piena di vita

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l’attività lavorativa, gli amici Angela, Rossella, Carlo e
Marcello, che stavano terminando le loro vacanze in
prossimità del lago di Garda. In settembre poi, riuscimmo a
ritagliarci un fine settimana lungo, che sfruttammo per una
veloce escursione in Spagna in Costa Brava. Quella volta
con Carlo e Goffredo, lasciando a casa le rispettive
compagne, andammo ad esaminare dal vivo, la possibilità
di trovare un posto “giusto” per vacanze, in una zona da
noi meno conosciuta, ma non per questo meno interessante.
In effetti trovammo un’ottima sistemazione che si rivelò, in
seguito, inaccessibile a causa dell’indisponibilità della
struttura a ospitare un gruppo d’italiani “chiassoni” che
avrebbero, senza alcun dubbio, disturbato la quiete
dell’abituale clientela inglese, che vi soggiornava da anni.
Abbandonata quindi l’idea della vacanza spagnola,
concentrammo la nostra attenzione sulla soluzione sarda e
nel contempo, incominciammo a studiare la possibilità di
una mini-vacanza invernale in zone caraibiche. Alfine
concludemmo che in occasione del nostro primo
anniversario, febbraio ‘88, saremmo andati a Cuba.
Ottenuti una decina di giorni di ferie, potemmo
raggiungere alcuni amici che, beati loro, ci avevano
preceduto in quel di Cayo Largo. Situata a sud di Cuba, si
tratta di una splendida isoletta tropicale immersa nel Mar
dei Caraibi, raggiungibile dalla capitale, con un volo di
poco meno di un’ora. Atterrammo all’Avana, dopo una
notte di volo via Madrid, con un notevole ritardo sugli orari
previsti, giusto in tempo comunque, per non perdere la
coincidenza con il “velivolo” che ci avrebbe portato alla
destinazione finale. Il vettore adibito a questo servizio, era
un vecchissimo e malconcio aereo, già vetusto per l’Unione