni ed il
caos del traffico e del vociare della gente. Sulla spiaggia
dell’hotel, di fronte ad un caldo mare dai mille colori,
prestavano servizio delle giovani massaggiatrici che, per
pochi bath, ci fecero assaporare, ogni mattina, le più
gratificanti e piacevoli sensazioni. Una mega piscina,
alcuni bar, boutique di ogni genere e numerosi ristoranti,
fra cui uno italiano che serviva i pasti serali sul bordo della
piscina, completavano degnamente la grandiosa struttura
del complesso alberghiero, che lo rendono uno fra i più
esclusivi del luogo. Non trovo più parole per riaffermare il
pieno successo anche di quella vacanza che, per la bellezza
e la ricchezza dei luoghi visitati, pensiamo di poter definire
come una delle più interessanti e ben riuscite. Per l’estate
successiva, sfruttando le conoscenze greche di Maurizio,
decidemmo con la solita “battera”, di andare in una
località nelle vicinanze di Lindos, sull’isola di Rodi. Non
avendo più il motoscafo al seguito, arrivammo
comodamente all’aeroporto di Rodi, dopo un breve volo
aereo, per proseguire in tassi fino alla destinazione finale.
Avevamo affittato degli appartamentini nel centro del
paese, a qualche centinaio di metri dalla spiaggia ghiaiosa.
Consumavamo i pasti di mezzogiorno presso una modesta
trattoria in spiaggia, mentre la sera, spesso, si cenava
all’aperto, in un piccolo cortile attiguo al nostro
appartamento, o in un grazioso ristorantino nel centro del
paese. Noleggiammo un’auto che ci permise di girare per le
strade dell’isola e di andare a visitare la bella città di Rodi.