Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
14<br />
presi, a sua insaputa, una delle mie solite cottarelle e poi<br />
ancora Robertino, che abitava nell’appartamento del piano<br />
<strong>di</strong>sotto e che credo <strong>di</strong> aver rivisto, qualche anno fa, in<br />
metropolitana. Non mancava mai naturalmente l’amico del<br />
cuore: Giorgio. Convinsi Giorgio a frequentare la mia<br />
stessa scuola (che peraltro aveva frequentato anche uno dei<br />
suoi fratelli maggiori: Carletto), così, durante il tragitto<br />
che la separava dall’abitazione, avevamo l’occasione <strong>di</strong><br />
“stu<strong>di</strong>are” accuratamente, quello che sarebbe stato lo<br />
svolgimento della giornata. Giorgio aveva un altro fratello<br />
maggiore che si chiamava Gian Pietro e una sorella <strong>di</strong><br />
nome Ornella, che per tutti noi era semplicemente Nella.<br />
Nella è stata la mia prima insegnante <strong>di</strong> ballo. Ha sposato<br />
un giovanotto che veniva da…fuori (forse dal fondo della<br />
via, ma in ogni modo non uno dei…nostri).<br />
Giorgio suonava la fisarmonica. In quel periodo, nei<br />
teatrini <strong>di</strong> periferia (spesso quelli parrocchiali), si<br />
svolgevano degli spettacolini dove aspiranti artisti si<br />
esibivano per la conquista del…prestigioso “microfono<br />
d’argento”. Giorgio ed io pensammo <strong>di</strong> partecipare. Lui<br />
compose la musica e io scrissi le parole <strong>di</strong> una canzone che,<br />
secondo le nostre aspettative, avrebbe dovuto conquistare<br />
traguar<strong>di</strong> ben più prestigiosi <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> un palcoscenico <strong>di</strong><br />
periferia. Si trattava <strong>di</strong> un valzer lento che recitava: “come<br />
l’azzur, del cielo gli occhi ave-eva, ed i capell, color del<br />
biondo gra-ano”. Accompagnato dalla sua fisarmonica, io<br />
avrei dovuto interpretare il brano. Dopo innumerevoli<br />
prove, rigorosamente tenute segrete a tutti, facemmo<br />
ascoltare la nostra opera a un ristretto numero <strong>di</strong><br />
spettatori, scelti fra gli amici più cari. Fu così che<br />
scoprimmo che la musica composta da Giorgio era già